Anthony Joseph «The Rich Are Only Defeated When Running For Their Lives»

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AUTORE

Anthony Jospeh

TITOLO DEL DISCO

«The Rich Are Only Defeated When Running For Their Lives»

ETICHETTA

Heavenly Sweetness


Non abbiamo mai nascosto i nostri gusti musicali, fortemente orientati verso la black music tout court (dal jazz all’hip hop passando per tutto quel che vi ruota attorno) e neanche certi dubbi nei confronti della scena europea, soprattutto quando la vediamo assumere certi connotati modaioli (tale è il rischio che in questo momento, in Gran Bretagna, corrono gruppi come Kokoroko, Sons Of Kemet, Nubya Garcia) che la rendono francamente antipatica. Ma quando ci imbattiamo in dischi come quest’ultimo del poeta e musicista di Trinidad (ma di adozione britannica), allora i pregiudizi vanno a farsi friggere e ci riconciliano con tutto ciò che di più bello e genuino la musica nera è capace di esprimere da quelle parti. Come non lasciarsi coinvolgere dalla voce recitante di Anthony Joseph e i suoi echi che riportano a Gil Scott-Heron, al compianto Mikey Smith, a Oku Onoura, come non abbandonarsi al barrito del clarinetto basso e del tenore di Denys Baptiste in Language (un lungo brano dedicato al poeta giamaicano Anthony McNeill, morto sotto i ferri a 55 anni), come non comprendere che quando la musica inizia a pulsare con questa intensità è il momento di abbandonare le sovrastrutture e di lasciarsi andare? Anthony Joseph non è certo un giovincello (ha lavorato con Archie Shepp e Meshell Ndegeocello, solo per citare due delle sue collaborazioni più blasonate) e ha inciso molti album degni di nota («Leggo De Lion» del 2007, «Bird Head Son» del 2009, «Rubber Orchestras» del 2011, «Time» del 2014 sono quelli che ci hanno colpito di più) oltre ad aver scritto ben sette libri, tra cui il pluripremiato Kitch: A Fictional Biography Of A Calypso Icon, del 2018. E con questo disco, nel quale spiccano le presenze dei ben noti sassofonisti Jason Yarde (Jazz Warriors) e Shabaka Hutchings, del percussionista Crispin Robinson (uno dei fondatori dei Galliano) e del batterista Rod Youngs (Gil Scott-Heron) ha realizzato un riuscitissimo concentrato di jazz e black poetry di grande impatto emotivo.
Gaeta

Pubblicata sul numero di settembre 2021 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

heavenly-sweetness.com

FORMAZIONE

Anthony Joseph (voc.), con Jason Yarde (alto, bar.), Shabaka Hutchings (ten.), Denys Baptiste (ten., cl. b.), Colin Webster (ten., bar.), Florian Pellissier (p., org. tast.), Thibaut Rémy (chit.), Andrew John (b. el.), Rod Youngs (batt.), Crispin Robinson, Roger Raspail (perc.).

DATA REGISTRAZIONE

Londra, agosto 2020