Umbria Jazz 2019: Perugia, dal 12 al 21 luglio

Il programma giornaliero organizzato per data per una rapida consultazione

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Umbria Jazz 2019 – Il programma

Giovedì 11 luglio
Ore 21 – piazza IV Novembre
Wee Willie Walker & The Antony Paule Soul Orchestra

Venerdì 12 luglio
Ore 13 – Bottega del Vino – Jazz, Wine & Gourmet Cuisine
Replica alle 19.30 all’Arena Santa Giuliana restaurant stage
Koku Gonza
Il suono della chitarrista Koku Gonza è spesso paragonato a leggende come Sade, Zap Mama, Saida Karoli e Mariam Makeba, nonché artisti contemporanei come Corrine Rae Bailey, Sia e Lianne La Havas. E’ cresciuta a Chicago e cantante di origini est-africane. Koku Gonza, figlia di una cantante folk della Tanzania, ha suonato in tournée in Europa, Asia e Africa. Durante la primavera del 2016, Koku Gonza ha preso parte al programma televisivo “Empire” come pianista per il finale di stagione.

Koku Gonza

Ore 13 – Giardini Carducci
Accordi Disaccordi (repliche fino al 21) 

Ore 15 – Giardini Carducci
Bobby Broom Organi-sation (replica alle 23; (repliche fino al 21)

 Ore 16.30 – Giardini Carducci
Supnick Swing con Red Pellini e Miss Faro (replica alle 21; (repliche fino al 21)

Ore 18 – Giardini Carducci
Thornetta Davis (replica alle 0.30 in Giardini Carducci; alle 23 in piazza IV Novembre; (repliche fino al 21)

Ore 18.30 – Centro storico
Funk Off (repliche fino al 21)

Ore 19.30 – Giardini Carducci
Wee Willie Walker & The Antony Paule Soul Orchestra

Ore 19.30 – chiostro di San Lorenzo
Groove Yard; Dj Collen Cosmo Murphy; Dj Valentino Spera; Dj Sydney Rome

Ore 19 – piazza IV Novembre
University of Missouri – St. Louis Jazz Band

Ore 21 – Arena Santa Giuliana
Robben Ford
Cinque Grammy nominations, tre decenni di carriera solistica, collaborazioni con Miles Davis, Joni Mitchell, George Harrison, i Kiss, Bob Dylan. Non solo: Ford è tra i cento chitarristi più importanti del 900 secondo Magazine, ed è membro fondatore dei Yellowjackets, una delle fusion band più di successo. Ford presenta nel suo tour l’ultimo disco, uscito da pochi mesi con il titolo Purple House. Per registrare alcune canzoni è andato con tutta la band nei leggendari FAME Studios in Muscle Shoals, Alabama.

Robben Ford

Alex Britti & Max Gazzè
In missione per conto di Dio vedrà di nuovo sullo stesso palco Alex Britti e Max Gazzè, già nel 2017 insieme per due concerti alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. L’evento era nato come un tributo alle loro radici comuni che affondano nel blues; negli anni Novanta Alex e Max si erano ritrovati a suonare insieme nei fumosi locali blues di tutta Europa.A due anni da quei concerti, al già eccezionale duo si aggiunge un altro straordinario musicista: il batterista francese Manu Katche che nel suo curriculum vanta lunghe collaborazioni con Peter Gabriel, Sting, Pink Floyd, Joe Satriani, Dire Straits e tra gli italiani Pino Daniele e Stefano Bollani.

Ore 21 – Piazza IV Novembre
Ray Gelato & The Giants
Ray Gelato ha dato inizio al revival Swing nei primi anni ’80. Questo interesse per lo Swing / Jazz e R & B è stato enorme negli anni ’90, diffondendosi in tutti gli Stati Uniti, e ha creato gruppi come The Brian Setzer Big Band e The Cherry Poppin ‘Daddy per citarne solo alcuni. Ray ha avuto una carriera fruttuosa e ha lavorato con molti grandi del settore, tra cui Sam Butera, Scott Hamilton, Al Gray (Conte Basie), Buddy Tate, Van Morrison e Al Casey (Fats Waller). Si è anche esibito con gli Echoes of Ellington Orchestra di Pete Long, la Barcelona Big Blues Band e la Philadelphia’s City Rhythm Orchestra. Ray e la sua acclamata band The Giants sono stati i preferiti del famoso jazz club Ronnie Scott’s a Londra.

