ParmaJazz Frontiere Festival 2017, il programma dal 27 ottobre al 12 dicembre

Si apre il 27 ottobre con un’anteprima di Barre Phillips e Evan Parker la XXII edizione di ParmaJazz Frontiere festival a Parma, che quest'anno avrà come tema Forme sonore, schiuse avventure. Diciotto appuntamenti tra concerti, masterclass e incontri fino al 12 dicembre. Di seguito diamo il programma giornaliero.

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27 ottobre – ore 19
Parma, teatro Farnese piazzale della Pilotta 15
Evan Parker (sassofoni) – Barre Phillips (contrabbasso)

28 ottobre – ore 19
Parma, associazione Remo Gaibazzi borgo Scacchini 3
Incontro con Barre Phillips

29 ottobre – ore 17
Parma, circolo Arci Zerbini borgo Santa Caterina 1
Presentazione del libro di Lawrence D. “Butch” Morris The Art of Conduction – A Conduction® Workbook, a cura di Daniela Veronesi
ore 18.30, Abbazia di Valserena strada provinciale Colorno 87
Chironomic Orchestra con Roberto Bonati: omaggio a Butch Morris

4 novembre – ore 18
Parma, associazione Remo Gaibazzi borgo Scacchini 3
Michele Bonifati (chitarra)

10 novembre – ore 20.30
Parma, sala delle Feste – Palazzo San Vitale Intesa San Paolo, via Giuseppe Garibaldi 16a
Savina Yannatou  (voce) – Barry Guy (contrabbasso)

11 novembre – ore 18
Parma, associazione Remo Gaibazzi borgo Scacchini 3
Presentazione del libro Storie di Jazz di Enrico Bettinello 

18 novembre – ore 20.30
Parma, Casa della Musica, Piazzale S. Francesco, 1
Filippo Vignato Quartet
Dopo un esordio da leader in un trio elettrico, Filippo Vignato si sposta nella dimensione acustica e riunisce nel suo nuovo quartetto alcuni tra i musicisti più sensibili e creativi della nuova generazione. Il risultato è una musica  luminosa, che prende vita dall’apparente contrasto tra una scrittura profondamente lirica e una naturale tensione verso l’improvvisazione astratta, dove convivono melodie di ampio respiro e vorticosi climax che riportano alle avanguardie europee del secolo scorso.

19 novembre – ore 20.30
Parma, Casa della Musica, Piazzale S. Francesco, 1
Louis Sclavis – Dominique Pifarély  – Vincent Courtois
Asian Fields Variations è la prima incisione come trio -nonostante la collaborazione tra i musicisti sia di lunga data- di Louis Sclavis clarinetto, Dominique Pifarély violino, Vincent Courtois violoncello. Tutti loro sono figure di spicco della scena francese della musica creativa contemporanea: ecco perché nonostante la formazione sia recente ha ugualmente una lunga storia alle spalle. Sclavis e Pifarély suonano insieme in diversi contesti da trentacinque anni, Sclavis e Courtois da venti.

23 novembre – ore 20.30
Parma, Casa della Musica, Piazzale S. Francesco, 1
European Academy Ensemble
dall’Academy of Music and Drama di Göteborg
La collaborazione tra l’associazione ParmaFrontiere, l’Academy of Music and Drama di Göteborg, il Department of Music and Dance dellʼUniversità di Stavanger, la Norwegian Academy of Music di Oslo e il nostro Conservatorio di Musica Arrigo Boito ha reso possibile il consolidamento di questa formula e la crescita di diversi talenti in erba. Per questa edizione, per la prima volta, è stato suggerito loro un tema di lavoro, o meglio, un autore letterario da cui trarre ispirazione: dalla scrittura di Henry David Thoreau alla scrittura musicale.  A duecento anni dalla sua nascita, Thoreau è quantomai attuale sia tra le pagine della sua Disobbedienza Civile (dove il confronto tra la Legge e la coscienza civile si risolve a favore di quest’ultima, quando le regole vanno contro i diritti dell’uomo) sia nella riflessione sul rapporto tra uomo e Natura di Walden, ovvero La vita nei boschi, dove la Natura non è un semplice strumento per il raggiungimento di conoscenze ideali di ordine superiore, bensì l’oggetto ultimo della pratica filosofica, fonte di benessere e soluzione esistenziale. Tutte riflessioni messe tra le mani dei ragazzi per farne musica. Quale che sia l’esito finale dei lavori, ParmaJazz Frontiere chiede loro di coltivare il sogno, mettendo a disposizione tutto il necessario per costruire le fondamenta.

25 novembre – ore 17
Parma, Casa della Musica, Piazzale S. Francesco, 1
Il viaggio di Argo: Paolo Botti (produzione Parma Frontiere 2017)
Il viaggio mitico degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro è lo spunto da cui ci muoviamo in questo percorso musicale cercando di interpretarne emotivamente le varie dimensioni: da quella mitico-rituale a quella avventurosa, la magia, l’amore e la vendetta, la lotta per il potere, le prove iniziatiche.Temi archetipi che ritroviamo in tutte le forme d’arte del passato e del presente e che vogliamo rileggere con un approccio libero, sperimentale, che sappia andare oltre i confini di genere.

