New Echoes, rassegna di nuova musica svizzera a Venezia, dal 31 gennaio al 17 aprile

Quarta edizione per la rassegna veneziana, con la direzione artistica di Enrico Bettinello.

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Giunge alla sua quarta stagione “New Echoes – Rassegna di Nuova Musica Svizzera”, progetto che sin dall’inizio si è posto l’obiettivo di portare all’attenzione del pubblico italiano alcune delle più emozionanti e innovative realtà musicali che vengono dalla Svizzera, in particolare quelle che si muovono attorno ai linguaggi contemporanei del jazz, della ricerca multidisciplinare, dell’indie-rock e dell’elettronica.
La nuova edizione di “New Echoes” si articola in 5 appuntamenti tra gennaio e aprile 2020, e avrà il suo punto centrale nel consolidato Palazzo Trevisan degli Ulivi, ma coinvolgendo anche il Palazzo Grassi – Punta della Dogana, ormai immancabile partner della manifestazione insieme alla rassegna Jazz Area Metropolitana, e, per la prima volta, l’associazione V.E.R-V. (Venice Electroacoustic Rendez-Vous), in un’ottica di rinnovata condivisione e apertura verso pubblici ed esperienze diverse.
Tra le caratteristiche del programma di questa nuova edizione, oltre alle ormai avviate declinazioni sul superamento dei confini dei linguaggi musicali e sulla fertile capacità della scena elvetica di sintetizzare bisogni e intuizioni di respiro globale, spicca certamente la ricerca di esperienze che mettano in discussione i luoghi comuni della contemporaneità.
Ecco quindi l’apertura, in collaborazione con Cully Jazz Festival, affidata al violino ed elettronica di Tobias Preisig, le traiettorie imprevedibili del pianoforte di Yves Theiler, l’electro-pop contagioso di LIUN + The Science Fiction Band (con la voce della strepitosa Lucia Cadotsch), il groove-jazz dei giovani Ikarus – che saranno a Dolo per Jazz Area Metropolitana in una serata doppia con il trio di Aruán Ortiz – e, per concludere, con la sperimentazione dei We Spoke, che proporranno un programma dedicato all’esplorazione dei dialoghi e delle connessioni tra la musica attuale e le altre forme d’arte, la tecnologia e la scienza, anticipato da un workshop aperto a studenti del Conservatorio, in collaborazione con V.E.R-V.
Orgogliosamente all’insegna dello spiazzante contrasto tra i luoghi comuni e gli archetipi che accompagnano sempre “l’idea di Svizzera”, cinque traiettorie sonore tutte da vivere con curiosità e in prima persona; un modo conviviale e unico di fare esperienza di una creatività che, come abbiamo già detto negli anni precedenti, nasce nel cuore di un’Europa bisognosa di ripensarsi e che può farlo attraverso l’arte, tra tradizione e cambiamento, paesaggi obliqui e felici spaesamenti.
Enrico Bettinello (direttore artistico New Echoes)

IL PROGRAMMA
Venerdì 31 gennaio 2020, ore 21
Palazzo Trevisan degli Ulivi, Venezia
TOBIAS PREISIG (avant/jazz)
Tobias Preisig (violino, synth)
in partnership con Cully Jazz Festival
Blu notte. Sfumature. Tensione. Movimento perpetuo in ogni direzione nello stesso momento. Squarcio di luce. Rifrazione. Spazio alieno. Volo. Libertà. Una discesa nelle profondità sconfinate di un oceano di suono.
Queste sono solo alcune delle possibili sensazioni evocate dal violino di Tobias Preisig, artista talentuoso sempre in bilico tra i generi, sia che suoni da solo che con il potente duo elettronico Egopusher. Per aprire New Echoes 2020 – in una serata speciale curata in collaborazione con il prestigioso Cully Jazz Festival – lasciarsi sommergere dalla magia della sua musica è la parola d’ordine.