Ray Gelato & The Giants

Ore 24 – Jazz Club Méliès
Piero Odorici – Daniele Scannapieco – Andrea Pozza – Aldo Zunino – Anthony Pinciotti & ospiti (repliche fino al 21)

Sabato 13 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia

Ore 13 – Bottega del Vino – Jazz, Wine & Gourmet Cuisine
Koku Gonza  

Ore 13 – Ristorante La Taverna – Jazz Lunch
Ray Gelato & Friends 

Ore 15.30 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Gabriele Mirabassi – Roberto Taufic – Cristina Renzetti

Ore 17 – teatro Morlacchi
Gino Paoli con Danilo, Rita Marcotulli, Ares Tavolazzi, Alfredo Golino, Orchestra da Camera di Perugia

Ore 18.30 – SINA Brufani – Sala Raffaello
Veronica Swift & Benny Green Trio (replica fino al 21)
A 24 anni, Veronica Swift è riconosciuta in tutto il paese come una delle migliori giovani cantanti jazz della scena statunitense. Nell’autunno 2015, ha vinto il secondo posto al prestigioso Thelonious Monk Jazz Competition.

Veronica Swift

Ore 19 – Bottega del Vino – Jazz Apéritif & Dinner
Accordi Disaccordi (repliche fino al 21)

Ore 19 – Piazza IV Novembre
Utah State University Band

Ore 19.30 – arena Santa Giuliana
Koku Gonza (repliche fino al 21)

Ore 21 – Piazza IV Novembre
Ray Gelato & The Giants (repliche fino al 21)

Ore 23 – Piazza IV Novembre
Wee Willie Walker & The Antony Paule Soul Orchestra (repliche fino al 21)

Ore 21 – Arena Santa Giuliana
The Allan Harris Band

Diana Krall con Joe Lovano
Il ritorno della Krall in Umbria è sempre un evento per il pubblico del festival, che si è innamorato del suo elegante tocco pianistico e della calda vocalità praticamente subito, testimone dei primi passi italiani di quella che era destinata a diventare una stupefacente carriera. Era il 1996 e la Krall si esibiva come residenti artist in un piccolo club intitolato in suo onore Blue Gardenia, visto che aveva appena inciso un disco tributo a Nat King Cole. Divenne presto chiaro che il jazz aveva finalmente trovato la degna erede, in chiave moderna, della figura di cantante-pianista che aveva avuto illustri precedenti come Carmen McRae, Betty Carter, Shirley Horn.

Diana Krall

Ore 24 – teatro Morlacchi
New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini – ospite Enrico Pieranunzi

Domenica 14 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Fred Hersch Trio (replica alle 15.30)

Fred Hersch

Ore 13 – Bottega del Vino – Jazz, Wine & Gourmet Cuisine
Koku Gonza

Ore 17 – teatro Morlacchi
Bardoscia-Alborada-Marcotulli

Ore 19 – piazza IV Novembre
Aggie Music Project 

Ore 21.30 – Arena Santa Giuliana
Paolo Conte
Con Paolo Conte Umbra Jazz accoglie nel suo cartellone la canzone d’autore italiana di cui l’avvocato astigiano è da oltre cinquant’anni uno dei più amati e autorevoli interpreti.
Alla canzone e ai suoi artisti il festival ha dedicato negli anni grande attenzione, ma a Conte ha riservato uno spazio particolare. Perché il jazz, per Paolo Conte, è parte imprescindibile di una storia musicale cominciata proprio come pianista e vibrafonista jazz. Perché in molte sue canzoni si sente chiaramente una cultura, un mood (ed una forma) jazz. Perché, soprattutto, del jazz c’è quell’inconfondibile profumo esistenziale, quel retrogusto di malinconica evocazione che ne rappresenta l’anima più autentica e profonda. E vogliamo anche aggiungere che Paolo Conte ha scritto quella sorta di manifesto identitario che racconta il variegato microcosmo che si agita sotto le stelle del jazz? Certo è che i concerti di Paolo Conte non hanno mai tradito le attese di chi sa che con lui le canzoni possono diventare bozzetti poetici racchiusi in un raffinato guscio musicale.

