Il festival di jazz e musiche improvvisate Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, nel 2025 giunge alla ventottesima edizione.
’‘Ostinato’’ è il tema proposto agli artisti, un atteggiamento di resistenza a prodotti preconfezionati di mercato e tendenze che cercano per lo più facili consensi, un festival dalla parte dei musicisti’’, teso a valorizzare l’originalità e la profondità della invenzione artistica. Vengono scelti da sempre artisti che non seguano logiche di mercato ma che si concentrano sull’innovazione, la sperimentazione e la ricerca. La manifestazione è ritenuta tra le più originali e innovative in Europa. Il programma ,22 concerti, tre residenze, molte prime assolute e produzioni originali, comprende musicisti europei di fama internazionale e nuovi talenti. Tra i musicisti presnti segnaliamo almeno il nuovo trio di Ada Montellanico, i gruppi di Gianluigi Trovesi, Gautier Garrigue, Servillo-Girotto-Mangalavite, Eri Yamamoto ed Enzo Favata, Ettore Fioravanti, l’omaggio a Trenet di De Chassy e quello ad Andrea Camilleri progettato dalla regista e performer Lisa Natoli con Alessandro Gwis e Gabriele Coen, le residenze dirette da Vincent Courtois e Roberto Negro, le performance in solo di Barry Guy – anche in duo con Maya Homburger e Claude Tchamitchian. Come da tradizione il festival darà grande spazio a giovani talenti, Matteo Paggi (Premio Siae 2025) e il sestetto di Alessandra Soro con ospite Mauro Sigura, protagonisti di una residenza progettata insieme al Centro di Produzione Insulae Lab diretto da Paolo Fresu. Senza dimenticare la Junior Orchestra, un numeroso gruppo di giovanissimi diretto da Massimo Nunzi. I concerti si svolgeranno a Roma presso la Casa del Jazz ma anche nel Teatro Tor Bella Monaca, nel Municipio VI, uno dei municipi più popolosi di Roma. E per il secondo anno, grazie al sostegno del MunicipioII, nella Saladella Balenaall’interno del Museo Civico diZoologia. È prevista anche una sezione del festival a Civitavecchia, presso la Cittadella della Musica, con artisti come Rosario Giuliani, Umberto Petrin, Simona Severini, Alice Redini, Jacopo Ferrazza.

Ad aprire l’edizione 2025 di Una Striscia di Terra Feconda, lunedì 22 settembre, Casa del Jazz, Radici, il nuovo progetto della cantante Ada Montellanico. Le radici di una cultura e di una musica hanno una importanza fondamentale per pensare a una reale innovazione e per volgere lo sguardo verso il futuro. Questo è il tema principale del nuovo progetto “Radici” che vuole indagare e proporre un repertorio che parte dall’origine del jazz, e cioè il blues nella sua più ampia accezione e nel suo significato musicale, storico e sociale. Un linguaggio che ha permeato la musica di oltre un secolo e ha visto protagoniste le donne come prime commentatrici sociali, come voce di rivolta derivata dalla consapevolezza di una storica sottomissione culturale. Donne che hanno voluto esprimere il proprio dissenso per lo stato della loro vita, spesso bistrattato e denigrato. Le radici sono anche quelle di ogni storia come della cultura e della musica italiana di cui il jazz ormai è parte integrante.
Questo progetto, che vuole essere una prosecuzione della ricerca iniziata da Ada Montellanico principalmente con Abbey’s road, omaggio a Abbey Lincoln, avrà come punto di partenza il blues nel suo significato più profondo, per arrivare a proporre un repertorio originale, rielaborando storiche espressioni musicali in una chiave assolutamente nuova, grazie a una particolare alchimia sonora rappresentata dalla formazione trio voce, piano e trombone che vede la partecipazione, oltre la Montellanico, di due straordinari musicisti: Simone Graziano al pianoforte e Filippo Vignato al trombone. Il concerto si muoverà tra riletture di brani della tradizione, a composizioni dal forte carattere sociale (Bessie Smith, Dinah Washington, Tracy Chapman, Ida Cox, Abbey Lincoln, Carla Bley, etc) e brani originali scritti espressamente per questo organico, con l’intento di preservare quel suono viscerale ma moderno, che ha reso il blues un linguaggio universale.

Martedì 23 settembre, Casa del Jazz, doppio appuntamento, Federico Nuti “InFormal Setting”, pianista e compositore toscano, affiancato da quattro delle voci più interessanti della nuova generazione italiana. A seguire, in prima nazionale, Gautier Garrigue Quartet. In pochi anni, Gautier Garrigue è riuscito a ritagliarsi un posto molto particolare sulla scena europea. Inserito in una certa tradizione, il suo drumming è una sapiente miscela di morbidezza e forza. Doppio appuntamento anche, mercoledì 24 settembre, Casa del Jazz. la produzione originale, In Spirit con Claude Tchamitchian, solo contrabbasso. In Spirit è il terzo progetto solista del famoso contrabbassista e compositore Claude Tchamitchian, una figura di spicco del jazz europeo contemporaneo. Questo nuovo lavoro è una testimonianza del suo impegno duraturo nell’esplorare nuovi territori musicali e nello sviluppare linguaggi unici specifici per il contrabbasso.

