AUTORE
Sylvie Courvoisier
TITOLO DEL DISCO
«Chimaera»
ETICHETTA
Intakt
Il nuovo progetto della pianista di origine svizzera, Chimaera, riunisce un gruppo composto dai sodali abituali del suo trio (Gress e Wollesen), più un paio di compagni di viaggio già frequentati sulla scena newyorkese (Smith e Wooley) e in più Fennesz e si ispira all’opera del pittore simbolista Odilon Redon. La musica assume caratteristiche tipiche connesse alla visione artistica della pianista, non soltanto per il forte penchant melodico, ma pure per una certa strutturazione scenografica, di tipo quasi «ambientale». In questa direzione, non soltanto si rivela felice la scelta dei due trombettisti, in grado di garantire un gran senso di spazialità e improvvisi interventi di «taglio» della scena narrativa, ma soprattutto la presenza del chitarrista austriaco, vero maestro del genere. Wollesen, da parte sua, è in grado di apportare, oltre al sostegno ritmico, anche grande varietà timbrica. Gress è, infine, fuoriclasse per eleganza e nerbo. Il mondo espressivo della pianista, che esprime una sua centratura «classica» molto evidente e definita, si addice ottimamente all’ispirazione prescelta (di Redon), che non appare un espediente d’occasione. La filigrana è infatti finissima e le composizioni, tutte molto strutturate e di durata tale da non lasciare intendere una estemporaneità carente di studiata ideazione, creano un sognante scenario. La musica, come detto, è intrisa di melodia, ma inquieta e sempre pronta a cambiare di colore. Infatti, se si dovesse indicare una sensazione ispirata dall’ascolto, essa sarebbe quella di una trasformazione sempre incombente, ben espressa dalle due trombe, pronte a salire alla ribalta, ma anche da quella varietà timbrica di cui si è già detto, inquieta e ricca di umori. La qualità pianistica della Courvoisier, come interprete, è sempre altissima e fa il resto. Così il doppio album, articolato su una scaletta di sei lunghi brani originali, risulta sempre fortemente suggestivo. In esso si mescolano andamenti fluidi, talora più marcatamente jazzistici e angolosi, talora più classicheggianti o «cinematografici», capaci di rivelare aspetti di interesse stratificati, e via via rinnovarsi all’ascolto. Per questo risulta sempre estremamente godibile. Consigliatissimo.
Cerini
recensione pubblicata sul numero di dicembre 2023 della rivista Musica Jazz
DISTRIBUTORE
Goodfellas
FORMAZIONE
Wadada Leo Smith, Nate Wooley (tr.), Sylvie Courvoisier (p.), Christian Fennesz (chit. el., elettronica), Drew Gress (cb.), Kenny Wollesen (batt., vib.).
DATA REGISTRAZIONE
Mount Vernon, 17 e 18-11-22.