Paolo Conte

Ore 23 – piazza IV Novembre
Thornetta Davis

Ore 24 – teatro Morlacchi
The Messenger Legacy – Art Blakey Centennial
Ralph Peterson – Bobby Watson – Bill Pierce – Brian Lynch – Anthony Wonsey – Curtis Lundy

The Messenger Legacy

Lunedì 15 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Fabrizio Bosso & Julian Oliver Mazzariello

Ore 15.30 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Dino Rubino on jazz Trio con Emanuele Cisi e Paolino Dalla Porta

Ore 17 – teatro Morlacchi
Rosario Giuliani 4tet con Alessandro Lanzoni, Luca Fattorini, Fabrizio Sferra

Ore 17 – Auditorium Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi”
Jazz@Conservatorio – concerto degli studenti

Ore 19 – piazza IV Novembre
Freemont Dixie Dominus Band

Ore 21 – arena Santa Giuliana
Michel Camilo
Michel Camilo, ovvero i fuochi d’artificio più spettacolari, frutto di un virtuosismo scintillante, ma anche una romantica vena Latina. Il pianista dominicano è da tempo una delle stelle della musica centroamericana e nel suo paese è una specie di leggenda. Alla base di tutto c’è una padronanza assoluta dello strumento, al servizio però di una naturale musicalità. Michel attinge a molti fonti, dal jazz alla musica classica (studi e diploma al Conservatorio di Santo Domingo, membro a 16 anni della orchestra sinfonica nazionale della Repubblica Dominicana), dall’enorme patrimonio popolare ai ritmi del Caribe.

Michel Camilo

George Benson
Chitarrista jazz tra i più grandi di sempre, cantante di r&b, crooner, songwriter dalla vena soul, pop star: George Benson è artista dal multiforme talento. Basta guardare le diverse categorie in cui ha vinto i suoi dieci Grammy (con venticinque nominations) per capire che pochi come lui hanno saputo compiere una sintesi virtuosa e artisticamente rilevante tra le varie anime della Black Music.

George Benson

Ore 23 – Piazza IV Novembre
Ray Gelato & The Giants (replica il 14)

Ore 24 – teatro Morlacchi
Terence Blanchard feat. The E-Collective

Terence Blanchard

Martedì 16 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Kenny Barron (replica alle 15.30)

Kenny Barron

Ore 15 – Giardini Carducci
Showcase finalisti Conad Jazz Contest

Ore 17 – teatro Morlacchi
Rosario Bonaccorso 5tet con Stefano Di Battista

Ore 19 – piazza IV Novembre
Philadelphia Jazz Orchestra

Ore 19 – Giardini Carducci
Claudio Jr De Rosa 4tet

Ore 21 – piazza IV Novembre
Ray Gelato & The Giants

Ore 21 – arena Santa Giuliana
Chick Corea & The Spanish Heart Band
Con The Spanish Heart Band, l’ultimo dei tanti progetti cui ha dato vita Chick Corea, mai così attivo e creativo come in questi ultimi anni, si accende uno spot sull’anima latina del grande jazzman. I fans di Corea ricorderanno certamente che My Spanish Heart (1976) è anche il titolo di un disco di grande successo con cui Corea traduceva in suono la sua passione per la musica ispanica ed il flamenco (fondamentale in tal senso fu la collaborazione con Paco de Lucia, leggenda del flamenco).

