Vik & Doctors Of Jive al Blue Note di Milano

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Vik & Doctors of Jive hanno entusiasmato il pubblico con una serie di brani inediti ma anche con grandi classici quali Guarda che Luna che dà il nome al nuovo loro album. Molto applauditi gli evergreen italiani arrangiati in stile Jive come Quando Dico che ti amo, Vorrei che fosse amore; entusiasmo ancor più caloroso sulle note di Buscaglione e Carosone. I momenti più soft sono stati sottolineati proprio dal già citato Guarda che luna e due brani originali: Album e Tutto può cambiare, presenti nell’album. Tre i bis hanno consolidato l’energia regalata al pubblico dai musicisti in scena.  Il Jive, cui il gruppo si rifà nel nome, è tecnicamente una danza con ritmo di 4/4 inventata in Nord-America negli Anni Venti. E’ questo il filone, unitamente quello che fu appannaggio della tradizione italiana di Fred Buscaglione e Renato Carosone,  alla quale Vik & The Doctors of Jive si ispirano. Una formazione, quella sul palco del  Blue Note,  che ha visto in campo oltre al già citato direttore Vince Tempera, Germano Zenga al sax (che ne han curato gli arrangiamenti) e due fuoriclasse alle trombe Fabio Buonarota e Daniele Moretto, poi Carlo Napolitano al trombone, Stefano Pennini al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e la macchina del ritmo Tommy “Durham” Bradascio alla batteria. Tutti guidati  dalla voce graffiante del re del jive  e front-man dei Doctors Vittorio Marioli e dalle voci suadenti di Sara Milani e Mara Galimberti.

Valerio Alfonzetti

Foto di copertina: Roberto Cifarelli