Il festival Etnica rinnova, anno dopo anno, la sua missione di promuovere la musica e la cultura popolare nelle sue forme più disparate e lo fa con la formula ormai intoccabile di unire cultura al territorio, l’arte al tessuto urbano. Contraria ai non luoghi di molti festival, Etnica si rilancia estendendo le attività ad altri tre comuni del Mugello.
La musica la protagonista assoluta: da Alborosie ai London Afrobeat Collective, da La Maschera ai Cimafunk, e poi Peppe Voltarelli, Sandro Joyeux, Cisco Belotti e ancora Afrodream, Sinedades e il trio Staino/Mocata/ Coscia. Ma anche due performance teatrali, cinque incontri/interviste, dj set, tre mostre.
L’ingresso al centro storico di Vicchio prevede un biglietto simbolico di 5,00 euro ed un abbonamento a 12,00 euro per l’intero festival. I concerti diffusi avranno un ingresso simbolico a 1 euro e gratuito per chi è abbonato al festival
ALBOROSIE & SHENGEN CLAN apriranno a Vicchio le danze giovedì 26 giugno. Alborosie, nome d’arte di Alberto D’Ascola, autore di hit mondiali come Kingston Town e Herbalist, porterà sul palco di Vicchio tutta l’energia e il ritmo del reggae! Il suo ultimo lavoro si intitola Destiny, uscito il 26 maggio 2023: l’album rimane fedele al suono caratteristico dell’artista, una miscela di autentici Roots Rock Reggae e Dub con capacità di scrittura di canzoni e abilità lirica eccezionali. Il singolo principale Viral è una fetta di bassi pesanti di Rub-a-Dub contemporaneo con uno sguardo consapevole ai social media e al loro scopo nella società moderna. Nonostante il fascino della viralità, Alborosie la rifiuta per sé, scegliendo la sostanza piuttosto che l’inganno. La traccia è mixata e prodotta nel classico stile vintage di Albo, con bassi pesanti, batteria nitida e sirene ed effetti che echeggiano nell’abisso.
Venerdì 27 giugno sarà una giornata dedicata interamente all’AFRICA. Si parte alle 18,00 con SANDRO JOYEUX che nel parco di Villa Adami a San Piero inaugura Etnica diffusa nel Mugello. Sandro è una vecchia conoscenza del festival Etnica avendo già partecipato a due passate edizioni. Parigino di nascita, giramondo per vocazione, Sandro Joyeux ha percorso migliaia di chilometri con la chitarra in spalla, raccogliendo tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo. Canta in Francese, Inglese, Italiano, Arabo e in svariati dialetti come il Bambarà, il Wolof, il Dioulà. La sua ispirazione fortemente votata ad un mondo che migra e si contamina lo ha reso protagonista di tante iniziative a sostegno dei migranti. Alle 21,00 a Vicchio spazio agli AFRODREAM band con base in Piemonte con Abou Samb, leader del gruppo alla voce e percussioni. L’atmosfera sonora che si crea è la fusione tra ritmiche dell’Africa dell’Ovest con melodie e accompagnamenti accattivanti, sulle quali viaggiano i testi di Samb cantati in Wolof, italiano e francese.

Alle 22,00, headliner della serata i LONDON AFROBEAT COLLECTIVE: nello spirito del leggendario fondatore dell’Afrobeat Fela Kuti, questa macchina da festa infiamma dal vivo un fuoco d’artificio di bassi e ritmi pesanti, creando uno stile tutto loro. Il collettivo di nove persone provenienti da Inghilterra, Italia, Francia, Congo, Argentina e Nuova Zelanda combina Fela, Parliament, Funkadelic e Frank Zappa per creare un suono coinvolgente che estrae i migliori ingredienti da funk, jazz, rock e dub per creare qualcosa di nuovo e quasi indescrivibile. Pesanti groove funk e afrobeat combinati con testi consapevoli e ricchi di contenuti sono anche la ricetta del quarto album in studio, che è in lavorazione. Dal 2017 la band è regolarmente in tour nel Regno Unito e in Europa. Ispirandosi alle loro tendenze preferite in tutto il mondo, creano set estesi e abbaglianti per esperienze live indimenticabili.
Sabato 28 giugno si inizia alle 17,00 al Museo Casa D’Erci a Borgo San Lorenzo con CISCO in quartetto acustico fra musica e parole. Un concerto intimo in un luogo particolare dove poter raccontare storie che esulano anche dal suo percorso musicale, magari legate alla Resistenza, magari legate a storie partigiane e la condizione di un rifugio con un pubblico attento e un trio acustico che esalta le sonorità e la concentrazione è di sicuro la situazione migliorie dove raccontare queste storie, dove cantare le canzoni legate ad esse.