A seguire, Gianluigi Trovesi Quintet. Un approccio melodico, in cui emerge la qualità del suono di Gianluigi Trovesi al sax contralto o al clarinetto piccolo e contralto, supportato da elementi timbrici, armonici, melodici e timbrici tipici dell’area mediterranea.
Giovedì 25 settembre, Casa del Jazz, la Residenza, Una striscia di Insulae Mediterranee coproduzione con Insulae Lab, bando di concorso nazionale, Limen Collective, produzione originale. Il Limen Collective è un network di musicisti creato nell’autunno 2023 da un’idea di Alessandra Soro e Fabrizio Leoni, un laboratorio in cui, a partire dalla musica tradizionale sarda, si potesse dare vita a nuove composizioni all’interno del contesto della musica mediterranea. A seguire, un’altra produzione originale, il Premio Siae Top Jazz, Matteo Paggi & Joe Hertenstein “Dialogue”. Il duo si muove alla ricerca di un linguaggio primordiale, radicato nella natura selvaggia delle proprie origini musicali e umane.
Sabato 27 settembre, Casa del Jazz, L’anno che verrà con Peppe Servillo voce, Javier Girotto, sax soprano e baritono e Natalio Mangalavite piano, tastiere e voce. Tre artisti d’eccezione si incontrano in un progetto che unisce musica popolare, jazz e parola d’autore. Con L’anno che verrà, omaggio a Lucio Dalla, rileggono i suoi brani più iconici in chiave acustica, intima, profonda. La voce narrante di Servillo, i fiati andini e i sax di Girotto, il pianoforte e le tastiere di Mangalavite creano atmosfere sospese tra nostalgia e futuro. Un viaggio musicale e umano, che attraversa radici sudamericane, improvvisazione e canzone d’autore con sorprendente naturalezza.
Lunedì 28 settembre, Casa del Jazz, produzione originale, La forma dell’acqua– Omaggio ad Andrea Camilleri (nel centenario della nascita) con Lisa Natoli, voce narrante, Gabriele Coen, sassofono e Alessandro Gwis pianoforte. La forma dell’acqua è il primo memorabile romanzo in cui appare il commissario Montalbano. La drammaturgia sonora de La forma dell’acqua si è costruita come un omaggio a un folklore immaginario della musica mediterranea, rifacendosi a composizioni originali e brani tradizionali rielaborati in un ambiente contemporaneo.
Martedì 29 settembre, Casa del Jazz, Ettore Fioravanti “Opus Magnum”. Il progetto Opus Magnum nasce dalla collaborazione tra Ettore Fioravanti e Marco Colonna e rappresenta la naturale evoluzione del loro duo, con il coinvolgimento di musicisti dalle caratteristiche assolutamente sintoniche e con la condivisione di un’idea di far musica.

Domenica 5 ottobre, Casa del Jazz, Eri Yamamoto, pianoforte e voce e Enzo Favata, sax soprano, clarinetto basso, elettronica. Un affresco inedito di un mondo sonoro al confine tra passato e futuro dove il pianoforte, sia acustico che preparato, si fondono con clarinetto basso, sax soprano, chalumelau, benas (strumento arcaico della Sardegna), duduk armeno, dialogando in tempo reale con l’elettronica dal vivo.


Giovedì 9 ottobre, al Museo Civico di Zoologia, produzione originale, Note di piacere, tratto da Il Piacere, di Gabriele D’Annunzio con Barbara Bovoli voce narrante e Paolo Damiani contrabbasso e composizioni. Lo spettacolo vuole fuggire la canonica forma del reading, fa propria l’improvvisazione tipica della jam session jazz, diventa un dialogo tra voce e note, un happening ogni sera diverso, ogni concerto, un’esperienza unica. Sabato 11 ottobre, Casa del Jazz, Barry Guy, solo contrabbasso, produzione originale. Barry Guy è un contrabbassista e compositore innovativo, la cui straordinaria versatilità nei campi dell’improvvisazione jazz, dei recital solistici, della musica da camera e dell’esecuzione orchestrale è il risultato sia di una formazione insolitamente variegata, sia di un entusiasmo per la sperimentazione, sostenuto da una profonda dedizione al contrabbasso e all’ideale della comunicazione musicale.

