Fred Van Hove era uno della prima ondata, quella sana, s’intende, virale ma sana: la prima ondata di improvvisatori europei. Van Hove se ne è andato lo scorso tredici gennaio. Aveva ottantacinque anni e non pochi guai di salute, in ultimo quello che va sotto il nome terribile di demenza. Non ne soffriva affatto, però, quando si sedeva al piano, anche quando era giunto oramai quasi al termine del suo viaggio. Lo dice chiaro e tondo una registrazione del ventiquattro agosto 2019, quando ad Anversa, città che gli diede i natali nel 1937, si ritrovò a suonare con Peter Brötzmann, suo vecchio compagno d’armi. Il disco pubblicato l’anno successivo dall’etichetta Dropa è intitolato programmaticamente «Front To Front» e gronda di vitalità, non solo per la consueta prova torrenziale del tedesco ma anche per la freschezza e la lucidità di Van Hove, ancora padrone della tastiera come lo era stato in […]
Un ambasciatore della libertà: in ricordo di Fred Van Hove
Il pianista di Anversa (ma anche organista di chiesa, fisarmonicista e compositore di pregio) è scomparso nel gennaio 2022. Ricordiamo qui alcune delle sue tante avventure
