AUTORE
Angelica Sanchez
TITOLO DEL DISCO
«Nighttime Creatures»
ETICHETTA
Polyclastic
Come si dice in questi casi, approssimandosi il nostro Top Jazz, uno dei dischi dell’anno, incontestabilmente. Lo firma, alla testa di un nonetto coi fiocchi (leggere la formazione per credere), la cinquantunenne pianista di Phoenix, sempre più matura, soprattutto in quella che è la sua dimensione più alta, cioè quella di compositrice e più in generale – come amiamo dire in questi casi – organizzatrice musicale. Certo la creatura (visto che di creature, notturne, stiamo trattando) di cui dispone per questo suo ambizioso, generosissimo ultimo lavoro (78:22) ne facilita non poco il compito (si noti anche la singolare scelta di alcuni strumenti: cornetta, tromba a quarti di tono – nonché a quattro pistoni – e clarinetto contra-alto, vale a dire quello che in italiano è il clarinetto contrabbasso in mi bemolle), ma è indiscutibile che la stoffa, il tessuto, li fornisca lei, in esemplare equilibrio fra scrittura, largamente presente, e sortite solistiche, che tutto il lavoro di base ulteriormente nobilitano, rimanendovi fedelmente attaccate come temperatura e humus globale, eludendo, l’una e le altre, ogni soluzione comoda, o peggio ovvia, di maniera, ogni cliché. Pienezza e rigore, visione d’insieme e cura del dettaglio, timbrico e dinamico, sono quindi in estrema sintesi i pregi e i caratteri dominanti di questo «Nighttime Creatures», nove brani della Sanchez integrati (tracce 5 e 10) da Lady of the Lavender Mist di Duke Ellington e Tristeza del cileno Armando Carvajal. Uno dei dischi dell’anno, lo dicevamo…
Bazzurro
DISTRIBUTORE
pyroclasticrecords.com
FORMAZIONE
Kenny Warren (corn.), Thomas Heberer (tr. a quarti di tono), Ben Goldberg (cl. contralto), Michael Attias (alto), Chris Speed (ten., cl.), Angelica Sanchez (p.), Omar Tamez (chit.), John Hébert (cb.), Sam Ospovat (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Mount Vernon, 21 e 22-8-21.