
Musica come forma dell’amicizia, come occasione per ritrovarsi in un rapporto affiatato e vicendevole, sono caratteristiche di The New Standard Trio, l’ensemble formato da Jamie Saft, al piano e alle tastiere, Steve Swallow al basso e Bobby Previte alla batteria, ospite al Torrione di Ferrara in esclusiva italiana.
Gli sguardi, gli ammiccamenti, che i tre sul palco si scambiano di continuo non solo solo il segnale di un’intesa musicale, dell’interplay più genuino del jazz, ma sono il risultato di legami profondi, basati su conoscenza e stima. Da un lato il settantottenne Swallow, musicista leggendario, che ha attraversato la storia del jazz moderno, dall’altro i più giovani Previte e Saft, che nella frequentazione con Swallow aggiungono informazioni preziose alla loro conoscenza. Così andare in giro a suonare è la possibilità per i due più giovani di nutrirsi dei racconti di Swallow: “è incredibile, ha suonato con Jo Jones, con Coleman Hawkins” dice Jamie Saft, per narrare poi di quando Steve Swallow decise di abbandonare il contrabbasso per il basso elettrico, scoperto e provato a una fiera della musica dove era andato insieme al vibrafonista Gary Burton, ma non prima di avere suonato lo strumento insieme al batterista Roy Haynes che incoraggiò Swallow nella sua scelta. Da allora ad oggi Swallow è tanto incisivo nello swing, quanto mobile nell’accompagnamento e cantabile negli assoli, fornendo a Saft e Previte un porto sicuro, da cui è possibile allontanarsi tanto quanto facile tornare. Tutto ciò è trasmesso in diretta agli ascoltatori, il vagare libero tra tanti spunti della storia del jazz, giocando sia con standard che con composizioni originali, in un immaginario dove convivono echi di Errol Garner e Sun Ra, Philly Joe Jones e Max Roach. E sono la sincerità e l’entusiasmo dei tre che conquistano il pubblico, in una intelligente e anche ironica riflessione sul trio jazz con pianoforte.
Giuseppe Vigna