Venerdì 28 febbraio 2020, ore 21
Palazzo Trevisan degli Ulivi, Venezia
YVES THEILER (jazz)
Yves Theiler (pianoforte)
Jazzista tra i più acclamati tra quelli delle nuove generazioni, Yves Theiler ha deciso di rielaborare il proprio repertorio di composizioni in piano solo.
Dopo essersi dedicato per molto tempo – e ottenendo grande successo – al proprio trio, è pronto ora a condividere, nella magia intima di Palazzo Trevisan, le mille rifrazioni dei dettagli della sua musica e la sua capacità – come è stato detto in modo evocativo – di far sì che “non ci siano orecchie chiuse durante le performance”. Artista versatile, in grado di comporre musica minimalista e di riarrangiare composizioni classiche, arriva a Venezia per regalarci il suo lato più intimo ed emozionante.

Venerdì 13 marzo 2020, ore 21
Teatrino di Palazzo Grassi, Venezia
LIUN + THE SCIENCE FICTION BAND (electro-pop)
Lucia Cadotsch (voce)
Dan Nicholls (tastiere)
Wanja Slavin (dax, tastiere)
Lukas König (batteria)
in collaborazione con Palazzo Grassi – Punta della Dogana
Una delle band più innovative e acclamate arriva al Teatrino di Palazzo Grassi.
LIUN – The Science Fiction Band è l’incontro creativo tra Lucia Cadotsch e Wanja Slavin, è il punto dove il mondo analogico si incontra/scontra con quello digitale, esplodendo in mille schegge colorate di suono. Il risultato è un universo fantasmagorico che riflette le contraddizioni del nostro tempo, con fragili melodie che emergono da un magma di beats scuri e potenti, che raccontano in modo tagliente e creativo le trasformazioni della femminilità e dell’identità.  Anticipato dal disco “Time Rewind”, il tour primaverile che si apre proprio a Venezia – in una formazione allargata – è una porta aperta su mondi sonori nuovi e incantati.

Venerdì 27 marzo 2020, ore 21
Cinema Teatro Italia, Dolo (Ve)
IKARUS (jazz)
Anna Hirsch, Andras Lareida (voce)
Lucca Fries (piano)
Mo Meyer (contrabbasso)
Ramón Oliveras (batteria, composizioni)
Doppio concerto con ARUAN ORTIZ TRIO
(biglietto intero 12€ / ridotto 10€)
in collaborazione con Jazz Area Metropolitana
In un doppio concerto imperdibile assieme al trio del pianista Aruán Ortiz nell’ambito di Jazz Area Metropolitana, il giovane quintetto Ikarus sarà una coloratissima sorpresa per tutti. Freschi del nuovo disco, “Mosaismic” e forti di una coppia di cantanti assortita e imprevedibile, gli Ikarus invitano ad avventurarsi dentro un mosaico sempre in trasformazione, caratterizzato da poliritmi in perenne mutamento, groove fluttuanti e avvincente improvvisazione, una musica che oscilla tra l’oscurità dei paesi del nord e un’eccitazione tropicale, tra l’ipnosi di Morton Feldman e Steve Reich e la fisicità dei ritmi dell’Africa Occidentale.  Il futuro è qui!

Venerdì 17 aprile 2020, ore 21
Palazzo Trevisan degli Ulivi, Venezia
WE SPOKE (experimental)
Gwen Rouger, Julien Annoni, Hannah Walter (performer)
Jan Gubser (audio design)
Comosizioni di Hanna Hartman, Chloé Bieri, Serge Vuille, Brigitta Muntendorf, Barblina Meierhans
in collaborazione con V.E.R-V. (Venice Electroacoustic Rendez-Vous)
Provocatorio e innovativo, l’ensemble We Spoke presenta un vivace programma con il meglio del loro più recente repertorio. L’interesse per la ricerca sonora è ben rappresentato da “Termite Territories” della compositrice Hannah Walter, in cui con solo delle tavolette di legno e del cartone viene costruita una coreografia sonora affascinante nei gesti e nell’esito musicale. E che dire di una partita di scacchi che racconta la teoria del caos, così come di un’eroina della chitarra e di un fantastico batterista? Uno degli appuntamenti più imprevedibili dell’anno.
Tutti i concerti (tranne Ikarus) sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Palazzo Trevisan degli Ulivi
Campo S. Agnese, Dorsoduro 810 – 30123 Venezia T. 041 241 1810
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Con il sostegno di
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