
Tom Harrell Trip – Victoria – Oslo Jazz Festival – 15 agosto 2017
La raccolta ed intima atmosfera del Club Victoria (una delle varie sedi dell’Oslo Jazz Festival) sembrava veramente la cornice ideale per un concerto di Tom Harrell, favorita dalla totale e silenziosa attenzione del pubblico. Per questo tour Harrell ha voluto con sé un già collaudato quartetto pianoless con Mark Turner al sax tenore, Ugonna Okegwo al contrabbasso e Adam Cruz alla batteria, già antichi e fidati compagni di viaggio del trombettista. Se la formula generale dei brani è quella tipicamente mainstream, basata sullo schema tema-assolo-tema, questa musica vive sospesa sul lirismo di Harrell, che con la sua voce tipicamente soffocata rimane uno dei poeti dello strumento. Il suo fraseggio, anche quando si misura con tempi veloci, è sempre particolarmente delicato, più tenero che fragile, come avrebbe potuto essere quello di Chet Baker. Mai spettacolare ma sempre intenso, caldo ed avvolgente alla tromba e, soprattutto, al flicorno.


Sempre solido e declamatorio, Mark Turner si è confermato una voce tra le più nitide tra i sax tenori della scena odierna, con assolo tesi e sostenuti dal drive implacabile del bassista e del batterista, due autentici fuoriclasse che si sono prodotti anch’essi in notevoli assolo.
Il repertorio ha presentato un’alternanza di brani veloci e lenti, con andamenti inusuali, fitti di arresti improvvisi e ripartenze. Nel finale tromba e tenore hanno lungamente dialogato, alternando in sequenza una lunga serie di brevissimi assolo in call-and-response, nell’incessante spinta della ritmica.
Avvicinato al termine del concerto, Tom Harrell si è detto particolarmente felice della performance e dell’atmosfera accogliente e rilassata del Club Victoria e dell’Oslo Festival.
Giancarlo Spezia
Fotografie e video di Francesco Spezia