Chick Corea (foto di Michele Giotto)
Chick Corea (foto di Michele Giotto)

Richard Bona’s Bona de La Frontera con Antonio Rey
Il nuovo “Flamenco Project” di Richard Bona ha preso forma tra Madrid e Barcellona ed è stato ispirato da un concerto di Paco De Lucia. Fedele alla sua visione della musica, che si propone di superare i paletti dei generi codificati, Richard Bona con Bona de la Frontera fonde i ritmi africani e le tradizioni andaluse per immaginare un “nuovo flamenco”. Con lui una band di assoluto livello in cui spicca il madrileno Antonio Rey, considerato il nuovo astro della Guitarra Flamenca.

Richard Bona

Ore 23 – piazza IV Novembre
Thornetta Davis

Thornetta Davis

Ore 24 – teatro Morlacchi
Marquis Hill Blacktet
Il New York Times lo descrive come un “trombettista esperto e coraggioso” e il Chicago Tribune asserisce che “la sua musica cristallizza il duro spirito del jazz di Chicago.” Marquis Hill emana un caldo tono mellifluo da tromba e flicorno. Eleganti sono i passaggi melodici dei fiati, tanto imponenti quanto convincenti. Compone ponendo come base il suo sound distintivo per andare ad abbracciare generi apparentemente distanti come il post-bop e l’hiphop o vicini come l’R’n’b o la sola parola. Dopo i suoi primi quattro lavori discografici per la Skiptone Music, Hill ha alzato decisamente il livello vincendo la Thelonious Trumpet 2014, celebre concorso per trombe che gli è valso una borsa di studio di $ 25.000 e un contratto discografico con la Concord Records.

Marquis Hill
Portraits of Marquis Hill, Trumpet
© Todd Rosenberg Photography 2018

Ore 00.30 – Giardini Carducci
The Allan Harris Band 

Mercoledì 17 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Joachim Khün “Melodic Ornette Coleman” (replica alle 15.30)

Joachim Khün

Ore 17 – teatro Morlacchi
Joel Ross “Good Vibes”

Ore 19 – piazza IV Novembre
Melngailskolas Big Band

Ore 19 – Giardini Carducci
Adrien Brandeis 5tet  (repliche fino al 21)

Ore 21 – piazza IV Novembre
Thornetta Davis

Ore 21 – arena Santa Giuliana
Nik West
Le sue foto sono apparse nelle copertine di tutte le riviste internazionali di basso elettrico. Del resto basta guardarla, Nik West, per capire che tutto fa di lei una star, a partire dagli eccentrici tagli di capelli e dal look glamour e anticonvenzionale. E dal vivo, la sua esplosiva presenza scenica è uno spettacolo di per sé. Ma la West non è una che si gioca tutto sul look, bensì una performer (vocalista e bassista) e songwriter di talento, con solide basi tecniche nel funky e nel soul, e con una precisa idea di cosa e come suonare. Il suo viaggio attraverso la musica è cominciato in famiglia. Il padre, bravo chitarrista, le insegnò a suonare la chitarra ritmica quanto Nik aveva 13 anni. La ragazzina formo’ le prime band con fratelli e sorelle, sempre come chitarrista, per poi scoprire il basso elettrico. In quel ruolo non tardò a farsi notare.

Nik West

Nick Mason’s Saurceful of Secrets
Riaccendere i riflettori sul primo periodo dei Pink Floyd, sul rock psichedelico e più sperimentale delle origini, sulla nascita della leggenda. È il progetto di Nick Mason, cofondatore e batterista della band, il solo sempre presente per tutto l’arco del trentennale percorso artistico dei Pink Floyd, sia in sala di incisione che nei tour. Per questo sono stati fondati l’anno scorso i Nick Mason’s Saucerful of Secrets: ripercorrere dal vivo la musica dei primi anni dei Pink Floyd, quella che va dal 1965 al 1972, quindi prima di The Dark Side of The Moon. Da notare che lo stesso Mason ha curato il monumentale cofanetto Pink Floyd, The Early Years 1965 – 1972 con cd, dvd, vinili, foto e video, memorabilia, materiali e documenti di ogni genere. Oltre che da Mason la band è composta da Gary Kemp degli Spandau Ballet, Guy Pratt (storico collaboratore dei Pink Floyd), il chitarrista Lee Harris e Dom Beken. Mason ha sottolineato che il gruppo non vuole essere una tribute band, ma piuttosto si propone di catturare lo spirito di quell’era.

