THE GURDJIEFF ENSEMBLE «Zartir»

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AUTORE The Gurdejieff Ensemble

TITOLO DEL DISCO

«Zartir» ETICHETTA ECM
Una full immersion nell’universo mistico di Georges Ivanovič Gurdjieff, filosofo, scrittore, teosofo e musicista il cui magistero ha lasciato il segno pure nel jazz (basti pensare a Charles Lloyd e a Keith Jarrett, che nel 1980 registrò l’album «G.I. Gurdjieff: Sacred Hymns»). Ma anche un viaggio nel mondo di altri bardi e trovatori armeni, da Ashugh Jivani a Sayat-Nova. È questo e altro ancora «Zartir», nuovo album del Gurdjieff Ensemble per casa ECM, un termine che significa «Svegliati!», perché secondo il maître à penser l’umanità dorme e deve essere scossa dal suo torpore. Fondato e diretto da Levon Eskenian, maestro e arrangiatore libanese ormai di casa a Erevan, il gruppo riunisce un pool di virtuosi di duduk, tombak, santour, oud e altri strumenti ad ancia, a percussione o a corda tipici della tradizione caucasica e di quella mediorientale. Una formazione prestigiosa che si dedica alle partiture – in origine concepite per pianoforte e per l’occasione arrangiate in chiave orchestrale – che Gurdjieff dettava al compositore ucraino e suo storico complice Thomas de Hartmann. Terzo capitolo discografico dell’ensemble, in attività dal 2008, «Zartir» è probabilmente l’album più riuscito e coraggioso della compagine, anche per la presenza della voce, determinante in diversi brani. Una sorta di folclore al di fuori dello spazio e del tempo. Musica rituale per danze (Sayyid Chant and Dance n. 41), preghiere e cerimonie funebri (Introduction and Funeral Ceremony) in cui ci si perde. Come ha scritto sul Financial Times il critico David Honigmann, «Gurdjieff ha composto e dettato interi volumi di musica per pianoforte. Il Gurdjieff Ensemble di Levon Eskenian recupera questi brani dai salotti di Parigi e li riporta alle loro radici nel Caucaso. E così rivelano le loro origini e se stessi». Franchi recensione pubblicata sul numero di gennaio 2024 della rivista Musica Jazz

DISTRIBUTORE

Ducale FORMAZIONE
Levon Eskenian (direttore artistico), Vladimir Papikyan (santur, burvar, tmbuk, perc., voc.), Norayr Gapoyan, Emmanuel Hovhannisyan, Gagik Hakobyan (duduk, bass duduk, pku), Meri Vardanyan, Astghik Snetsunts (kanon), Armen Ayvazyan (kamancha, perc.), Avag Margaryan (blul), Aram Nikoghosyan (oud), Davit Avagyan (tar), Mesrop Khalatyan (dap, tmbuk, perc.), Orestis Moustidis (tombak), più il National Chamber Choir of Armenia, Robert Mlkeyan (dir.). DATA REGISTRAZIONE Erevan, dicembre 2021.
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