Quando questo disco prese a fiorire, nell’estate del 1984, John Zorn aveva trentun anni ed era noto solo presso i circoli del jazz estremo, per certi suoi interventi in tema di improvvisazione che lo avevano portato a lavorare soprattutto su una serie di game pieces, in cui i musicisti coinvolti si esprimevano liberamente all’interno di determinate regole di struttura. Fu il suo manager di allora, Yale Evelev, a chiedergli di cambiare spartito, attingendo alla sua enciclopedica cultura; fra le mille cose era un appassionato di cinemusica, dunque perché non un personale omaggio a Ennio Morricone? Zorn fece resistenza. Amava quella musica ma era convinto che fosse in qualche modo «perfetta», intoccabile; e poi si sentiva un compositore, un improvvisatore, il ruolo di traduttore gli pareva un minus. A fargli cambiare idea provvide Hal Willner, che giusto in quei primi Ottanta stava cominciando a elaborare i suoi celeberrimi omaggi. Willner coinvolse […]
Musica Jazz è la prima rivista di Jazz in Italia.
È pubblicata ininterrottamente dal luglio 1945.
È la seconda rivista di Jazz più longeva al mondo e tra le più longeve d'Italia.
Nel dicembre del 2015 è stata insignita dal sindaco di Milano del prestigioso Ambrogino d'oro.
Ha periodicità mensile e dal Novembre 1981 viene pubblicata con un supporto discografico allegato.
© 22Publishing S.r.l. Socio Unico - Milano - P.IVA 04898200961