Nick Mason’s Saucerful of Secrets Portsmouth 23-9-2018 by Jill Furmanovsky

Ore 22.30 – teatro Morlacchi
Charles Lloyd “Kindred Spirits”
Charles Lloyd è nato 15 marzo 1938 a Memphis, Tennessee. Ha iniziato a suonare il sax a 9 anni. Il suo mentore Phineas Newborn Sr. lo porta a studiare da Irvin Reason e all’età di 12 anni Charles già suona, oltre che con Newborn Sr, con BB King, Howlin Wolf, Johnnie Ace e altri. Nel 1956 si trasferisce a Los angeles dove consegue un master pressi la University of Southern California. Nello stesso perido suona nella big band di Gerald Wilson e forma la sua prima band con Billy Higgins, Don Cherry, Bobby Hutcherson e Terry Trotter. Nel 1960 entra a far parte della band di Chico Hamilton allora orientata a un “jazz da camera. Divenutone direttore artistico per volere di Hamilton ne indirizza la musica verso il post-bop. Nel 1964 lascia la band di Hamilton ed entra in quella ci Cannonball Adderley ma registra anche due album come leader con, fra gli altri, i giovanissimi Herbie Hancock, Ron Carter e Tony Williams.Dal 1965 al 1969 è stato leader di un quartetto con il pianista Keith Jarrett, il bassista Cecil McBee (più tardi, Ron McClure), e il batterista, Jack DeJohnette. La musica del quartetto è un interessante fusione fra straight-ahead, post-bop, free jazz e world music e cattura subito l’attenzione di appassionati di jazz e critici ma raggiunge un discreto successo di crossover con i giovani fan del rock e diviene il primo gruppo jazz a suonare al Fillmore. Nel 1970, dopo lo scioglimento del quartetto, Lloyd scompare dalla scena jazz ma lo si può sentire in alcuni dischi dei i Doors, dei Canned Heat, e dei Beach Boys. Nel 1981, grazie all’interessamento di Michel Petrucciani, riprende a suonare per due anni dopo i quali si ritira nuovamente fino al 1987 e nel 1989 torna finalmente in sala di registrazione e per la ECM esce “Fish Out of Water” con Bobo Stenson, Palle Danielsson e Jon Christensen.Tra il 1993 e il 1997 la formazione del quartetto comprende Bobo Stenson, Anders Jormin, e Billy Hart, sostituito  nel 1998 da Billy Higgins. Da allora, grazie al cielo, non si è più fermato e ha continuato a registrare e ha esibirsi in tour in tutto il mondo con band molto valide. Con lui hanno suonato Brad Mehldau, John Abercrombie, Larry Grenadier e Billy Higgins e, dopo la scomparsa di quest’ultimo, il batterista Eric Harland che, con Jason Moran al piano e Reuben Rogers al contrabbasso, hanno dato vita al “new quartet” nel quale Charles Lloyd recentemente ha imbarcato  Gerald Clayton e Joe Sanders al posto di Moran e Rogers.

