Brussels Jazz Festival, dal 15 al 24 gennaio

Il Brussels Jazz Festival festeggia la sua undicesima edizione al Flagey, con venticinque concerti e due dj set.

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Negli ultimi dieci anni si è affermato come uno dei festival jazz più importanti del Belgio, affascinando sia gli ascoltatori appassionati che i curiosi con un programma che privilegia la qualità alla quantità. Fedele alla tradizione, l’esperienza di ascolto rimane al centro dell’attenzione. Il pianista belga-tunisino Wajdi Riahi è l’artista residente di quest’anno e presenterà tre nuove creazioni. Il festival prenderà il via in grande stile il 15 gennaio, con Jakob Bro che svelerà il suo nuovo lavoro nell’ambito di Jazz Meets Symphonic. Nei giorni successivi, il pubblico potrà assistere alle esibizioni di grandi nomi e alle prime di Isaiah Collier, corto.alto, Milena Casado, Jazzbois, Mu Quintet e altri, oltre a un weekend festivo dedicato all’etichetta International Anthem, con Tortoise, Tom Skinner e altri.

Per dieci giorni, il Brussels Jazz Festival celebra il genere in tutte le sue forme, dagli intimi assoli ai grandi progetti sinfonici.

Nabou
Foto di Dave Stapleton

Venticinque concerti e due DJ set per questa undicesima edizione . «Oltre ai talenti belgi come Helena Casella e Nabou Claerhout, presentiamo alcuni dei migliori artisti della scena jazz europea – provenienti da Ungheria, Danimarca, Polonia, Spagna e Regno Unito – insieme a diversi grandi nomi del jazz americano», afferma Maarten Van Rousselt, direttore artistico del festival. E continua: «Il programma si avventura fuori dai sentieri battuti ed è accuratamente studiato in modo che i concerti non si sovrappongano mai. In questo modo, i visitatori possono godersi ogni esibizione dalla prima all’ultima nota. Vogliamo che il pubblico si immerga nella musica, senza stress o paura di perdersi qualcosa». Inoltre, il Brussels Jazz Festival rimane profondamente impegnato nella creazione di nuovi progetti, offrendo agli artisti le risorse e lo spazio per sviluppare nuovi lavori. L’artista in residenza svolge un ruolo centrale in questo senso, sostenuto da un anno di supporto artistico, logistico e promozionale da parte di Flagey per dare vita a tre nuovi progetti.

Jakob Bro
Foto di Mike Hjgaard

Saranno presentate anche diverse coproduzioni su larga scala, come quella con Jakob Bro e la Brussels Philharmonic, che guidano la settima edizione di Jazz Meets Symphonic, una collaborazione tra Flagey, De Bijloke e Brussels Philharmonic. Per questa prima mondiale, il chitarrista danese ha creato un nuovo lavoro per il suo trio con il sassofonista tenore Mark Turner e il percussionista giapponese Midori Takada, affiancati dalla Brussels Philharmonic e dal Vlaams Radiokoor. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Kalra, l’emittente radiofonica belga interamente dedicata alla musica classica.

Wajdi Riahi

L’artista resident è il pianista tunisino-brussellese Wajdi Riahi (nato nel 1993) si è stabilito nella capitale otto anni fa e da allora ha affascinato il pubblico con il suo tono caldo e il suo tocco poetico. In qualità di artista residente, presenterà tre differenti progetti durante il festival, ognuno dei quali rivelerà un diverso aspetto del suo mondo musicale. Il 16 gennaio, Wajdi Riahi sarà alla guida di un quartetto internazionale: Seamus Blake, Robert Jukič e Kweku Sumbry. Insieme eseguiranno un nuovo repertorio composto da Riahi appositamente per questa formazione.

Il 18 gennaio, Riahi si esibirà da solista. Qui, Riahi intreccia le sue radici tunisine e le influenze bruxellesi in una narrazione musicale profondamente personale. Dopo una prima prova al Bozar, il progetto avrà la sua prima assoluta durante il Brussels Jazz Festival.

Il 21 gennaio, i riflettori si sposteranno su Brass & Bow, un ensemble ambizioso in cui Riahi amplia il suo trio abituale con quattro violoncellisti e il trombettista Jean-Paul Estiévenart, esplorando il terreno comune tra jazz, musica da camera e improvvisazione.

Helena Casella
foto di Sander Van Damme

Il Flagey accoglierà ancora una volta un mix di nomi affermati, nuovi suoni e anteprime belghe uniche. Il 16 gennaio si esibisce la cantante belga-brasiliana Helena Casella, che fonde con disinvoltura neo-soul, R&B e jazz.

Milena Casado
foto di Melissa Isabel Quinones

La promettente trombettista spagnola Milena Casado fa il suo debutto in Belgio durante il festival, così come il Mu Quintet di Leeds, con delle sonorità d’ampio respiro, innovative. Il combo è composto da membri dell’Ancient Infinity Orchestra, della Matthew Halsall’s Band e degli Yard Nule.

Il trio danese Smag På Dig Selv supera i confini del genere con un mix esuberante di punk jazz, doppio sassofono e canto gutturale.

Isaiah Collier
Foto di Johanna Brinckman

Sarà in scena anche il giovane sassofonista chicagoano Isaiah Collier, tra le promesse del jazz a stelle e strisce.

Da segnalare anche la trombonista belga Nabou Claerhout, artista residente nel 2023, darà il via al festival il 15 gennaio con un concerto festivo per il lancio del suo attesissimo nuovo album. Il 17 gennaio promette di essere una serata indimenticabile per i giovani avventurieri del jazz, con tre atti innovativi, ciascuno dei quali ha lasciato un segno distintivo nel jazz contemporaneo. La band ungherese Àbáse propone un mix vivace di nu-jazz, afrobeat e influenze elettroniche.

corto.alto (Liam Shortall)

Dal Regno Unito arriva corto.alto, nato da un’idea del trombonista e produttore Liam Shortall, che sta portando la nuova scena jazz scozzese sulla scena mondiale con il suo sound ruvido e funk. E ancora, gli Immortal Onion dalla Polonia, un trio che fonde jazz virtuosistico e ritmi elettronici in un set ipnotico e cinematografico.

Tom Skinner
Ruth Goller

Questa edizione promette tanto groove, sperimentazione e contaminazioni europee. Il weekend di chiusura, il 23 e 24 gennaio, sarà una festa a sé stante, poiché sia il Brussels Jazz Festival che l’influente etichetta International Anthem celebreranno il loro undicesimo anniversario con una serie esclusiva di concerti: la ciliegina sulla torta. Artisti come Tom Skinner, Ibelisse Guardia Ferragutti & Frank Rosaly, Ruth Goller (Skylla) e Tortoise renderanno omaggio all’etichetta che continua a definire il suono e lo spirito del jazz contemporaneo.

I DJ set saranno gratuiti e faranno ballare il pubblico fino alle prime ore del mattino.

Maggiori informazioni e biglietti: flagey.be/brusselsjazzfestival

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