ARGÜELLES / BIGONI / DIODATI / DELBECQ «Weave4»

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AUTORE

ARGÜELLES / BIGONI / DIODATI / DELBECQ

TITOLO DEL DISCO

«Weave4»

ETICHETTA

Parco della Musica


Debutta su disco un gruppo in carreggiata fin dal 2021, quan[1]do si è formato per uno spunto ideativo di Bigoni e Diodati, poi pienamente sviluppato in occasione di residenze artistiche con Delbecq ed Argüelles ed evolutosi come struttura cooperativa, del tutto paritaria. Pur se con vari concerti alle spalle, in Francia e in Germania, i quattro non si erano mai esibiti in Italia, dove hanno appena debuttato dal vivo, proprio in occasione della presentazione dell’album, nel Festival Una Striscia di Terra Feconda. Il gruppo espone un ideale manifesto estetico, imperniato sul concetto di «non finito»: infatti la musica dei quattro si propone come una sorta discorso implicito (o fatto di parole mute), tuttavia fortemente risonante, ispirato ad una dimensione di trance, come se i materiali sonori manipolati fossero fatti della stessa materia dei sogni. Ciò che inoltre caratterizza fortemente la musica è la presenza di una dislocazione paritaria della funzione di propulsione ritmica (i quattro preferiscono parlare di «ritmica multifocale»), anche grazie al marcato ricorso all’uso dell’elettronica da parte di Delbecq ed Argüelles, spiriti del tutto consonanti. Il risultato è una musica fortemente suggestiva, sostenuta dall’uso della bass station da parte di Delbecq (che ripropone quella sensazione di «acquaticità» così tanto tipica del pianista), dalle particolari sonorità di Argüelles (batterista totalmente fuori da ogni convenzione conosciuta per lo strumento, accresciuta dall’uso di pelli di animale e dell’elettronica) e dal[1]le fittissime tessiture di Diodati. A Bigoni è riservata una specie di funzione di «loquente» centrale, torrenziale, ma caratterizzata da un’espressività fatte di mezze tinte e da una soffusa raffinatezza timbrica. Questa «voce» è talora raddoppiata dai loops gestiti sapientemente da Delbecq. Il risultato finale è una musica che fluisce come in un magma freddo, con profili di forte originalità e modernità, pur non recidendo del tutto il rapporto con una forma storicizzata, espressa in un contesto performativo del tutto diverso. Ascolto fortemente raccomandato.
Cerini

recensione pubblicata sul numero di novembre 2023 della rivista Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Egea

FORMAZIONE

Francesco Bigoni (ten., cl.), Benoît Delbecq (p., bass station), Francesco Diodati (chit. el.), Steve Argüelles (batt., usine).

DATA REGISTRAZIONE

Parigi, ottobre 2021.

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