I Poeti del Piano Solo: Firenze, dal 12 al 14 giugno

Tre concerti per la nuova edizione del festival con la direzione artistica di Stefano Maurizi e Fernando Fanutti.

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Per il sesto anno consecutivo, I Poeti del Piano Solo giunge in città con un programma curato da Musicus Concentus in collaborazione con l’Associazione Something Like This.

Con la direzione artistica del pianista Stefano Maurizi e di Fernando Fanutti, presidente del Musicus Concentus, l’edizione 2025 si svolgerà dal 12 al 14 giugno. La serata inaugurale sarà ospitata nella Sala del Paradiso del Museo dell’Opera del Duomo, mentre i due appuntamenti successivi si terranno alla Terrazza Belvedere di Villa Bardini, scenografico affaccio sulla città di Firenze.

Il Festival è realizzato con il sostegno dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Credem Euromobiliare Private Banking e Anea Italia srl. Le attività del Musicus Concentus sono sostenute da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze. L’iniziativa è inoltre sostenuta da Fondazione CR Firenze e in collaborazione con il suo ente strumentale Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.

Shai Maestro
Foto di Liri Agami

Il Festival si apre giovedì 12 giugno con il concerto di Shai Maestro, in programma alle 21:15 nella suggestiva Sala del Paradiso del Museo dell’Opera del Duomo. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria a partire dalle 9:30 di giovedì 5 giugno sul sito https://duomo.firenze.it.

Classe 1987, Shai Maestro è uno dei pianisti più talentuosi della sua generazione. Dal debutto con il suo trio, nel 2011, ha continuato a sviluppare una voce musicale unica. Le sue note sono tra le più potenti e armoniose del jazz contemporaneo e la sua musica rifugge dalla struttura tradizionale del trio, intrecciando jazz, classica e le sonorità del suo territorio.

Con i suoi ultimi due album per la celebre etichetta ECM, prodotti da Manfred Eicher, Shai Maestro è entrato a far parte della schiera di grandi pianisti jazz che hanno definito il suono dell’etichetta: Keith Jarrett, Paul Bley e Chick Corea. Il suo quartetto si distingue per energia, raffinatezza e libertà espressiva. Cinematico, profondo e accessibile, l’album Human (ECM), composto e registrato durante la pandemia, è stato pubblicato nel 2021.

Dopo un’intensa attività internazionale, Shai ha firmato con Sony per la pubblicazione mondiale della sua musica, ampliando il proprio raggio creativo: ha scritto colonne sonore, arrangiato per grandi orchestre, prodotto (tra cui l’album Fast Moving Century di Gilad Hekselman) e collaborato con artisti pop ed elettronici. Tra i momenti più significativi, la performance con la Tokyo Philharmonic Orchestra diretta da Keitaro Harada al Tokyo Metropolitan Theater. Nell’estate 2022 ha presentato Alice, una nuova composizione orchestrale per l’Orquestra de Câmara Portuguesa e il suo quartetto, diretti da Pedro Carneiro.

Il 2 maggio 2025 è uscito Solo: Miniatures & Tales, il nuovo album per pianoforte solo dell’artista, pubblicato dall’etichetta francese Naïve Records e anticipato dal singolo “Gloria”.

Fergus McCreadie

Venerdì 13 giugno, I Poeti del Piano Solo si sposta alla Terrazza Belvedere di Villa Bardini con il concerto – in data unica per l’Italia – di Fergus McCreadie: il giovane pianista unisce in modo originale jazz e musica folk scozzese, ispirandosi ai paesaggi della sua terra. La sua musica tocca profondamente il pubblico internazionale, superando i confini tradizionali del genere.

Il suo album del 2022, Forest Floor, ha ricevuto ampi consensi dalla critica, raggiungendo la vetta delle classifiche UK Jazz & Blues, registrando sold-out in tutto il Regno Unito, ed è stato elogiato da BBC 6Music, The Times, NME. Ha ricevuto la nomination al Mercury Prize 2022, è stato premiato come Strumentista dell’Anno ai Jazz FM Awards e ha vinto lo Scottish Album of the Year Award 2022 – primo artista jazz a ottenere questo riconoscimento. Il suo più recente lavoro, Stream (2024), approfondisce la connessione tra musica e natura, immergendosi nel tema dell’acqua. (Inizio concerto ore 18:00, prevendite su boxol.it).

Jacky Terrasson
Foto di Alexandre Lacombe

Sabato 14 giugno, la rassegna si chiude con l’unica data italiana di Jacky Terrasson, tra i più acclamati talenti emersi tra gli anni ’80 e ’90. Dopo gli studi di pianoforte classico a Parigi, scopre il jazz attraverso i dischi della madre. A diciannove anni si trasferisce negli Stati Uniti per studiare al Berklee College of Music di Boston, prima di tornare in Europa dove collabora con Dee Dee Bridgewater, Barney Wilen e Ray Brown.

Il ritorno negli USA è segnato nel 1993 dalla vittoria al prestigioso concorso “Thelonious Monk” a Washington, che dà il via a una carriera internazionale. Terrasson ha inciso per etichette come Blue Note, Concord Music, EmArcy, Impulse! e Universal Jazz France. Nel 2023 fonda l’etichetta Earth-Sounds, con cui pubblica nel 2024 il suo ultimo album, Moving On.

Con uno stile impeccabile, Terrasson fonde la tradizione modernista europea (che richiama Debussy e Ravel) con l’improvvisazione jazz afroamericana, seguendo il solco di Art Tatum, Bud Powell, Ahmad Jamal, Thelonious Monk e Bill Evans. Il suo stile è caratterizzato da citazioni sorprendenti, trame inventive, un senso innato del ritmo e una vitalità fuori dal comune. (Inizio concerto ore 18:00, prevendite su boxol.it).

In caso di maltempo, i due concerti previsti alla Terrazza Belvedere di Villa Bardini si terranno in Sala Vanni (Piazza del Carmine 14, Firenze). Acquistando il biglietto del concerto di Fergus McCreadie o Jacky Terrasson, si ha diritto a uno sconto del 50% sul biglietto d’ingresso alla mostra “Caravaggio e il Novecento”, allestita nelle sale di Villa Bardini. Per usufruire dello sconto è necessario mostrare alla cassa il biglietto d’ingresso di uno dei due concerti.

Maggiori informazioni e aggiornamenti

http://www.musicusconcentus.com

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