ALESSANDRO LANZONI «Bouncing with Bud»

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AUTORE

Alessandro Lanzoni

TITOLO DEL DISCO

«Bouncing with Bud»

ETICHETTA

Fresh Sound New Talent

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Sul fatto che Lanzoni sia uno dei giovani improvvisatori europei più dotati e intelligenti in circolazione non ci sono dubbi. Anche perché possiede una conoscenza a trecentosessanta gradi del jazz, e questo fa la differenza. Già in un disco come «Mirage» – pubblicato tre anni fa con la complicità di una ritmica di alto livello, composta da Thomas Morgan al contrabbasso e da Eric McPherson alla batteria –, la sicurezza e l’originalità con cui si destreggiava tra i grandi evergreen del passato e li rileggeva senza alcun timore reverenziale era notevole. Ma la nuova sfida del pianista è di quelle che, almeno sulla carta, fanno tremare i polsi. S’intitola «Bouncing with Bud» ed è il suo personalissimo tributo all’arte di Bud Powell, un album in solitaria realizzato per il centenario della nascita del musicista di Dance of the Infidels. Lanzoni opera una scelta precisa: seleziona una decina di brani-simbolo scritti dal caposcuola del pianismo jazz moderno in maniera tale da mettere l’accento sul suo lavoro di compositore invece che sul virtuosismo strumentale. E non è certo un caso: a livello stilistico Alessandro ha ben poco a che spartire col maestro del bebop, dato che tra i suoi riferimenti ci sono piuttosto Bill Evans, Keith Jarrett e – last but not least – Thelonious Monk. Emblematico al riguardo è l’incipit del disco, Hallucinations: una ripresa in chiave strutturalista, con Lanzoni che smonta e rimonta il brano senza mai «imitare» Bud Powell. E lo stesso modo di procedere vale pure nella latineggiante Un poco loco e nella title-track, tutta impostata su accelerazioni e decelerazioni, con il gioco libero, bello e indipendente della mano destra e di quella sinistra. Lo spirito lirico e sognante di Alessandro viene fuori invece in Time Waits, una ballad delicata. A metà e alla fine del cd, il nostro pianista inserisce un paio di sue composizioni: la brevissima Bud on Chopin, che enfatizza la formazione classica di Alessandro (e anche l’amore di Powell per il compositore polacco, da lui studiato quand’era ragazzino su suggerimento di suo padre William, apprezzato interprete di stride piano) e la meditata Powellerie, degno sigillo di un lavoro impeccabile.
Ivo Franchi

DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Alessandro Lanzoni (p.).

DATA REGISTRAZIONE

Arezzo, 20 e 21-1-24.

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