Torino Jazz Festival ritorna, più forte che mai, con una grande edizione dal 23 al 30 aprile 2018
Una vera e propria resurrezione per il Torino Jazz Festival, che ritorna ai fasti delle migliori edizioni con un cartellone di alto livello.
Questa sesta edizione, che si svolgerà tra il 23 e il 30 aprile, intende proporsi come evento internazionale di primavera e porterà numerosi artisti a esibirsi sul palco delle Officine Grandi Riparazioni, nei circoli jazz centrali e periferici e in diversi teatri e musei – dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi – a prezzi popolari.
Il programma prevede circa sessanta concerti, di cui oltre dieci produzioni originali.
Tra queste il concerto di Fabrizio Bosso con la Banda Osiris e quelli di Carla Bley e Steve Swallow con la Torino Jazz Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera, il Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis e la «prima» italiana di un’artista iconica, Melanie De Biasio.
Emozionante l’appuntamento con una leggenda del jazz come Archie Shepp, che non si vedeva in Italia da alcuni anni e che resta uno dei grandi sopravvissuti di questa musica. Come pure particolarmente attraenti e raramente visibili nel nostro paese sono nomi come quelli di Gary Bartz e di Terje Rypdal.
«Nel segno della diversità il Torino Jazz Festival edizione 2018 annuncia produzioni originali dialogando con il territorio, chiamando grandi maestri del jazz americano come Archie Shepp e rappresentanti della scena europea come Nils-Petter Molvær, musicisti che hanno mescolato il linguaggio afro-americano con quello del rock, dell’elettronica e della world music. Stiamo lavorando per costruire un festival per una città cui intendiamo dare un evento culturale che non si esaurisca in soli 8 giorni.
Una città che è sempre stata underground, onnivora di musica e di jazz e aperta alle differenze», sottolinea il direttore artistico Giorgio Li Calzi. «Abbiamo in programma dieci concerti alle OGR, sette dei quali sono produzioni originali, come Fabrizio Bosso con Banda Osiris; in apertura il concerto più trasversale, i Radian, alla Mole; concerti pomeridiani nei teatri, come la prima italiana di un’artista iconica, Melanie De Biasio e il ritorno in Italia del clarinettista bulgaro Ivo Papasov, entrambi al Piccolo Regio.
Grande spazio sarà dato ai jazz club, che promuovono musica tutto l’anno, nei quali si esibiranno accanto a molti artisti torinesi, i Now VS now di Jason Lindner, collaboratore di David Bowie in Blackstar, il quartetto di Simone Zanchini che rilegge in jazz Secondo Casadei, e il sassofonista Gianni Gebbia con la ritmica torinese di Michele Anelli e Emilio Bernè. Infine, in collaborazione con il consorzio Piemonte Jazz, presentiamo Jazz Meeting, 3 giorni di incontri tra operatori e direttori di festival piemontesi, italiani, internazionali: in sintesi il TJF sarà laboratorio e officina di progetti e interscambi culturali per la città e per la comunità di cui fa parte, e specialmente rivolto a un pubblico sempre più curioso e attento».
Il Festival è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con Fondazione CRT e OGR, main partner Intesa Sanpaolo e Iren. Sponsor Toyota e Poste Italiane, main media partner RAI, media partner RAi Radio Tre e RAI Cultura.
L’edizione 2018 sperimenterà richiami lungo tutto l’anno con appuntamenti musicali e il coinvolgimento delle orchestre di allievi del Conservatorio e della Scuola Civica di musica e gruppi di studenti delle più titolate scuole specialistiche di jazz.
Torino intende sostenere e promuovere le produzioni e le sperimentazioni musicali chiamando a collaborare tutte le realtà cittadine.I musicisti coinvolti nella rassegna saranno circa 250 (110 concerti principali, oltre 130 nei club e 16 nei jazz blitz).
Concerti
Il programma potete trovarlo alla pagina musicajazz.it/torino-jazz-festival-2018
Altre Attività Collaterali:
• JAZZ BLITZ
Dal 23 al 30 aprile con i «jazz blitz» la musica entrerà gratuitamente nei luoghi dell’assistenza, nelle residenze diurne e notturne, nelle case di ospitalità, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza, posti dov’è difficile fruire di sonorità dal vivo. Alcuni interventi raggiungeranno anche un pubblico che, per obbligo o necessità, vive in situazioni di riservatezza o di esclusione.
• TORINO JAZZ MEETINGS 2018
Dal 23 al 25 aprile il Convegno sul jazz e vetrina del jazz piemontese al Circolo dei Lettori, via Bogino 9. Un progetto di Realizzato da Torino Jazz Meetings – progetto del Consorzio Piemonte Jazz, realizzato con il sostegno del Torino Jazz Festival e in collaborazione con il Circolo dei Lettori – nasce come occasione di incontro per le eccellenze del jazz piemontese, con l’obiettivo di sviluppare i rapporti tra le realtà che lo promuovono a livello regionale, nazionale e internazionale. Il convegno prevede tre tematiche: Piemonte jazz, sulle eccellenze regionali; Jazz in Italy, relativo ai network nazionali; International jazz links, per consolidare connessioni internazionali. In coda ai dibattiti sono previsti concerti-vetrina.
Info: www.piemontejazz.it
• MASTERCLASS
Lo swing nel violino e gli strumenti ad arco (viola e violoncello) di Eva Slongo
Orario 11–16 nei giorni dal 23 al 25 aprile.
Una masterclass dedicata agli strumenti più diffusi in ambito accademico e meno utilizzati dai linguaggi del jazz, gli strumenti ad arco, grazie a un’eccellente violinista e didatta di jazz, Eva Slongo.
• MOSTRE
Chet Baker, l’ultimo Chorus – Le immagini perdute
Dal 25 al 30 aprile e dal 4 al 14 maggio
Jazz Club Torino, piazzale Valdo Fusi – Ore 19–23 – Ingresso libero
Inaugurazione mercoledì 24 aprile, ore 18.30 con il concerto del trio del trombettista Felice Reggio.
Ideazione e cura della mostra di Luciano Viotto.
Mostra su Chet Baker e il suo legame con l’Italia e Torino. La sua musica, le testimonianze, i rari documenti video e la rassegna stampa esposti documentano l’essenza artistica di Chet, gli intensi rapporti umani che hanno caratterizzato la sua tormentata esistenza e il legame con l’Italia e Torino. L’ultimo concerto di Chet Baker in Italia si svolse al Teatro Carignano, il 21 aprile 1988. Le immagini in mostra, scattate dal curatore e ritrovate nel 2012, ci restituiscono idealmente la vita di Chet Baker.
TAKE FIVE Emozioni su un pentagramma
Dal 28 aprile all’11 maggio
Biblioteca Civica Centrale, via della Cittadella 5
Negli orari di apertura della biblioteca – Ingresso libero
Inaugurazione – venerdì 27 aprile, ore 18, con Jazz Performance di Alfredo Ponissi ai sassofoni.
Photo Exhibition & Jazz Performance Project: Fotografie di Carlo Mogavero, Patrizio Gianquintieri, Massimo Novo, Mamo Delpero
Interpretazione fotografica del viaggio emozionale che i musicisti e gli ascoltatori intraprendono durante il flusso creativo di un brano o un concerto jazz. Come i musicisti di una band, quattro fotografi danno vita a una narrazione, allo stesso tempo personale e collettiva, fatta di oltre 30 immagini che creano un percorso visivo fatto di suoni ed emozioni. Nella serata inaugurale, un musicista decodificherà le fotografie esposte facendole ritornare musica.
Giancarlo Spezia