Abbiamo avuto il privilegio di assistere, in occasione dell’International Jazz Day del 30 aprile 2025, alla trasmissione La stanza della musica, di Rai Radio 3, unici spettatori, insieme al conduttore Guido Barbieri, del concerto degli Storytellers di Simone Alessandrini, nella «Sala Milano» della sede Rai di Via Asiago 10.
Il sestetto si presentava nel suo nucleo più stabile, formato oltre che da Simone Alessandrini (soprano e alto), da Antonello Sorrentino (tromba), Federico Pascucci (tenore e clarinetto turco), Giacomo Ancillotto (chitarra elettrica), Riccardo Gola (basso elettrico e contrabbasso), Riccardo Gambatesa (batteria e percussioni). Il gruppo ha così presentato brani tratti dai tre dischi sinora editi per Parco della Musica: «Storytellers», del 2017, «Mania Hotel», del 2021 e «Circe», del 2024.
Alessandrini e gli altri hanno confermato l’interessante capacità di sviluppare, con la propria musica, un arco narrativo fluido e ben messo a fuoco, lasciando scorrere quadri musicali piuttosto vividi, collegati a dei temi specifici. Storie della resistenza romana dal primo disco, il tema della follia – declinata nelle forme della perdita di identità dell’individuo, entro i contenitori sociali e i determinismi indotti -, dal secondo, l’opera Circe, anti-Odissea cinquecentesca di Giovan Battista Gelli, nel terzo disco omonimo.
La musica degli Storytellers non indulge a manierismi, non presenta andamenti consolatori, ma, anzi, spesso si veste di toni spiazzanti e acri, sviluppando un senso di drammaturgia talora persino irridente, accresciuto da una certa naïveté di fondo. Ma le idee di base vengono sempre sviluppate con sicurezza decisa, dimostrando abilità e maturità nel rendere plasticamente la rappresentazione del flusso narrativo nel tempo, con musica e «storie» che non rimangono affatto slegate, ma sempre complementari.
Perciò l’impatto sonoro ed emotivo è sempre possente, capace di coniugare impatto e freschezza, un certo approccio «popolare» e una grande finezza, doti, queste, che appartengono al leader come al gruppo, che riunisce alcuni dei migliori nuovi talenti della nostra scena, raggiungendo la dimensione estesa di «Circe», che comprende dodici elementi.
Una bellissima occasione, dunque, che potrete rivivere a questo link.
(Per gentile concessione di Rai Radio 3)