Alle 21 a Vicchio sarà la volta dei SINEDADES. Fondato da Erika Boschi e Agustín Cornejo nel 2016, Sinedades è un progetto nato in Italia che si esprime in spagnolo, ispirandosi alla musica popolare brasiliana degli anni ’70. Con il tempo, ha sviluppato uno stile unico e riconoscibile, libero da confini rigidi. A seguire, alle 22,00, il gruppo napoletano LA MASCHERA una delle band più interessanti della scena indipendente napoletana. Dal debutto nel 2014 con “’O vicolo ‘e l’alleria”, il gruppo si distingue per un sound che unisce tradizione e sperimentazione, in bilico tra folk, rock e world music. Nel 2017 esce il secondo album “Parco Sofia”, finalista alle Targhe Tenco come miglior disco in dialetto: un viaggio musicale tra Napoli e l’Africa. Dal 2018 la band porta la sua musica anche all’estero: Portogallo, Spagna, Canada, fino alla Corea del Sud e partecipano inoltre a festival prestigiosi come Sziget, Home Festival, Folkest e Giffoni Music Concept. Il 13 maggio 2022 esce “Sotto chi tene core”, concept album di 9 brani che parlano di riscatto sociale e umano. Con l’uscita dell’album parte il tour, con quasi 50 date in tutta Italia e in location simboliche come il Teatro Augusteo, il Palapartenope e Piazza del Plebiscito a Napoli.
Il finale di questa edizione domenica 29 giugno inizia alle 17,00 con il concerto di PEPPE VOLTARELLI agli Scavi Archeologici di Frascole a Dicomano con lo spettacolo La grande corsa verso Lupionópolis. Il canto e la scrittura in dialetto calabrese delle canzoni raccontano di un nuovo approccio artistico che vuole le melodie mediterranee sporcate da ritmi metropolitani che non rispettano altre leggi che quelle delle emozioni del blues. Alle 21,00 Vicchio nella Corte Santoni Guidi, concerto del trio Michele STAINO, Fabrizio MOCATA e Gianni COSCIA in Bobo Song: canzoni per Sergio. Il progetto nasce per ricordare le canzoni amate da Sergio Staino e si spazia dal tango a Kurt Weill passando per i Beatles con la presenza di un assoluto maestro della fisarmonica jazz.

Alle 22,00 il gran finale del festival è affidato a CIMAFUNK. Rockstar afrocubana nominata ai Grammy 2023 e 2024, il suo nome richiama la sua eredità di “cimarrón”, termine che indica gli schiavi africani fuggiti e ribellatisi a Cuba e riflette anche l’essenza della sua musica, che sovverte i ritmi classici cubani con un mix innovativo di funk, afrobeat e hip hop. Cimafunk ha ricevuto ampi consensi durante i suoi tour negli Stati Uniti e in Europa, affermandosi come uno dei più grandi showman contemporanei, grazie a uno spettacolo dal vivo elettrizzante insieme a La Tribu’, la sua band di 9 elementi proveniente da L’Avana. Il suo live è una celebrazione del groove, un’esperienza sonora e corporea indimenticabile. Cimafunk sta ridefinendo la musica cubana contemporanea, così come l’identità afro-latina e la fusione delle culture nere. Il suo ultimo album, El Alimento, è stato nominato ai GRAMMY Awards 2023 nella categoria Miglior Album Latin Rock o Alternativo. Il brano Catalina ha ricevuto la nomination ai Grammy 2024.
Un’altra bella novità di Etnica 2025 è l’ampliamento del festival alla Corte Santoni Guidi a Vicchio sempre nel centro storico. E’ lo spazio calmo del festival dove alle 19,00 e alle 21,00 si alterneranno, tutti i giorni incontri, spettacoli teatrali, dibattiti, concerti e presentazione di libri. La rassegna è curata da Bruno Confortini. Da segnalare, sabato 28 giugno, Donna, Vita, Libertà grido potente che attraversa l’Iran, simbolo di una rivoluzione guidata dalle donne. Questa mobilitazione storica mette al centro il coraggio femminile contro l’oppressione e per i diritti fondamentali. Un movimento che parla al mondo intero, chiedendo libertà, dignità e giustizia. Infine le mostre.
Saranno tre. La prima è nella galleria di accesso alla Corte Santoni Guidi dove verrà allestita la mostra fotografica di Sauro Bani “Persia (Iran): un viaggio, un’esperienza di vita”. La seconda, nel Vicolo de Medici, nasce dal sodalizio artistico con Mugello Comics. Questa nuova collaborazione sarà inaugurata con il ricordo di un grande del fumetto italiano, Sergio Staino con l’allestimento di due mostre. “Cavoli a merenda”, una pungente satira agro-alimentare, e “Giotto a Firenze”, una storia di cinque tavole in cui il Maestro viene insultato e cacciato dai fiorentini in quanto vicchiese, una riflessione su pregiudizi e discriminazioni. Entrambe le mostre trattano temi ancora attuali, che dimostrano la lungimiranza dello sguardo di Staino, della sua acutezza nel raccontare la nostra società con tutte le sue contraddizioni. La terza, nella Corte Boni, è Volgo Inviso un’installazione dell’artista Adriana Affortunati creata con il materiale trovato nelle cantine di Vicchio. Adriana Affortunati ha studiato Estetica e Filosofia Contemporanea presso l’Università Statale di Milano e ha conseguito una laurea in Arti visive presso il Centro Universitário Belas Artes de São Paulo in Brasile.