Per l’America nera, emersa dalla seconda guerra mondiale con un nuovo bagaglio di ambizioni, speranze, rabbia e determinazione, gli anni Cinquanta sono stati un periodo di grandi conquiste sociali, umane ed artistiche, e al contempo di formidabili contrasti, conflitti e inquietudini. In quel decennio che ha visto la Corte Suprema degli Stati Uniti minare – in un clima di drammatica e spesso violenta resistenza – la struttura segregazionista e razzista della società meridionale, i ghetti delle città settentrionali continuare a dilatarsi e farsi via via più esplosivi, la creatività nera ottenere riconoscimenti straordinari (dal Pulitzer alla poetessa Gwendolyn Brooks al successo sulle scene di Broadway del dramma di Lorraine Hansberry, A Raisin in the Sun), l’idea d’una identità afroamericana profonda – pur attraverso la ricerca dell’integrazione politica – veniva prepotentemente consolidandosi. Un’identità che nel jazz simboleggiavano geniali e innovativi musicisti come Charles Mingus o Max Roach, e che nel campo […]
Sam Cooke: «Mr. Soul» fra chiesa e night club
Vita, carriera e tragica fine di una delle grandi voci del Novecento, non solo afro-americano
