Na Casa do Povo: una finestra sul mondo della musica brasiliana

di Pietro Scaramuzzo

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Gli artisti brasiliani dedicano una canzone al popolo italiano.
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Gli effetti inesorabili della pandemia sembrano riflettersi inevitabilmente anche sul mercato musicale tanto che, a vent’anni dalla rivoluzione Napster, non è difficile immaginare che questo momento storico possa segnare un divisore di acque tra passato e futuro. Mentre, a ragion veduta, ci chiedono restare a casa, il mercato musicale si mobilita ridurre le distanze tra gli artisti e il proprio pubblico. Così, se da un lato saltano i concerti già programmati per i prossimi mesi, dall’altro sulla rete si moltiplicano le dirette virtuali, i festival su Facebook e le interviste su Instagram.
Tra le iniziative messe in campo in questo senso ce n’è una che copre le distanze tra Italia e Brasile e che è sostenuta dal sito di musica e cultura brasiliana Nabocadopovo.it che dal 28 marzo scorso promuove il progetto Na Casa do Povo, ovvero “nella casa di tutti”. Si tratta di una finestra privilegiata sulle case degli artisti brasiliani che di volta in volta dedicano una canzone al popolo italiano, tra i più colpiti dall’epidemia. Fino ad ora, ci hanno aperto la porta di casa artisti del calibro di Moreno Veloso, Hamilton de Holanda, André Mehmari, mentre altre porte si apriranno nei prossimi giorni. Tra queste, quella di Hermeto Pascoal, Chico César, Barbara Casini, Pedro Miranda e Tulipa Ruiz, solo per citarne alcuni.
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