AUTORE
Derek Bailey & Paul Motian
TITOLO DEL DISCO
«All This This Here»
ETICHETTA
Fundacja Słuchaj
Sono già trascorsi sette anni dalla pubblicazione del magistrale di[1]sco eponimo che la Blue Shroud Band di Barry Guy aveva dedicato a Picasso, a Guernica e a una più ampia riflessione sulle falsificazioni consentite al Potere (riferendosi all’ostensione, da parte di Colin Powell, delle «prove» che asserita[1]mente «imponevano» la guerra in Iraq, dinanzi al quadro oscurato da un sudario blu). L’ensemble ha nel frattempo pubblicato due corposi box per la Not Now Records (di particolare rilievo quello del 2019, «Odes and Meditations for Cecil Taylor», che vi consigliamo incondizionatamente) e ora torna a un album singolo, dedicato all’opera di Samuel Beckett, che costituisce uno dei più grandi interessi del contrabbassista. L’organico di quattordici elementi ha avvicendato il solo Unternährer a Godard, mentre rimane immutato un metodo compositivo che lascia coesistere canone barocco, libera improvvisazione (esplicitata soprattutto attraverso la fitta conversazione intessuta tra i componenti) e scrittura, tenendo ferma una forte dimensione classica (i quattro sassofoni sono utilizzati da Guy come se fossero un quartetto d’archi). L’opera è naturalmente complessa e stratificata e, analoga[1]mente a quanto già fatto in passato valorizza la parola: in particolare, vi assume un risalto centrale l’ultima poesia di Beckett, What Is World, che offre così l’occasione per una riflessione sulla malattia e sul dolore, sull’afasia e sul vuoto dei contenuti (la cosiddetta «crisi della presenza»). La passionale erudizione di Guy gli permette di stratificare spunti e frammenti, di fondere linguaggi sfidando la crisi di senso, ma l’esito finale non propone soluzioni, bensì continui rompicapi. Alfine, il viaggio tra stili e periodi (una vera e propria «storia della musica europea») è – come sempre – che una dolente riflessione sulla condizione umana, sul fondale della Storia. Gli aspetti musicali, di estrema complessità, non mancano all’ascolto, di restituire emozioni violente, esaltate da un’orchestra davvero unica, caratterizzata da un affiatamento quasi soprannaturale.
Cerini
recensione pubblicata sul numero di dicembre 2023 della rivista Musica Jazz
DISTRIBUTORE
sluchaj.bandcamp.com
FORMAZIONE
Percy Pursglove (tr.), Marc Unternährer (tuba), Torben Snekkestad (sop., ten.), Michael Niesemann (alto, oboe, oboe d’amore), Per Texas Johansson (ten., cl.), Julius Gabriel (bar., sop.), Agustí Fernández (p.), Ben Dwyer (chit.), Maya Homburger (viol.), Fanny Paccoud (viola), Barry Guy (cb., dir.), Lucas Niggli (batt., perc.), Ramón López (batt., perc.), Savina Yannatou (voc.).
DATA REGISTRAZIONE
Matosinhos, dal 24 al 27-3-23.