PÉDRON-RUBALCABA «Pédron Rubalcaba»

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AUTORE Pédron-Rubalcaba

TITOLO DEL DISCO

«Pédron-Rubalcaba» ETICHETTA Gazebo Records
Ha il sapore di un rencontre, ma preparato a dovere, il primo duo della discografia di Pédron, nato da un suggerimento improvviso e del tutto casuale di Daniel Yvinec al sassofonista originario di Yffiniac, nei pressi di Saint-Brieuc. Accanto a quest’ultimo, siede infatti il prodigioso Rubalcaba, che a differenza del suo collega, di sei anni più giovane, ha frequentato la formula del duo assieme a Joe Lovano («Flying Colors», registrato nel 1997) e soprattutto Charlie Haden, come raccontava a Gian Franco Grilli su queste pagine nel marzo 2016. Lo scenario ideato da Yvinec, direttore artistico dell’incisione, pone a confronto l’inedita coppia con un cocktail di standard e composizioni arrangiate dal sapiente Laurent Courthaliac, già collaboratore di Pédron, fra le migliori penne di Francia in ambito bop e affini. Che si tratti di interpretare Si tu vois ma mère di Sidney Bechet o Five Will Get You Ten, «furto» di Sonny Clark a Thelonious Monk, non c’è un musicista che prevarichi sull’altro. Certo, Rubalcaba fa sentire sin da subito il proprio peso ma è presto agguantato dal suono tenue e affilato di Pédron, come in occasione della parte finale di The Song Is You, chiusa da una coda vivacissima, che assieme all’impervia Ezz-Thetic di George Russell, secondo titolo in scaletta, rende l’esordio del disco esplosivo. Qualità da melodisti emergono nella felice ripresa di Dreamsville, firmata Henri Mancini, mentre l’effetto sorpresa è garantito da Si tu vois ma mère e Lawns di Carla Bley, un’oasi di pace orfana di assolo e che verrebbe voglia di riascoltare dal vivo. Civelli pubblicata sul numero di luglio 2023 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Non indicato FORMAZIONE
Pierrick Pédron (alto), Gonzalo Rubalcaba (p.). DATA REGISTRAZIONE
New York, 25 e 26-6-22.
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