Santi Costanzo «Autocracy Of Deception»

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AUTORE

Santi Costanzo

TITOLO DEL DISCO

«Autocracy Of Deception»

ETICHETTA

Setola di Maiale


Costanzo è un giovane chitarrista catanese, che giunge al suo secondo album (in solo, dopo l’interessante «Deeprite», in quartetto, del 2016) con un’opera di chiara ambizione, sino dal titolo, che allude a forme di «autocrazia ingannatoria», interne al processo di composizione/improvvisazione. In altre parole, ciò su cui il musicista si interroga è se possa dirsi esistente una imposizione di senso, nella musica, che procede dai materiali sonori estemporanei e dalla loro organizzazione, e se essa sia destinata a rimanere illusoria, oppure ne condizioni il risultato finale. Discorsi che sembrano poter ricondurre alla nozione di dispositivo di matrice foucaultiana (come rete di elementi condizionanti in un dato momento storico), successivamente declinata da Giorgio Agamben come: «qualunque cosa che abbia in qualche modo la capacità di catturare, orientare, determinare, intercettare, modellare, controllare e assicurare i gesti, le condotte, le opinioni e i discorsi degli esseri viventi». I materiali di Costanzo sono organizzati in un totale di undici tracce, ripartite tra quattro «improvvisazioni» e sette «astrazioni». Il «sistema» prescelto è rigoroso, in quanto le improvvisazioni, dotate di solida struttura, guardano verso una direzione più assimilabile all’idioma jazzistico (per quanto nell’uso del termine possa esserci molto di convenzionale, rapportato ai brani), con sonorità cristalline, accordi complessi e un grande senso di eterea ambienza (che si giova della tecnica fingerpicking). Le astrazioni, invece, si spostano su un versante più sperimentale, nel quale l’utilizzo dell’elettronica si fa molto marcato, raggrumando in una dimensione ambientale la congerie di suoni, molto spesso ottenuti attraverso la preparazione dello strumento. Tra i brani si possono segnalare, in particolare, l’improvvisazione n. 1, The Painter’s Wife, ricca di suggestioni gismontiane, e la n. 4, Parade dai convulsi annodamenti; tra le astrazioni si impongono all’attenzione Diver Asphyxia, evocatrice di spazi, e il flusso finale di Fragmented Thoughts, all’insegna dell’inquietudine. Per chi trovasse particolare suggestione nelle astrazioni, si segnala la disponibilità, in parallelo, dei materiali registrati dal chitarrista con l’Accidentale Trio, che in qualche modo ne estremizzano l’esperienza (https://soundcloud.com/accidentale-trio). In conclusione, l’opera di Costanzo si segnala per un maturità gravida di senso, che lo segnala naturalmente come musicista degno di grande attenzione.

Cerini

[giugno 2019]


DISTRIBUTORE

FORMAZIONE

Santi Costanzo (chit., chit. preparata, elettronica).

DATA REGISTRAZIONE

Catania, Giugno 2018.

Recensione
Voto globale
autocracy-of-deception-santi-costanzoAUTORE Santi Costanzo TITOLO DEL DISCO «Autocracy Of Deception» ETICHETTA Setola di Maiale Costanzo è un giovane chitarrista catanese, che giunge al suo secondo album (in solo, dopo l’interessante «Deeprite», in quartetto, del 2016) con un’opera di chiara ambizione, sino dal titolo, che allude a forme di «autocrazia ingannatoria», interne...