Avishai Cohen «Naked Truth»

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AUTORE

Avishai Cohen

TITOLO DEL DISCO

«Naked Truth»

ETICHETTA

ECM


Che Avishai Cohen sia tra gli artisti più interessanti della scena contemporanea è sotto gli occhi di tutti. E oggi, al quinto progetto come leader per l’ECM e con una decina di album alle spalle a proprio nome, arriva l’ulteriore conferma. Dopo il passo a due col pianista di fiducia Yonathan Avishai («Playing The Room», del 2019) e l’esperimento elettrico e visionario di «Big Vicious» (2020), il trombettista israeliano torna alla dimensione che gli è più congeniale: il quartetto acustico. Se il precedente «Cross My Palm With Silver», pubblicato nel 2017, era un disco proiettato verso l’esterno – politico e civile sia pure in senso lato –, qui l’ascetico improvvisatore e compositore di Tel Aviv rivolge il proprio sguardo all’interno, cioè a se stesso e al proprio mondo interiore: la «nuda verità» cui allude il titolo, appunto. E lo fa con incredibile pathos, sorretto dai compagni di avventura di sempre con i quali l’intesa è immediata e telepatica: oltre al già citato Avishai, il virtuoso di contrabbasso Barak Mori e il batterista Ziv Ravitz, già suo complice in «Big Vicious» e in tanti concerti (sostituisce Nasheet Waits che si ascoltava nel suo esordio ECM «Into The Silence» e nel successivo «Cross My Palm With Silver»). «Naked Truth» è una sorta di suite estemporanea, trentasei minuti di musica suddivisi in nove movimenti: ed è concepito con un processo analogo a quello utilizzato da Miles Davis (nume tutelare del trombettista) per la colonna sonora del noir di Louis Malle Ascenseur pour l’échafaud. Solo che negli studi francesi di La Buissonne, dove è stato registrato il cd, a scorrere non sono le immagini di una pellicola bensì un film immaginario. Come riferimento, il leader ha chiesto ai partner di ascoltare le registrazioni del maestro di flauto indiano Hariprasad Chaurasia, che – ha spiegato – «trasmette così bene la capacità di suonare tutto e anche di non suonare nulla tranne l’essenziale». E poi c’è il timbro di Cohen: privo di vibrato, crepuscolare, emotivo e capace di colpire al cuore. Un album dal rigore esemplare e di grande poesia.
Franchi

Pubblicata sul numero di febbraio 2022 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Avishai Cohen (tr.), Yonathan Avishai (p.), Barak Mori (cb.), Ziv Ravitz (batt.)

DATA REGISTRAZIONE

Pernes-Les-Fontaines, settembre 2021.