AUTORE
Joachim Kühn
TITOLO DEL DISCO
«The Way»
ETICHETTA
ACT
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Che la dimensione del classico trio piano-contrabbasso-batteria sia la più congeniale per Joachim Kühn lo sappiamo da quarant’anni, quando il pianista di Lipsia unì le forze con Jean-François Jenny-Clark e Daniel Humair per dare vita a una delle formazioni memorabili nella storia del jazz europeo. Quel trio durò a lungo e in seguito il pianista ne costituì altri, con questo nuovo French trio come ultima incarnazione. «The Way» è stato registrato poco tempo dopo la scomparsa del fratello Rolf Kühn, clarinettista del quale si parla meno del dovuto, è a lui dedicato e rappresenta una delle prove entusiasmanti del leader. Anzitutto, si dimostra efficacissima la scelta dei due giovani ritmi. In particolare, Cellier occupa una posizione importante: è un bassista dal respiro profondo e dalla voce grave, così da diventare la colonna portante del gruppo; in più, usa l’archetto con competenza. Darrifourcq sfodera alla batteria un’ammirevole ampiezza di colori anche quando si limita a tenere il tempo; uno degli aspetti più densi del disco è il suo incessante dialogo con il pianista nei momenti più convulsi. Come in Supertonic, uno dei brani che sottolineano quanto Joachim Kühn, a ottant’anni, non abbia perso un’oncia della sua potenza. O come nel brillante Homogeneous Emotions che apre il disco e che si deve alla penna di Ornette Coleman (con il quale Kühn aveva realizzato una bella serie di duetti). L’«onda d’urto», del resto, è una delle facce con le quali il pianismo del leader si è sempre presentato. Ma c’è anche un Kühn più riflessivo, come nell’atmosfera sospesa di Go Süd, una performance quasi bleyana nel suo privare l’ascoltatore di certezze. L’apice si trova comunque nel brano che intitola il disco (ne è il più esteso. quasi un quarto d’ora di durata). Si comincia con una burrascosa colata di note singole e di frasi nervose, spezzettate, seguita da una misteriosa sequenza in rubato; si torna poi al clima iniziale, prima che il tutto si chiuda in una tranquilla melodia. Questo pezzo è firmato da tutti e tre i musicisti, ennesima sottolineatura di un’intesa perfetta e, quasi ovunque, di una mentalità cooperativistica. Che meraviglia, comunque, ascoltare la varietà di idee che Joachim Kühn riesce a far traboccare dal suo strumento. Imperdibile.
Giuseppe Piacentino
DISTRIBUTORE
actmusic.com
FORMAZIONE
Joachim Kühn (p.), Thibault Cellier (cb.), Sylvain Darrifourcq (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
Ibiza, 13-6-23