FRED FRITH/SUSANA SILVA SANTOS «Laying Demons To Rest»

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AUTORE Fred Frith/Susana Silva Santos

TITOLO DEL DISCO

«Laying Demons To Rest» ETICHETTA RogueArt
C’è un secondo milite noto degli storici Henry Cow tra i partecipanti a questa nuova uscita dell’etichetta parigina, ed è Tim Hodgkinson, presente come autore delle note di copertina. Le sue sono riflessioni stimolanti in sintonia con la musica offerta dal duo, un rituale magico, evocativo in senso esoterico, come suggerisce il titolo, dove i suoni agiscono come messaggeri di presenze invisibili, «a volte improvvisazione, a volte qualcos’altro» annota, lasciandosi poi trasportare dalle suggestioni suscitate dall’ascolto di questa performance al Festival Météo. Ebbene, ci sono una grazia e una leggerezza in questo incontro che le precedenti esperienze tra i due (una documentazione è in «Road» del Fred Frith Trio, vedi MJ, marzo 2022) spiegano solo in parte, svelando l’unità alchemica sorta dalla coppia. Ecco allora che le movenze a tratti leggiadre di questo incontro rifuggono dalle discussioni scorbutiche, privilegiando il confronto franco, teso, sempre risolto con delicatezza e leggerezza. Si rimane una volta di più sorpresi della quantità e varietà di suoni che Frith sa estrarre da una chitarra a sei corde, ancora oggi dopo le circa quattrocento sedute di registrazione cui ha partecipato dagli Henry Cow in avanti. La portoghese si conferma a sua volta talento creativo di prim’ordine, rielaborando le idee del partner e rilanciando a sua volta, aggiungendo perle a una collana tendenzialmente infinita. Anche nell’occasione la musicista, ora di stanza a Stoccolma, privilegia timbri noir, o meglio lunari, che ben si amalgamano con la tavolozza sonora del britannico. Ne nasce una striscia sonora fatta di in egual misura di ronzii e suoni ariosi, cristallini, dissonanze e distorsioni, Da questa conversazione inesauribile, talora tenuta ad alta voce, in altri fran[1]genti composta da toni più confidenziali, evitando di insistere su una singola invenzione, seppur felice, abbandonandosi al mistero e all’eccitazione, alla meditazione e all’impeto, ne scaturisce una sorta di racconto fatto di microracconti, suoni come storie in possesso di una propria autonomia e connessi al tempo stesso gli uni agli altri. «A volte improvvisazione, a volte qualcos’altro». Fucile pubblicata sul numero di marzo 2023 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

rogueart1. bandcamp.com FORMAZIONE
Susana Silva Santos (tr.), Fred Frith (chit.). DATA REGISTRAZIONE
Mulhouse, 27-8-21.
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