Al via gli attestati di qualità e qualifica FoRMMA Formatore delle musiche audiotattili

La presentazione della certificazione si è tenuta il 15 dicembre in via telematica.

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Ottantatré direttori, presidenti, docenti delle scuole di musica di tutta Italia hanno partecipato in via telematica alla presentazione della figura professionale del FoRMMA Formatore delle musiche audiotattili lunedì 15 dicembre 2025.

Si è trattato di un passaggio importante, da molti definito storico, perché rende finalmente ufficiale e riconoscibile ai sensi della legge 4/2013 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un settore trainante della didattica e dell’occupazione nella musica in Italia. Un settore che, secondo i dati dell’Università di Bologna, conta 100.000 docenti e 1.000.000 di studenti.

Si tratta di una professione nuova di “cinquant’anni” – la prima scuola di musica risale al 1975 – che ha definito metodologie e prassi educative nella didattica strumentale e dell’educazione musicale di base attraverso una approfondita ricerca e sperimentazione oggi sostenuta e validata a livello universitario da diversi studiosi italiani e internazionali, in primis il prof. Vincenzo Caporaletti, direttore del centro interuniversitario dell’Università di Macerata e dei Conservatori di Fermo e Pescara. Caporaletti ha sottolineato, nell’incontro, la genesi del paradigma audiotattile, nato per interpretare e valorizzare i percorsi dei musicisti della musica “altra” – jazz, pop, rock, world musica – collocandola su un piano complanare a quello della musica classica europea grazie alla ricerca e alla nuova letteratura musicologica. Un percorso fondato sull’imitazione, la mimesi, l’embodiment musicale, fattori che contribuiscono a formare un imprinting formativo capace di valorizzare le qualità e le diversità degli studenti, promuovendo l’improvvisazione e la capacità di gestire e manipolare il tempo senza misurarlo e contarlo.

Una metodologia che proprio nelle scuole di musica si è rivelata particolarmente efficace nella didattica strumentale creando continuità tra lo 0-6 e l’alta formazione. L’attestato di Qualità e Qualifica del FoRMMA – EQF 5 – si colloca appunto in questo segmento formativo contribuendo ad alimentare la filiera AFAM (il 70% dei nuovi iscritti proviene dal terzo settore).

Proprio questi aspetti sono stati evidenziati dalla dott.ssa Alessandra Gallone del MUR con specifica delega AFAM, sottolineando l’importanza e la qualità di questa filiera educativa che veicola valori profondi nelle nuove generazioni anche in termini di dialogo e di pace. La dott.ssa Gallone ha invitato quindi le scuole di musica al Ministero dell’Università e ricerca per perfezionare formule di integrazione tra terzo settore e ministero.
Un dialogo che Roberto Ottaviano, presidente della Federazione il Jazz Italiano, ha ricordato essere nato proprio all’interno della federazione con una condivisione di intenti tra due associazioni federative, quella dei docenti Jazz e pop Afam – presieduta da Nicola Pisani – e quella delle scuole di musica jazz e musiche audiotattili  – presidente Claudio Angeleri. Ottaviano ha inoltre sintetizzato il percorso della didattica del jazz in Italia partendo dalla sua lunga esperienza personale di musicista e didatta nelle scuole di musica prima e nel comparto Afam oggi.

Mirco Besutti, presidente  dell’AIdSM Associazione Italiana delle scuole di musica, ha posto l’accento sull’importanza del nuovo attestato FoRMMA in termini di riconoscibilità politica nel rapporto con le istituzioni che ha già dato ottimi risultati in alcune regioni – legge 2/2018 Emilia-Romagna – che valorizzano e sostengono l’operato delle scuole di musica nei rapporti con le scuole pubbliche, diffondendo la cultura musicale di base e contribuisce a formare  nuovo pubblico.

Michele Massimo Pontoriero, Presidente Italshow e Unisca, ha evidenziato gli aspetti virtuosi della legge 4/2013 del Mimit che ha consentito di definire oltre 160 figure professionali del settore dello spettacolo e oggi della formazione musicale. L’attestato di qualità e qualifica delle competenze professionali è il primo atto di un percorso già iniziato con le regioni che consentirà alle scuole di musica di erogare corsi di formazione in ambito didattico musicale.

Diego Borotti, vicepresidente ANSJ, ha espresso l’orgoglio di una intera categoria, quella dei musicisti e dei didatti e delle musiche audiotattili, che oggi si vede riconosciuto e valorizzato un percorso di grande rilievo quantitativo e qualitativo che pur venendo da lontano e da prassi virtuose ed efficaci non ha mai avuto una giusta collocazione istituzionale. Claudio Angeleri, in conclusione ha precisato i vantaggi professionali e formali per le scuole di musica e per i docenti grazie all’erogazione degli attestati di qualità FoRMMA da parte di Italshow, ricordando che questo importante risultato è frutto di uno straordinario lavoro di rete a cui hanno contribuito importanti realtà associative e istituzionali italiane: ANSJ, AIdSM, UNISCA, ITALSHOW, Federazione il Jazz Italiano, COSMO, ANCOS e Confartigianato Imprese, MUR e MIMIT.

 

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