Ciao Anoushka, come nasce l’idea dei tre capitoli e qual è il messaggio?
L’idea della trilogia dei Chapter mi è venuta in un caffè di Goa un paio di anni fa. Stavo pensando ad alcune delle mie esperienze più formative, all’influenza del luogo, al momento in cui mi trovavo nella mia vita, e ho iniziato a chiedermi come sarebbe stato onorare il dolore di alcune di quelle esperienze e cercare di rappresentare attraverso la mia musica il processo di guarigione. Ecco perché, credo, i tre Chapter rappresentano ciascuno un momento della giornata, passando da una sera dorata in «Chapter I: Forever, For Now» a una notte buia in «Chapter II: How Dark it is Before Dawn», prima di emergere alla luce del sole di un nuovo mattino in «Chapter III: We Return to Light».
Il tuo ultimo album (LP) è «Between Us…» del 2022. Dopo di esso, ti sei dedicata a singoli ed EP. Ci sono ragioni particolari che ti hanno guidato verso questa scelta?
Guardando in particolare a quest’ultimo ciclo di mini-album, quello che volevo ottenere era catturare una sorta di crudezza di sentimenti. Mi è sembrato naturale cercare di farlo scrivendo, registrando e pubblicando rapidamente, dando a ogni capitolo il suo momento, la sua identità. Uno degli enormi vantaggi di questo modo di procedere è che, anche se le uscite sono più brevi del solito, la narrazione complessiva della trilogia è molto più ampia. Detto questo, non credo che avrei potuto immaginare, quando mi sono imbarcato in questo progetto, quanto sarebbe stato fitto il calendario! Tre uscite e diversi tour internazionali in due anni non sono uno scherzo!

Il 3 luglio ti esibirai a Spoleto per il Festival dei Due Mondi. Hai già in mente il tuo repertorio? Quale sarà la formazione musicale che ti accompagnerà?
Sono davvero entusiasta del fatto che, a partire dall’uscita del capitolo finale della trilogia, io e la mia bellissima band siamo in grado di riunire tutti e tre sul palco. Poco tempo fa siamo tornati da un tour nordamericano in cui abbiamo finalmente suonato tutti e tre i capitoli ed è stata una sensazione incredibile. Detto questo, ci piace lasciare spazio ad alcuni vecchi pezzi dell’archivio. Immagino che dovrete essere lì per sentire cosa sceglieremo questa volta!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Quest’estate ci sarà la prima mondiale di «Chapters», che comprende tutti e tre gli album per sitar e orchestra. Nel corso del prossimo anno sarò in tournée con la mia band e con le orchestre in modo intercambiabile e poi guarderò anche alle mie prossime idee creative!
Alceste Ayroldi