È morto Roy Ayers, il 4 marzo scorso, a New York. Il suono caldo del suo strumento si è spento lasciando un silenzio irreale. Aveva ottantaquattro anni e stava combattendo contro una lunga malattia. Le sue note, un tempo raggi di sole nel firmamento del jazz-funk e del soul, ora fluttuano come una polvere preziosa in un tramonto senza fine e il mondo della musica resta annichilito, sospeso, in attesa di un’ultima nota che però non arriverà. Il suo vibrafono parlava direttamente al cuore e ogni accordo da lui suonato era un frammento di luce malinconica, un brivido che oggi ci manca come un battito ormai perduto. Roy Ayers lascia un vuoto dolceamaro, un silenzio pieno di ricordi in cui risuona per sempre la magia della sua musica. Non era per niente un personaggio facile. Ricordo una serata nel backstage del Fez, a Bari, la mia città: il club era […]

Roy Ayers: Everybody Loves the Sunshine
Ripercorriamo la lunga carriera del grande vibrafonista appena scomparso, uno dei personaggi più influenti e misconosciuti nell’universo della musica afro-americana