Intervista a Jimmy Sax

In occasione dell’uscita del nuovo singolo abbiamo chiacchierato con il celebre sassofonista di Mercedes (Argentina), ma residente in Francia.

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Benvenuto su Musica Jazz, Jimmy. Cominciamo con il tuo singolo Romeo, dedicato a tuo figlio. È una musica energica e stimolante. Quali aspetti di tuo figlio hanno influenzato maggiormente la composizione di questa canzone?
È tutta una questione di energia e dell’idea di riunire le persone e cantare insieme come in uno stadio. Penso che sia una canzone allegra e che dia un senso di pace significativo quando la si ascolta.

Oltre al singolo, uscirà anche un album?
Non ancora, al momento non ho un album in lavorazione, ma sono sicuro che tornerò molto presto in studio, a partire dall’Abbey Road di Londra.

C’è una fase di preparazione per il tuo processo creativo?
Sicuramente riguarda il tema principale. Quando sono in studio, provo molte melodie fino a quando non rallento e mi concentro su qualcosa di accattivante in termini di attacco. È da lì che inizia tutto quando si tratta di comporre.

Il tuo documentario si intitola 24 Reasons to Touch the Olympus. Quando hai capito che stavi per raggiungere l’Olimpo della fama?
Penso che ci siano stati diversi momenti nella mia carriera in cui ho raggiunto una certa popolarità. Uno di questi è stato quando ho composto No Man No Cry, che è diventata virale su YouTube; il secondo è stato l’incontro professionale con il mio attuale agente e manager, che ha saputo valorizzare il mio talento, così come l’esibizione all’Olympia di Parigi lo scorso 24 settembre. Credo che il successo sia una sequenza di decisioni ben ponderate prese lungo un unico percorso.

Jimmy Sax

Quale aspetto della tua musica pensi abbia contribuito maggiormente al tuo successo?
Penso la mia genuinità e il mio istinto per la musicalità, ma anche la volontà di entrare in contatto con le persone e il modo in cui mi comporto sul palco.

Dove sei cresciuto e in che modo la tua educazione ha influenzato la tua passione per la musica?
Sono originario di Mercedes ed è lì che ho messo le mie basi attraverso la scuola e le attività con la band di cui ero cantante. Il rock è anche uno dei generi che amo di più ed è sicuramente parte dei miei primi passi.

Chi sono i tuoi collaboratori e musicisti più vicini?
Penso che la mia carriera sia sicuramente legata al mio management, che ha iniziato a lavorare con me sette anni fa, e ho davvero un ottimo rapporto con musicisti e produttori fantastici; sono tutti citati nei crediti delle mie pubblicazioni musicali fino ad oggi.

Qual è il profilo demografico del tuo pubblico?
Questo è uno dei punti di forza della mia carriera. Infatti, a tutti i miei concerti e spettacoli dal vivo vedo molti bambini con i loro genitori, ma anche persone dai 30 ai 50 anni e oltre che apprezzano la mia musica.

Jimmy Sax

Quali artisti hanno influenzato maggiormente la tua visione della musica?
Sono decisamente appassionato di rock e punk; adoro i Red Hot Chili Peppers, Lenny Kravitz, i Metallica, ma anche gli M83, i Daft Punk e la musica disco funky!

Cosa ne pensi dell’intelligenza artificiale applicata alla musica?
Non la considero qualcosa di creativo dal punto di vista artistico, ma uno strumento da utilizzare se gestito correttamente e ben bilanciato nel processo creativo.

Quali sono i tuoi obiettivi come artista?
Sogno sicuramente un concerto in uno stadio francese, mentre il mio manager vorrebbe portarmi a Las Vegas per i miei spettacoli.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sono totalmente preso dal mio nuovo format di concerto chiamato Toi&Moi, in cui suono diversi strumenti… E poi, naturalmente, sto espandendo i confini del mio tour live verso nuovi mercati e paesi, oltre l’Europa, verso il Nord Africa, l’Asia e il Nord America! Non vedo l’ora di incontrarvi tutti!
Alceste Ayroldi

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