Prima Performance Live di Musica Aumentata: Lino Capra Vaccina con Camillo Mozzoni & Rads – Chiesa del Carmine – Piacenza, 14 Ottobre 2018

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La città di Piacenza è stata sede di un evento curioso quanto nuovo nella sua concezione: secondo gli organizzatori si è trattato della “Prima performance live di musica aumentata”. Questo evento si deve in primis a Paolo Guglielmoni, docente alla NABA di Milano, all’interno del progetto “Itinerari Aumentati” dove ben 32 aree del centro storico di Piacenza parlano, informano e fanno musica.

Nel caso specifico Guglielmoni ha utilizzato l’involucro protettivo della chiesa del Carmine, prospiciente un incantevole chiosco nel quale erano alloggiati gli spettatori, per predisporre una proiezione sul medesimo involucro mentre nei portici sottostanti (quindi volutamente impossibilitati a vedere le immagini) suonavano il percussionista Lino Capra Vaccina accompagnato all’oboe da Camillo Mozzoni. Il materiale video da proiettare era composto da una serie di immagini riguardante un ipotetico “spacchettamento della chiesa” che viene liberata dall’involucro protettivo. Ad esse si univano figure ora rigorosamente geometriche quanto asettiche ed alienanti, ora luminose come soli ardenti, ora roteanti in infernali maelstrom, alternate a disegni di personaggi scaturiti per l’occasione dalla matita di  Giovanni Freghieri (cartoonist autore di Dylan Dog) ed ispirate a cavalieri coetanei della Chiesa del Carmine in partenza per le crociate ed altri simboli religiosi dal sapore vagamente apocrifo.

La “realtà aumentata” del concerto era rappresentata proprio dal fatto che i tecnici di proiezione sotto la direzione di Guglielmoni variavano le immagini sulla base della musica improvvisata da Capra Vaccina e Mozzoni,  divenendo a quella maniera essi stessi protagonisti di una performance collettiva improvvisata di tipo multimediale. Non i  musicisti che commentano musicalmente le immagini ma esattamente il contrario.

Capra Vaccina, musicista di culto della musica sperimentale, fondatore degli Aktuala, per anni collaboratore di Claudio Abbado, protagonista di alcuni tra i più importanti dischi di Franco Battiato, sta rivivendo un nuova giovinezza artistica grazie al produttore Max Marchini. Nella notte piacentina malgrado l’assenza di molti suoi strumenti ha tenuto la sua performance su atmosfere rarefatte ed eteree, dove il minimalismo e la reiterazione hanno fatto da magico sfondo alla proiezione, mentre l’oboe di Mozzoni riusciva a dare profondità e corpo alla fitta tessitura delle percussioni e delle tastiere di Capra Vaccina.

Un evento che pare porre nuovi traguardi per la fruizione della musica improvvisata.

Giancarlo Spezia