26 novembre – ore 18
Parma, Casa della Musica, Piazzale S. Francesco, 1
Jim Black Human Feel
Jim Black (batteria, elettronica) – Kurt Rosenwinkel (chitarra) – Chris Speed (sassofono tenore, clarinetto) – Andrew D’Angelo (sassofono contralto, clarinetto basso)
Fondato a Boston nel 1987 da Jim Black, Andrew D’Angelo e Chris Speed (tutti di Seattle), a cui Kurt Rosenwinkel si aggiunge nel 1990, il gruppo si trasferisce presto a New York, dove diviene soggetto attivo della comunità musicale della città. Mentre Black, D’Angelo e Speed vengono associati alla scena downtown newyorkese che ruota intorno alla Knitting Factory, Rosenwinkel si unisce a musicisti come Joshua Redman, Mark Turner e Brad Mehldau e alla linea più “convenzionale”, per così dire, dello Smalls. Human Feel nega queste classificazioni e rivendica il proprio territorio musicale muovendosi liberamente tra i confini di questi ed altri generi della musica mondiale.

1 dicembre – ore 20.30
Parma, Casa della Musica, Piazzale S. Francesco, 1
Andrea Grossi & Blend Orchestra
Four Winds Suite è formata da un nucleo base di quattro brani: Zephiro, Borea, Euro e Noto (i quattro antichi venti greci). Ognuno di questi ha un carattere specifico e, di conseguenza, un particolare tipo di scrittura musicale. Gli altri pezzi che si incontrano lungo la suite hanno sempre un legame con uno dei quattro venti (ad esempio Balio e Xhantos che nella mitologia sono i figli di Zephiro, hanno con questo una “parentela” musicale).
La musica nata da questa ricerca non sarà quindi più ben inquadrabile o etichettabile, non è solo jazz, musica da camera o rock, è qualcosa che guarda alle tradizioni con grande rispetto ma, con desiderio di andare oltre, di rompere le barriere stilistiche e mentali per poter fondere tutto, mescolando ed amalgamando con gusto idee una volta lontane.

2 dicembre – ore 15.30 e 18
Parma, ridotto del teatro Regio via Giuseppe Garibaldi 16a
Cartoons
Un coinvolgimento multisensoriale per regalare ai piccoli un tempo di divertita leggerezza, alla scoperta di un modus per poter godere del mondo iperbolico dei cartoons.

4 dicembre – ore 20.30
Parma, teatro Due via Francesco Basetti 12a
Roberto Bonati & Civica Jazz Band (produzione originale di Parma Frontiere in collaborazione con l’associazione Musica Oggi)
Nel 2012 Roberto Bonati dirige un ensemble alla Royal Academy di Oslo in Snow Flowers, composizione originale ispirata alla poesia Haiku giapponese; da allora, il suo legame con la Norvegia non si è mai interrotto. Questo nuovo lavoro gli è stato espressamente commissionato dal Bjergsted Jazz Ensemble – Università di Stavanger – e prende spunto dalla tradizione della cultura scandinava. Le saghe mitologiche norrene, in particolare il primo poema dell’Edda poetica dal titolo Völuspá – Prophecy of the Völva (ovvero La profezia della veggente) animano le note di nor sea, nor land, nor salty waves.

12 dicembre – ore 22
Parma, circolo Arci Zerbini borgo Santa Caterina 1
Pericopes+1
Pericopes+1 è un progetto complementare, frutto di diversi anni di attività artistica internazionale a cavallo tra Parigi, New York e l’Italia. Questo trio trans-atlantico prende forma nel 2012 assieme a Nick Wight, creativo batterista di Philadelphia, attivo da diversi anni sulla scena newyorkese.Cinque tour promozionali in Europa ed USA dell’album These Human Beings (album presentato da Dave Liebman and Enrico Rava), una media di cento concerti in meno di due anni e riconoscimenti dalla stampa internazionale (Downbeat America, Herald Tribune, ORF TV Austria, AAJ, Jazziz, RAI RadioTre). La particolarità sax/piano/batteria si unisce ad una musica personale — influenzata del jazz contemporaneo newyorkese, sonorità post prog-rock, riutilizzo di cellule melodiche e popolari con rimandi al jazz europeo – che rende Pericopes+1 uno dei più interessanti esempi di contaminazione nel jazz. I Pericopes+1 sono al ParmaJazz Frontiere festival per presentare il loro nuovo album LEGACY uscito a settembre per l’etichetta Auand Records.

Info e prenotazioni: www.parmafrontiere.it ;  info@parmafrontiere.it
+39.0521.238158