Charles Lloyd

Ore 23 – piazza IV Novembre
Ray Gelato & The Giants 

Giovedì 18 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Benny Green
Benny Green Lo straordinario talento e i frequenti richiami agli storici pianisti del jazz come Erroll Gardner, Bud Powell, Oscar Peterson, Phineas Newborn solo per citare i più conosciuti, hanno fatto di Benny Green un pianista “culto” per gli appassionati. Il suo approccio al jazz si può riassumere attraverso le sue stesse parole “per me e per molti musicisti che io ammiro, la cosa più importante è avere swing ed essere divertenti, e cercare di trasmettere questo feeling a quelli che ti stanno ascoltando …. E, se riesco a farlo so che sto facendo qualcosa di giusto”. Benny Green nasce a New York nel 1963. Trasferitosi con la sua famiglia in California, inizia a suonare il piano all’età di sette anni. Presto la sua attenzione si rivolge verso il jazz: influenzato dal padre, un tenorsassofonista di tradizione lesteriana cerca di improvvisare copiando dai suoi dischi, dove ci sono molto Monk e Parker…Dopo il diploma, inizia a fare il freelance intorno alla Bay Area per un anno, per ritornare a New York nel 1982. E’ a New York che incontra il pianista Walter Bishop Jr.che diventa la sua guida musicale e spirituale insieme a Walter Davis e Larry Willis. Ricomincia a studiare con lui, ed è Bishop che lo indirizza nell’approfondimento della conoscenza della storia del piano jazz. Dopo un breve lavoro con Bobby Watson, Green diventa l’accompagnatore di Betty Carter per cinque anni, tra il 1983 all’87, nei quali però suona anche insieme a Carl Allen, Ralph Moore, Clark Terry e Frank Morgan. Il ’97 è l’anno in cui entra a far parte della Art Blakey’s band. Rimane con i Jazz Messengers per tutto l’89, per far parte poi del quintetto di Freddie Hubbard. Nel 1993 Oscar Peterson lo sceglie come vincitore del prestigioso Glenn Gould International Protege Prize in Music della Città di Toronto. Nello stesso anno Benny Green vince il primo premio nella categoria dei pianisti jazz del Jazz Times Readers Poll. Dal ’93 al ’97 sostituisce Gene Harris nel trio del grande veterano del jazz Ray Brown.

Benny Green

Ore 15.30 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Raffaele Casarano & Éric Legnini 

Ore 17 – teatro Morlacchi
Roberto Gatto 4tet con Alessandro Presti, Alessandro Lanzoni e Matteo Bortone

Ore 19 – piazza IV Novembre
California Conservatory Jazz Ensemble

Ore 21 – piazza IV Novembre
Ray Gelato & The Giants

Ore 21.30 – arena Santa Giuliana
King Crimson “Celebrating 50 years”
I King Crimson celebreranno nel 2019 il 50° anniversario del gruppo e quale modo migliore, per la leggendaria band capitanata da Robert Fripp, se non un tour mondiale che li vedrà toccare tre continenti e calcare i palchi dei maggiori festival ed arene estive.

King Crimson

Ore 22.30 – teatro Morlacchi
Dianne Reeves
La sua ricca biografia vede, tra  le tantee e prestigiose collaborazioni, anche la colonna sonora del film di George Cloney Good Night e Good Luck (che gli ha fruttato il suo ennesimo Grammy Award come “miglior voce jazz”), con Winton Marsalis nella Lincoln Center Jazz Orchestra, con Daniel Baremboim nella Chicago Symphony Orchestra.

Dianne Reeves

Ore 22.30 – Giardini Carducci
Ryo Myachi Group

Ore 23 – piazza IV Novembre
Funk Off on stage

Venerdì 19 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Enrico Zanisi “Piano Tales”

Ore 15.30 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Giovanni Guidi 

Ore 17 – teatro Morlacchi
Paolo Fresu & Lars Danielsson “Summerwind”

Paolo Fresu & Lars Danielsson

Ore 19 – piazza IV Novembre
Berklee/Umbria Jazz Clinics 2019 Award Group

Ore 21 – arena Santa Giuliana
Snarky Puppy
Nata come una tipica college band (il nucleo originario è composto da studenti della University of North Texas) Snarky Puppy è diventata in poco tempo (la nascita ufficiale risale al 2004) una delle sigle più popolari del mondo del jazz e della fusion, termini che però nel loro caso risultano riduttivi. In realtà la musica di Snarky Puppy sfugge a ogni tentativo di classificazione proprio per la capacità di concentrare con estrema disinvoltura i suoni della contemporaneità.

