Il Pedras et Sonus Jazz Festival 2025 si aprirà sabato 17 agosto nel cuore di Mogoro con una serata densa di significati e carica di spiritualità civile e musicale. Il sagrato della Chiesa della Madonna del Carmine accoglierà, a partire dalle 21.30, la performance Filastin, ideata dalla direttrice artistica Zoe Pia insieme alla drammaturga Virginia Garau del Teatro Tragodia di Mogoro. La serata inaugurale si svilupperà come un rito laico di ascolto e consapevolezza, nel quale il suono e la parola si intrecceranno in una forma poetica di resistenza. Il reading, scritto da Maria Cristina Ariu, aprirà il festival con un forte messaggio dedicato alla Palestina e all’umanità, tema cardine dell’intera ottava edizione.

La serata proseguirà alle 22 con la performance del duo formato dalla cantante e performer svizzera Andrina Bollinger e dal batterista Arthur Hnatek.

Il 17 agosto sarà anche il primo giorno delle Prove Aperte, momenti esclusivi nei quali il pubblico potrà assistere a sessioni di soundcheck trasformate in performance partecipate.
Domenica 18 agosto il tema sarà “Visioni elettriche e blues mediterraneo”: la notte dei contrasti creativi, che si terrà sul sagrato della Chiesa della Madonna del Carmine, il viaggio del Pedras et Sonus Jazz Festival, con una serata tra elettronica, cantautorato e blues delle origini. Anche in questa occasione ad arricchire il ricco cartellone saranno le prove aperte.
Alle 21.30 Andrea Sanna aprirà la seconda giornata con Ouroboros, una performance che trasforma il gesto musicale in esperienza ipnotica: attraverso un sistema sonoro generativo e imprevedibile, l’artista dialogherà in tempo reale con algoritmi, sintetizzatori e campionatori.

A seguire, alle 22, salirà sul palco la chitarrista Irene Loche con la sua band, cantautrice e chitarrista sarda, che ha rivisto gli stilemi del blues, affidandoli alle sonorità mediterranee.
Alle 23, prenderà il via il primo appuntamento con Jatzilleri, il format che trasforma i locali di Mogoro in jazz club alla sarda, ispirandosi agli antichi “zilleri”, le bettole di un tempo. Il Tunnel ospiterà l’armonicista Marco Farris e il duo Sessioninblues.
Il tema di lunedì 19 agosto è “Corpi in volo e suoni mitologici”: la danza, le pietre, Atlantide.

Alle 21.30, il sagrato della Chiesa della Madonna del Carmine, si aprirà la scena con la danza acrobatica di Carmen Perfetto, protagonista del progetto Sardinian Stones.

Alle 22 il viaggio proseguirà con Atlantidei, la produzione originale ideata da Zoe Pia alla guida dell’ensemble EIC – Eden Inverted Collective. Il concerto rappresenta il secondo appuntamento di presentazione del progetto vincitore del Bando SIAE “Nuove Opere” a cura di Caligola Records, dopo l’anteprima al Torino Jazz Festival. Il quartetto è formato da Mattia Pia, Paolo Nocentini, Nicola Ciccarelli e Carlo Alberto Chittolina, tutti giovani percussionisti under 35 provenienti da importanti realtà sinfoniche italiane. I suoni di clarinetto, launeddas, sintetizzatori artigianali e percussioni evocheranno dei paesaggi sonori di particolare intensità, ivi compreso quello dell’immaginaria Atlantide.
Anche questa serata sarà arricchita dalle Prove Aperte.
Alle 23, presso il Baradeo Café alla Fiera dell’Artigianato, saliranno sul palco i The Corners.
Il focus di martedì 20 agosto sarà “Voci dal tempo”: dal Nuraghe alla nuova canzone civile.

Si comincerà al tramonto, alle 19.30, nel sito archeologico del Nuraghe Cuccurada con l’esibizione solipsistica del sassofonista Elias Lapia.

foto di Elena Somarè
Alle 21.30, sempre sul sagrato della Chiesa della Madonna del Carmine, con Radici, il nuovo progetto di Ada Montellanico, accompagnata in trio da Simone Graziano al pianoforte e Filippo Vignato al trombone.
Alle 23, nuova tappa di Jatzilleri: stavolta il palcoscenico sarà il Caffè Gitano, che ospiterà Giovanni Bruno Segreti.
Il tema di mercoledì 21 agosto è “Jazz e oscurità luminosa”: sperimentazione, parola e introspezione
Si incomincia alle 19.30 con un nuovo appuntamento del format Jatzilleri al Bar Cuccurada, dove suoneranno il sassofonista Elias Lapia e il chitarrista Antonio Floris.
Alle 21.30 il festival tornerà sul sagrato della Chiesa della Madonna del Carmine con una doppia performance ntrodotta – come ogni sera – dai rappresentanti di Amnesty International Sardegna, Associazione Amicizia Sardegna Palestina e Voci per la Palestina.
In apertura, Il buio come improvvisazione elettronica, firmata da Mebitek: artista sardo del suono e dell’immagine.

Alle 22, salirà sul palco Cristiano Godano, voce storica dei Marlene Kuntz, con il suo nuovo lavoro discografico Stammi accanto, uscito lo scorso aprile.
Giovedì 22 agosto – “Musica nel grembo della terra”: Paolo Damiani alla Grotta San Giovanni.

Il festival si sposterà a Domusnovas, alla Grotta di San Giovanni, per accogliere il nuovo progetto in solo di Paolo Damiani: alle 21.30 prenderà forma Ostinato, performance in solo per contrabbasso ed elettronica, coadiuvata dall’acustica naturale della grotta.
Venerdì 23 agosto – “Il racconto finale”: parole, musica e poesia per salutare il festival
La giornata conclusiva del Pedras et Sonus Jazz Festival 2025 si aprirà alle 19 nella Chiesa di Sant’Elena a Gonnosnò, piccolo centro nel cuore della Marmilla, con una performance che vede protagonista Matteo Carta, polistrumentista e compositore, con il suo progetto King Shepherd and the Lost Sheep, affiancato per l’occasione dalla voce narrante di Matteo Guidarini.
La serata proseguirà a Cagliari, segnando un passaggio storico e simbolico per il festival, che per la prima volta approda nel capoluogo della Sardegna. L’appuntamento speciale del format Jatzilleri animerà gli spazi del Ruja Osteria e Tradizioni con il quartetto di Enrico Antonio Locci.