ANA CARLA MAZA «Caribe»

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AUTORE

Ana Carla Maza

TITOLO DEL DISCO

«Caribe»

ETICHETTA

Persona Editorial


È nata a Cuba, però si sente cittadina del mondo. E oggi vive tra Parigi e Barcellona, quando non è in tour col suo gruppo. A soli ventott’anni, Ana Carla Maza viene considerata la nuova stella della scena sudamericana. Violoncellista e cantante, rigorosa formazione classica ma approccio caliente alla materia sonora, la vulcanica artista dà il meglio di sé soprattutto in concerto: in Italia sarà ospite del Bergamo Jazz Festival (24 marzo), del Blue Note di Milano (4 aprile) e dell’Auditorium Parco della Musica capitolino (6 aprile). Per chi non avrà la possibilità di seguirla dal vivo c’è però questo «Caribe», ultimo capitolo discografico di una trilogia cominciata con «La Flor» e proseguita con «Bahia». Cinquantacinque minuti di full immersion tra ritmi e melodie che pescano a piene mani nelle radici e nelle sonorità da lei incontrate lungo il suo percorso: un mélange energizzante di anima latina e di elementi jazzati, di tango, di samba e di bossa nova, con spruzzate di cumbia e di reggae e qualche cita[1]zione sottotesto di musica classica. Ma non solo. Perché in un pezzo come Huayno si avverte anche l’eco del Gato Barbieri terzomondista, quello del periodo dei vari Chapters. E il tutto (cantato sia in spagnolo sia in francese) va a costituire un universo coloratissimo attraverso il quale l’artista parla di esperienze biografiche, rievoca gli incontri musicali che l’hanno segnata ed esprime la propria gioia di vivere sempre all’insegna «dell’allegria». Non a caso, a chi le chiede di fare i nomi dei musicisti che ama risponde senza esitare: «Gilberto Gil, Los Van Van, Ruben Blades, Natalia Lafourcade e Marisa Monte». Ciò premesso, la sensazione è che, con le doti che possiede, Ana Carla potrebbe fare di più, come dicevano un tempo i nostri professori. Per esempio affidandosi a un pro[1]duttore di qualità con cui confrontarsi («Caribe» è scritto, arrangiato, prodotto e interpretato da lei, che guida anche un sestetto). E magari lasciando più spazio al violoncello invece che alla voce. Ma diamo tempo al tempo: è un’artista ancora giovane e ha l’urgenza di dire tutto e subito.
Franchi

recensione pubblicata sul numero di marzo 2024 della rivista Musica Jazz

DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Ana Carla Maza (cello, voc.), Fidel Fourneyron (trne), Irving Acao (sass., fl.), Noé Clerc (fis.), Norman Peplow (p., p.el.), Arnaud Dolmen (batt.), Luis Guerra (perc.)

DATA REGISTRAZIONE

Parigi, 2023.

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