THE FURY «Live In Brooklyn»

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AUTORE

The Fury

TITOLO DEL DISCO

«Live in Brooklyn»

ETICHETTA

Giant Step Arts

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L’associazione in supergruppi di musicisti noti è attività di vecchia data, diffusa soprattutto nel rock ma presente anche nel jazz, basti pensare ai numerosi tour organizzati da Norman Granz sotto l’insegna Jazz at the Philharmonic, o al leggendario concerto del 1953 di Gillespie, Parker, Powell, Mingus e Roach, pubblicizzato come «Il più grande concerto jazz di sempre», o a The Giants of Jazz, V.S.O.P, The Cookers e The Leaders. Nel novero, oggi rientra pure The Fury, composto da quattro eminenti musicisti dell’area di New York, ognuno leader di gruppi a proprio nome, che hanno modo di esibire compiutamente ed estesamente le loro eccelse qualità in sette lunghi brani che vanno dai sette minuti e diciannove secondi di Ender’s Game ai tredici e nove di Vignette.

Il quartetto ha preso il nome dal romanzo del 1929 di William Faulkner The Sound and the Fury (L’urlo e il furore), che a sua volta è tratto da un verso del Macbeth di Shakespeare («Life is a tale told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing»). Ma urla e furori, a dir la verità, non si ascoltano nella musica del quartetto. Anzi, la si potrebbe definire una musica cool, abbastanza compassata ed educata, perlomeno nelle sonorità: Mark Turner ha il suono controllato e pulito di Warne Marsh e Anthony Braxton; Lage Lund quello di Jim Hall e Bill Frisell. Ma negli sviluppi degli assolo, che partono da temi ben articolati ricchi di spumeggianti idee, spesso boppish, tutti da loro composti (tranne l’iniziale Like a Flower Seeking the Sun, che è del sassofonista Myron Walden), entrambi infiorano contorte e a volte ispide frasi, Turner non di rado vorticose, anche procedendo insieme con improvvisazioni parallele che formano intricati contrappunti. 

Tensione e intensità non decadono mai, per la bravura dei due solisti che sanno conferire varietà a ogni passaggio, muovendosi sopra (e assieme) le continue invenzioni di Brewer e del formidabile Sorey: una sezione propulsiva, piena di combinazioni poliritmiche e variazioni coloristiche.

Aldo Gianolio

DISTRIBUTORE

giantsteparts.org

FORMAZIONE

Mark Turner (ts), Lage Lund (chit.), Matt Brewer (cb.), Tyshawn Sorey (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Ornithology Jazz Club, New York, 26 e 27-8-23.

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