A seguire, Homburger – Guy Duo, Maya Homburger , violino barocco, Barry Guy, contrabbasso. Questo duo è l’incontro di due realtà musicali molto diverse, che si stimolano, si mescolano a vicenda.
Lunedì 13 ottobre, Casa del Jazz, Simoni Teolis duo, un atipico duo formato da Lorenzo Simoni al sassofono contralto e Iacopo Teolis alla tromba.

A seguire, in prima nazionale, Guillaume de Chassy ‘Trenet en passant, Omaggio a Charles Trenet. Ispirato da Charles Trenet, dalla sua verve melodica, dalla sua poesia nostalgica, dalla sua fantasia scintillante, Guillaume de Chassy visita e coltiva con gioia lo straordinario giardino del “pazzo cantante”.
Martedì 14 ottobre, Casa del Jazz, produzione originale, la Residenza con il Trio Johannes, un gruppo di musica da camera, improvvisazione e creazione.
Mercoledì 22 ottobre, Museo Civico di Zoologia, produzione originale, Armonie naturali, storia di musica e ispirazione. In questo progetto originale, la suggestiva voce di Elena Paparusso si intreccia con l’eclettica chitarra di Luigi Masciari, dando vita a un paesaggio sonoro sospeso tra composizione e improvvisazione, tra natura e artificio.
Giovedì 23 ottobre, Casa del Jazz, Residenza Newborn, produzione originale. Partendo da uno spazio aperto, il trio, formato da Roberto Negro, Nicolas Crosse e Michele Rabbia, inizia le sue ricerche. Una ricerca di composizione timbrica basata sulle tre diverse personalità musicali, la ricerca di punti di incontro e l’elaborazione di materiale sonoro proveniente dai rispettivi bagagli musicali.

©Fondazione Musica Per Roma – foto Pasqualini/MUSA
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Domenica 26 ottobre, Teatro Tor Bella Monaca, produzione originale, Massimo Nunzi “Gioca Jazz” con la Junior Campus Orchestra feat. Palmiro del Brocco. Gioca Jazz è un concerto creato per sviluppare un rapporto diretto con la musica attraverso l’interazione del pubblico ed il gioco. Insieme a un’orchestra formata esclusivamente dalle allieve e dagli allievi junior della Jazz Campus Orchestra, un percorso di scoperta ed apprendimento che parte dalle origini del suono fino ad oggi.
Lunedì 3 novembre, Casa del Jazz’D’improvvisa azione (per contrabbasso e corpo) con Giacomo Piermatti contrabbasso e Ilenia Romano, danza. Una relazione dialettica tra due “strumenti”, il contrabbasso e il corpo della danzatrice/performer, un racconto di un tempo e di uno spazio speciali, di un’attenzione comune, di un dialogo libero in forma di concerto. Il programma di “Una Striscia di Terra Feconda, prevede, inoltre, a Civitavecchia, Cittadella della Musica Auditorium, tre appuntamenti, “The art of the duo’, nei quali l’arte del duo viene interpretata da alcuni dei migliori musicisti italiani, in una seducente dimensione unplugged, favorita dalla splendida acustica della Cittadella della Musica.

Venerdì 10 ottobre, il duo composto da Simona Severini alla voce e alla chitarra e Jacopo Ferrazza al contrabbasso. Giovedì 23 ottobre si incontrano due personalità di levatura internazionale quali Paolo Damiani e Rosario Giuliani. Venerdì 31 ottobre, David Riondino e Umberto Petrin si ritrovano insieme sul palco per dare vita a un reading davvero speciale su testi di Stefano Benni, con il quale entrambi hanno collaborato per molti anni.
“L’iniziativa è promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura di Roma in collaborazione con l’Associazione Teatro dell’Ascolto e con il supporto di Zètema Progetto Cultura.”
Il Festival è una coproduzione di Teatro dell’Ascolto e Fondazione Musica per Roma. Con il contributo di Mic, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Zetema Progetto Cultura Municipio II di Roma. Media partner Radio Radio3. Con il sostegno di Nuovi Mecenati, Insulae Lab. In collaborazione con Casa del Jazz, I-Jazz, Musica Jazz, Cittadella della Musica, ATCL, Radio/Altri Suoni.
INFO: 349 2643452
INGRESSO CONCERTI:
Casa del Jazz: concerti del 23, 25 settembre e 13 ottobre: 10 euro
concerti del 22, 24, 28, 29 settembre e 5, 11, 14 e 23 ottobre: 15 euro
concerto del 27 settembre:15 euro
Teatro Tor Bella Monaca: 10 euro
Museo Civico di Zoologia: ingresso gratuito
Civitavecchia: 10 euro
Casa del Jazz, Viale di Porta Ardeatina, 55, Roma
Museo Civico di Zoologia, Via Aldovrandi, 18
Teatro di Tor Bella Monaca, Via Bruno Cirino, 2
Cittadella della Musica Auditorium, Via G. D’Annunzio, 2, Civitavecchia