Quando Frank Zappa ci lasciò, nel dicembre 1993, il suo contatore discografico segnava 62; tanti erano i dischi pubblicati e mantenuti in catalogo dalla Zappa Records, dall’esordio 1966 con i Mothers of Invention, «Freak Out!», allo «Yellow Shark» con l’Ensemble Modern uscito poche settimane prima della morte. Trent’anni dopo, aperti gli archivi e accumulata una piramide di live inediti provini restauri lost episodes, la discografia risulta più che raddoppiata; «Funky Nothingness», il triplo cd che esce in questi giorni, porta il numero 126. La notizia però non è questa; abbiamo sempre saputo che Zappa era un esagerato, un workaholic, che una ne faceva e cento ne pensava, che a ogni disco pubblicato ne corrispondevano tre nel cassetto. La notizia quasi incredibile è che nastri come questi escano solo adesso, dopo tante pagine storiche e significative ma anche bozze minori, quisquilie, fogli volanti. Parliamo dell’anello di congiunzione fra due miti zappiani […]

Frank Zappa: elogio di un bel niente
Dal profondo degli archivi esce finalmente un gioiello: l’anello di congiunzione tra due miti zappiani come «Hot Rats» e «Chunga’s Revenge»