HACKOUT! «Cortado»

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AUTORE

Hackout!

TITOLO DEL DISCO

«Cortado»

ETICHETTA

Caligola

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Un buon indicatore dell’alta qualità di un disco è spesso la difficoltà di assegnarlo con certezza alla sua nicchia musicale di appartenenza. Non si tratta ovviamente di un assioma sempre valido, ma questo terzo lavoro del trio HackOut! pare un esempio efficace. L’energia e la freschezza creativa che lo caratterizza dall’inizio alla fine sono difficilmente riconducibili a un unico genere, jazzistico o non. Ogni volta che si pensa di aver finalmente afferrato il filo del discorso eccolo sfuggire di nuovo, sgusciando via verso una diversa e magari inaspettata direzione. Ci sono sprazzi di autentico free ma l’improvvisazione più radicale, di cui pur si apprezzano ampi scorci, non è onnipresente. Ci sono il rumore e la sfrontatezza del punk e del rock ma non fino al punto di condizionare completamente la natura e le coordinate del progetto. Ci sono scorci più rilassanti e ganci melodici che sarebbe un peccato non cogliere, affidati soprattutto alle sonorità della chitarra e a certe sequenze del sassofono, ma il clima non si acquieta mai per davvero, perché dietro l’angolo c’è subito qualcosa che intorbida le acque. C’è persino qualche allusione ai luoghi in cui l’idea del disco è nata e cresciuta, durante una lunga residenza del trio all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, ma siamo lontanissimi da un’immersione nelle tradizioni musicali iberiche (i titoli delle tracce non devono ingannare). L’invito è quello di seguire questa ispirazione multiforme e di confidare nella sua capacità di mantenere comunque una solida «presa a terra».  La musica di HackOut! si fa apprezzare per energia e concretezza e sembra comunicare il piacere quasi fisico di suonare insieme e di scambiarsi continuamente idee, sovrapposizioni e deviazioni. La mutevolezza degli approcci caratterizza senza soluzione di continuità l’intero sviluppo del disco, ma si possono isolare alcuni episodi più significativi. Le sonorità atmosferiche e i pesanti accordi rock di Zennaro in El Gran Cabrón introducono i repentini cambiamenti di umore di Caliumi, fino alla quieta ma misteriosa ricomposizione finale. Lo stesso affascinante andamento irrisolto si avverte in El Baile de Los Meniques, dove il sax alterna fasi di ricerca rapsodica con furiose accelerazioni, sollecitato dalle rasoiate della chitarra e dall’incessante incedere della batteria. No Ocean for Tonight attacca invece come un jazz-rock più definito, più canonico, per poi offrire un’atmosfera cangiante, prima eterea e malinconica e poi sempre più tesa. I brani sono nove, in cinque casi firmaie collettivamente da tutti i componenti di HackOut! È un dato importante perché in Cortado è davvero la dimensione del comune sentire di gruppo a prevalere. E compatibilmente con l’irrequietezza creativa e la varietà di interessi dei suoi componenti, c’è da sperare che questo progetto tenga botta molto a lungo. 

Pietro Cozzi 

DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Manuel Caliumi (alto), Luca Zennaro (chit.), Riccardo Cocetti (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Spilamberto, 6 e 7-3-24.

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