DOUG WAMBLE «Blues in the Present Tense»

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AUTORE Doug Wamble

TITOLO DEL DISCO

«Blues in the Present Tense» ETICHETTA Halcyonic
Che l’avvento di Trump e del trumpismo sia stato uno shock per l’America bianca – compresi quei pochi repubblicani che han[1]no visto il loro glorioso Grand Ole Party mettersi al servizio di un miliardario senza scrupoli – è confermato dal rinnovato impegno politico degli artisti. Doug Wamble è un bianco che con questo suo nuovo disco dice le cose con chiarezza, usando il blues come mezzo di comunicazione. Nei testi dei suoi brani parla dei milioni di suoi connazionali che si sono fatti accecare da quell’uomo cinico e ricco: «Non leggere i loro giornali / Non guardare le loro news / Non cominciare a pensare, baby», canta Wamble in Blues in the Present Tense, mettendosi proprio nei panni del discusso personaggio. La metà dei brani del disco riguarda questi temi; e che il cantante-chitarrista li tratti in «epoca Biden» mostra l’evidente preoccupazione che alle future elezioni presidenziali l’America possa ripiombare nell’incubo. Wamble, dicevamo, si è affidato al blues. Ne ha colto lo spirito accorato traducendolo in un modo di cantare elegante e sensibile (un Bill Withers un poco ammorbidito, per rendere l’idea). Ancora più interessante è lo stile chitarristico. Il grosso del suo lavoro di solista non guarda al jazz che è stato fatto da settant’anni in qua, se non nella misura in cui serve a rimodellare quanto era già stato prodotto fino agli anni Quaranta: penso soprattutto a Charlie Christian e alla sua marcata impronta bluesy. Tra i pezzi non di militanza è da segnalare lo swingante Homesick, su quanto diventa importante la consapevolezza del proprio passato nel progredire degli anni. In questo pezzo c’è un intervento del sassofonista, formidabile in tut[1]to il disco, che al tenore evoca gli assolo di chitarra hard-rock (sotto lo pseudonimo di «Prometheus Jenkins» si celerebbe nientemeno che Branford Marsalis…). Altro bel brano di questo notevole disco è Along the Way, scritto in quel tragico 11 settembre. Qui è bene in rilievo l’apporto di Jeff Watts ed Eric Revis, che nell’intero lavoro suonano davvero in stato di grazia. Piacentino pubblicata sul numero di maggio 2023 di Musica Jazz

DISTRIBUTORE

dougwamble.com FORMAZIONE
«Prometheus Jenkins» (ten., sopr.), Doug Wamble (chit., voc.), Eric Revis (cb.), Jeff «Tain» Watts (batt.). DATA REGISTRAZIONE
New York, 17-5-22.
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