Primavera in jazz a Ponte San Pietro, dal 27 marzo al 17 aprile

II edizione per il festival che si tiene a Ponte San Pietro, con la direzione artistica di Roberto Valentino.

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Dave Burrell

Primavera In Jazz
II edizione
Pinacoteca Vanni Rossi
Ponte S. Pietro
Songbooks
Direzione artistica di Roberto Valentino

Dopo il positivo risultato dell’esordio, Il Comune di Ponte S, Pietro ripropone per il 2020 la rassegna “Primavera in Jazz”, ospitata tra fine marzo e metà aprile nella suggestiva sala della Pinacoteca “Vanni Rossi”. Per la seconda edizione la rassegna reca la firma di Roberto Valentino, giornalista che svolge attività a livello nazionale, sia come consulente artistico che come responsabile di uffici stampa: collabora da molti anni anche con il festival “Bergamo Jazz”. Tre i concerti previsti, riuniti sotto la comune denominazione di Songbooks, titolo che sta a simboleggiare e testimoniare la varietà di repertori e di approcci agli stessi che coabitano in armonia nel mondo del jazz odierno, A proporli saranno artisti di rilievo nazionale e internazionale che si esibiranno in una dimensione acustica proprio per cercare una sintonia con la Pinacoteca, instaurando una sorta di dialogo fra musica e lo spazio che la ospiterà.

Massimo Colombo

Programma
Venerdì 27 marzo 2020 –  ore 21
Massimo Colombo Trio “Plays Weather Report”
Massimo Colombo (pianoforte), Maurizio Quintavalle (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria)
Pianista e didatta rinomato dalla vasta e composita esperienza, Massimo Colombo guida un trio ben affiatato che affronta in una cornice acustica brani tratti dal repertorio dei Weather Report, gruppo leggendario che è stato colonna portante del jazz elettrico negli Settanta e Ottana. Il trio di Colombo ha pubblicato di recente l’album Acoustic Weather, da più parti indicato come uno dei migliori dischi jazz prodotti in Italia nel 2019. Acoustic Weather” include otto brani tratti da quattro significative album dei Weather Report: “Black Market” (Black Market, Elegant People), “Heavy Weather” (A Remark You Made, Teen Town, Palladium), “Mr. Gone” (Punk Jazz, Pinocchio) e “Sportin’ Life” (Face On The Barrom Floor). La musica dei Weather Report nacque e si sviluppò con l’evoluzione degli strumenti elettrici, inparticolare dei sintetizzatori che abbondano nei loro dischi. Il punto di vista del trio di Massimo Colombo, al contrario, èquello di riportare alla purezza acustica le composizioni, esaltandone il lato armonico melodico,spogliandolo delle sovrastrutture elettriche e riportando la musica al suono naturale. Alla bellezza delle composizioni di Wayne Shorter, Joe Zawinul e Jaco Pastorius si alterna la fluidità delle improvvisazioni del trio, sempre in sintonia con gli elementi tematici e ritmici delle stesse.

Tino Tracanna

Venerdì 3 aprile 2020 –  ore 21
Tino Tracanna – Umberto Petrin Duo “Plays Thelonious Monk & Steve Lacy”
Tino Tracanna (sax tenore e soprano), Umberto Petrin (pianoforte)
Il sassofonista Tino Tracanna (assiduo collaboratore, fra l’altro, di Paolo Fresu) e il pianista Umberto Petrin, entrambi attivi sia sui palcoscenici nazionali che internazionali del jazz, hanno unito di recente le proprie forze per dar vita a un duo che trae linfa vitale, oltre che dalle singole individualità in campo, dal repertorio di Thelonious Monk, autore di “Round Midinght” e di tantissime altre composizioni che hanno segnato la storia del jazz e non solo, e di Steve Lacy, maestro del sax soprano che dedicò larga parte della propria vita artistica alla musica dello stesso Monk. Nel percorso dei due musicisti italiani si incontra anche la figura del pianista Mal Waldron, che con Steve Lacy strinse un proficuo legame artistico. Il concerto prevede un programma costituito da temi poco eseguiti di Monk, come San Francisco Holiday, Teo e Oska T, intrecciati ad altri di Mal Waldron e soprattutto di Steve Lacy, come Microworlds, Bone e No Baby, secondo una rilettura densa di dinamiche e con ampie aperture improvvisative. In questa prospettiva i materiali tematici originari diventano spunto per un articolato, affascinante racconto musicale.

Venerdì 17 aprile 2020 –  ore 21
Dave Burrell “Plays Standards”
Dave Burrell (pianoforte)
“Primavera in Jazz” si apre al jazz internazionale con un pianista il cui nome è da tempo iscritto nella annali di questa musica. Nato a Middletown, Ohio, il 10 settembre del 1940, Dave Burrell è strumentista e compositore di riconosciuta statura, profondamente legato alla tradizione della musica afro-americana (blues, gospel) e ai suoi maestri (da Jelly Roll Morton a James P. Johnson, da Duke Ellington a Thelonious Monk e John Coltrane). Sul finire degli anni Sessanta Dave Burrell ha sposato la causa della new thing del periodo, collaborando con Archie Shepp, Marion Brown, Pharoah Sandes, Sunny Murray, Albert Ayler, Graham Moncur III, Roscoe Mitchell e altri ancora.  Di quegli anni è anche un suo album dedicato a Giacomo Puccini, intitolato “La Vie de Boheme”, originale rilettura di famose arie del compositore toscano. In seguito ha fatto parte del gruppo 360 Degrees Music Experience e instaurato proficui rapporti collaborativi con il sassofonista David Murray e con il contrabbassista William Parker. Oggi, Dave Burrell mescola passato e attualità, rivisitando pagine musicali con quella libertà di spirito e stile che contraddistingue i jazzisti più autentici.
Tutti e tre i concerti saranno con ingresso a pagamento: biglietto 8 Euro a concerto.
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