Snarky Puppy

Kamasi Washington
Per lui si sono spesi richiami a suggestioni non comuni, e qualcuno ha perfino evocato John Coltrane per descrivere il suo approccio spirituale alla musica afroamericana. Californiano, 38enne figlio di un insegnante di musica, Washington ha letteralmente agitato le acque del jazz con un disco di esordio, The Epic, pubblicato nel 2015, davvero epico.

Kamasi Washington

Ore 24 – teatro Morlacchi
Uri Caine “Seven Dreams” con Mark Elias, Clarence Penn e Umbria Jazz Orchestra e l’Orchestra da Camera di Perugia

Uri Caine

Sabato 20 luglio
Ore 11 – libreria La Feltrinelli
Downbeat Blindfold Test by Dan Ouelette con Giovanni Guidi 

Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Eu te amo: la musica di Tom Jobim con Daniele Di Bonaventura, Giovanni Ceccarelli, guest Jaques Morelenbaum 

Ore 15.30 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
Mauro Ottolini “Seashell – Musica per conchiglie”

Mauro Ottolini

Ore 17 – teatro Morlacchi
Peter Erskine – Eddie Gomez – Dado Moroni

Ore 18 – Giardini Carducci
Pete Muller Band

 Ore 21 – arena Santa Giuliana
Thom Yorke “Tomorrow’s Modern Boxes” con Andrea Belfi
Thom Yorke eseguirà brani dalle sue opere da solista The Eraser, Tomorrow’s Modern Boxes e Atoms For Peace’s Amok con il produttore/collaboratore di lunga data Nigel Godrich e il visual artist Tarik Barri. Thom Yorke, cantautore, polistrumentista, compositore britannico e storico frontman dei Radiohead, è uno dei cantanti più importanti e influenti del nuovo millennio, inserito nella lista dei 100 migliori cantanti di sempre secondo Rolling Stone. “The Eraser” è il titolo del suo primo album solista, pubblicato nel 2006 e prodotto da Nigel Godrich, produttore dei Radiohead.

Thom Yorke

Ore 22.30 – teatro Morlacchi
Enrico Rava Special Edition con Francesco Bearzatti, Giovanni Guidi, Francesco Diodati, Gabriele Evangelista, Enrico Morello
Sono passati ormai più di 50 anni da quando Enrico Rava apparve, dapprima sulla scena italiana e poi in quella mondiale. Giunto ora alla soglia degli 80 anni, che compirà nel prossimo agosto, Rava ha voluto pensare ad una Special Edition, raggruppando i musicisti che più gli sono stati vicino negli ultimi anni, per rivisitare i brani più significativi della sua carriera, rivisti in un’ottica odierna ed interpretare nuove composizioni scritte per questa occasione.

Domenica 21 luglio
Ore 12 – Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani
John Patitucci “Soul of the Bass” (replica alle 15.30 con Danilo Rea e Roberto Gatto) 

John Patitucci

Ore 17 – teatro Morlacchi
Mauro Ottolini & Fabrizio Bosso “Storyville Story” con Vanessa Tagliabue Yorke, Paolo Birro, Glauco Benedetti, Paolo Mappa 

Ore 21 – arena Santa Giuliana
Christian McBride “A Christian McBride situation” con Ron Blake, Patrice Rushen, Allison Williams dj Logic, Jahi Sundance Lake
Fare di necessità virtù: questo potrebbe essere il senso di A Christian McBride Situation, progetto nato dalla fertile immaginazione ed intraprendenza del contrabbassista, compositore e leader di Philadelphia.

Christian McBride

Ms Lauryn Hill
Una delle personalità artistiche che hanno maggiormente caratterizzato il passaggio del millennio. Lauryn Hill si conquistò una reputazione nel mondo della musica come unica componente femminile del trio The Fugees (gli altri erano Wyclef Jean e Pras Michel) che negli anni novanta fu campione di vendite di dischi, secondo solo a Michael Jackson sulla scena internazionale del R&B. Ai Fugees si riconosce il merito di aver portato ai massimi livelli artistici un genere come l’hip hop, anche coniugandolo con soul, reggae e ritmi caraibici.

Ms Lauryn Hill

umbriajazz.com