Immanuel Wilkins «The 7th Hand»

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AUTORE Immanuel Wilkins TITOLO DEL DISCO «The 7th Hand» ETICHETTA Blue Note
Secondo episodio targato Blue Note per questo straordinario quartetto di musicisti. «The 7th Hand» consacra definitivamente l’arte – non riusciamo a trovare un termine più adeguato – di questo giovane e talentuoso sassofonista di Filadelfia. Il disco si apre con un brano, Emanation, in cui è evidente l’esigenza di liberarsi da schemi consueti con una musica divisa tra libertà espressiva e rispetto per la tradizione in cui la struttura armonica si fa testimone di una emotività sedimentata su uno studio dello strumento che ci fanno tranquillamente affermare che Immanuel Wilkins ha superato la fase della «giovane promessa» per veleggiare verso un terreno frequentato dai grandi musicisti del nostro tempo. Don’t Break ci porta in piena Africa grazie al tappeto percussivo del Farafina Kan Percussion Ensemble, che introduce anche il sotterraneo Fugitive Ritual, Selah sottolineato dalla cavata di Johns. È probabilmente il culmine emozionale di un lavoro che subito dopo si inerpica su vette espressive di rara eleganza. Un disco non solo coinvolgente, non solo ben suonato, soprattutto un disco profondo. Questo è ciò che vogliamo oggi dalla black music: emotività, ricerca, profondità. Dieci e lode. Gaeta Pubblicata sul numero di dicembre 2021 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Universal FORMAZIONE
Immanuel Wilkins (alto), Micah Thomas (p.), Daryl Johns (cb.), Kweku Sumbry (batt., perc.). Aggiunti: Elena Pinderhughes (fl.), Farafina Kan Percussion Ensemble: Agyei Keita Edwards, Adrian Somerville Jr., Jamal Dickerson, Yao Akoto (perc.). DATA REGISTRAZIONE
New York, 2020.
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