David Chevallier «Curiosity»

- Advertisement -
AUTORE David Chevallier

TITOLO DEL DISCO

«Curiosity» ETICHETTA Yolk Music
Ottimo quartetto, efficiente e felicemente amalgamato, coeso, quello messo assieme dal cinquantatreenne chitarrista David Chevallier per questo suo ultimo lavoro, quartetto dalle geometrie ben definite e coglibili, palpabili, in cui la tromba di Laurent Bondiau insuffla da subito (Long Time No See, primo degli otto brani a firma Chevallier, integrati da un nono, A While More, da Henry Purcell) un tono che verrebbe da definire wheeleriano e dove tutti gli altri determinano a loro volta direzioni e dinamiche precise, non particolarmente azzardose ma men che meno supine o derivative. L’impatto sonoro è sempre colloquiale, gradevole, e al tempo stesso solido, pieno, rotondo, architettonicamente ben calibrato e senza momenti di stanca. La chitarra del leader ricopre ovviamente un ruolo centrale ma non per questo prevaricante (come spesso accade a suoi col[1]leghi di strumento), la dizione è chiara, priva di fronzoli, in una sequenza di brani entro i quali, dovendolo fare, segnaleremmo quanto meno il secondo, Time Is Running, il terzo, quinto e settimo, rispettivamente Double Gnu Wan, Don’t Look Back e Hungry Birds. Sorprende magari un po’, in tal senso, la scelta prevalente (due sole eccezioni, di cui una di reminiscenza – chissà se volutamente – sartriana, Huis-clos) della lingua inglese, laddove sappiamo bene quanto i francesi amino impiegare la loro lingua. Del resto questa è una musica priva di particolari specificità nazionali(stiche). E tanto basti. Bazzurro  

DISTRIBUTORE

yolkrecords.com FORMAZIONE
Laurent Blondiau (tr.), David Chevallier (chit.), Sébastien Boisseau (cb.), Christophe Lavergne (batt.). DATA REGISTRAZIONE
Peninsula Studio, febbraio 2022.
- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie sul JAZZ internazionale

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (ai sensi dell'art. 7 del GDPR 2016/679 e della normativa nazionale vigente).

Articoli correlati

XXVIII Jazz & Wine of Peace, seconda parte

La XXVIII edizione si chiude con un bilancio complessivamente molto positivo, anche in termini numerici: 7500 spettatori, 14 concerti sold out, per un programma variegato e ricco di novità

XXVIII Jazz & Wine of Peace (prima parte)

Le prime due giornate del festival friulano hanno confermato lo spirito multiculturale che lo ha sempre animato, offrendo al numeroso pubblico una varietà di linguaggi elaborati sotto il comun denominatore del jazz e dell'improvvisazione,

Italia Jazz Club Music Contest: 14 e 15 novembre

I nomi degli otto finalisti che si esibiranno ad Acquaviva delle Fonti.