NARRAZIONI JAZZ
PROGRAMMA
Inaugurazione di Narrazioni Jazz e del Salone Internazionale del Libro
mercoledì 17 maggio ore 20.00 auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, via Nizza 280
Jass. Ovvero quando il jazz parlava siciliano
Uno spettacolo di Franco Maresco e Claudia Uzzo
Franco Maresco, Stefano Zenni, voci narranti
Melino Imparato, voce recitante
Salvatore Bonafede, pianoforte
Gabriele Mirabassi, clarinetto
Alessandro Presti, contrabbasso, tromba, cornetta
Quest’anno ricorre il centenario dell’incisione del primo disco di musica jazz della storia. A inciderlo fu Nick La Rocca, siciliano di seconda generazione nato a New Orleans. Celebrando questa ricorrenza, Franco Maresco coglie l’occasione per raccontare la storia dei musicisti siculo-americani immigrati in America e del loro fondamentale apporto alla nascita del jazz. Sarà anche dall’incontro fra la tradizione musicale della minoranza nera – con i suoi gospel, le marcette militari e i canti di lavoro nei campi – e quella siciliana – fatta di musica da banda, opera lirica e reminiscenze arabe – che nascerà quella miscela esplosiva che prenderà il nome di jass. La storia parte da Palermo, città simbolo dell’emigrazione italiana di fine Ottocento e, attraversando l’oceano con un piroscafo Florio, giunge a New Orleans, patria del jazz.
Ingresso gratuito, con possibilità di prenotazione € 5,00
I tagliandi di ingresso ancora disponibili saranno distribuiti gratuitamente 45 minuti prima dell’inizio
Palazzo Madama, piazza Castello ore 22.30
Il Salone Internazionale del Libro di Torino festeggia i suoi primi trent’anni. Dal balcone di Palazzo Madama si darà il via alla Festa Mobile di letture che coinvolgerà tutta la città ospitando Eugenio Allegri con la sua lettura da Il Nome della Rosa di Umberto Eco, romanzo che verrà portato in scena allo Stabile di Torino dall’attore già protagonista di Novecento di Baricco, con debutto il 23 maggio.
A seguire, evento musicale con Gian Luigi Carlone, Giorgio Li Calzi e Johnson Righeira. Un trio improbabile e radicale in un viaggio al limite dell’eresia in un’Italia senza barriere, che stravolge con approccio minimale ed elettronico alcune fondamentali canzoni italiane degli ultimi quarant’anni: Enzo Del Re, Ricchi e Poveri, Dario Fo, Fabrizio De Andrè e Skiantos. Un momento di storia dell’Italia reale, passata e presente, raccontato con un suono compatto, omogeneo e innovativo, a metà strada tra sperimentalismi elettronici, jazz e ambient music.
Gian Luigi Carlone, voce, flauto, sax soprano, fischio; Giorgio Li Calzi, tromba, vocoder, elettronica, arrangiamenti; Johnson Righeira, voce, theremin Ingresso gratuito
Spazio Ex Incet, via Cigna 96/17 , dalle ore 00.00
Esibizione di 2manydjs: ovvero i fratelli belgi Stephen e David Dewaele, diventati celebri per i loro set all’insegna di una dance che riesce a far convivere brani di ogni genere, da Iggy Pop a Madonna passando per i Nirvana e i Salt’n’Pepa, mescolando house, rock, grunge, pop, punk, elettronica.
Ingresso € 10,00
Giovedì 18 maggio, ore 17.30 Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello, 215 A Love, Naked
Omaggio a A Love Supreme
William Parker, contrabbasso; Hamid Drake, batteria; ospite Napoleon Maddox, voce.
Due tra i più grandi musicisti afroamericani contemporanei – William Parker e Hamid Drake – insieme per un’immersione nelle profondità musicali di John Coltrane e del suo capolavoro assoluto, A Love Supreme, nei cinquant’ anni dalla sua scomparsa. Questa l’idea alla base di A Love, Naked: intraprendere un percorso verso la spogliazione del disco per arrivare alla sua essenza più intima, alla sua radice spirituale e ritmica. Solo contrabbasso e batteria, un approccio inedito e rituale. William Parker, una delle voci strumentali più importanti della scena jazz d’avanguardia, e Hamid Drake, batterista vicino a Don Cherry e al legame tra spiritualità e musica, creano insieme un tandem considerato tra le migliori sezioni ritmiche del mondo. In esclusiva per Narrazioni Jazz il duo si arricchisce delle incursioni vocali di Napoleon Maddox, rapper e beat boxer.
Posti numerati € 5,00
Ore 21.00, auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, via Nizza, 280
Dee Dee Bridgewater – Memphis
Dee Dee Bridgewater, voce; Marc Franklin, tromba; Arthur Edmaiston, sassofono; Dell Smith, pianoforte; Charlton Johnson, chitarra; Barry Campbell, basso; James Sexton, batteria, direttore ; Sharisse Norman, Shontelle Norman-Beatty, seconde voci
Nata a Memphis – città conosciuta per il suo ruolo centrale nella cultura, nella musica e nella lotta per i diritti civili degli afro americani – Dee Dee Bridgewater è parte ed erede di questa storia americana. Dopo essersi trasferita a Flint, nel Michigan, trascorre le notti della sua infanzia sintonizzandosi su WDIA, il primo canale radio dell’America con base a Memphis, che trasmette solo musica nera. Con questo progetto la Bridgewater non si limita a scavare nelle sue radici, ma offre una rivisitazione innovativa di blues e classici R&B. Con una carriera sfaccettata che si protrae per quattro decenni e con diversi Grammy alle spalle, Dee Dee Bridgewater continua a portare il suo tocco unico nel repertorio degli standard, così come a rivisitare con audacia i classici del jazz. Intrepida viaggiatrice, esploratrice, pioniera e anche custode della tradizione, la Bridgewater in Memphis dà il meglio di sé e della sua trainante espressività musicale.
Posti numerati € 12,00/8,00
Venerdì 19 maggio, ore 17.30 – Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello 215 Boris Vian il poeta sincopato, spettacolo di jazz, canzoni e poesia
Cristina Zavalloni, voce; Gianpaolo Casati, tromba; Pietro Tonolo, ance, arrangiamenti, composizioni; Furio Di Castri, basso, arrangiamenti, composizioni; Paolo Birro, contrabbasso, tastiere e fisarmonica; Enzo Zirilli, batteria Paulina Gomis, voce recitante.
Testi originali di Giulio Vannini e Luca Bulgarelli; musiche di Boris Vian.
Da un’idea di Giulio Vannini con l’amichevole partecipazione della famiglia Vian Con il patrocinio di Institut Français Italia.
Accostandosi a Boris Vian non ci si può che stupire delle mille sfaccettature della sua complessa ed affascinante figura. Vian è l’artista totale tanto caro alle avanguardie storiche del Novecento e del surrealismo, è l’intellettuale colto e disincantato dell’esistenzialismo francese, è il musicista stravagante della prima musica ribelle.” Le parole di Luca Bulgarelli – uno degli autori dello spettacolo – ci portano nel mondo di Boris Vian. Vian adorava il jazz, ne era immerso, lo suonava e ne ha scritto tanto. A rievocare il ricco, multiforme mondo dello scrittore ci sono Pietro Tonolo e Furio Di Castri, autori ed arrangiatori della parte musicale, la voce mirabolante di Cristina Zavalloni, con il suo gusto spiccatamente teatrale, e un super gruppo con alcuni tra i migliori musicisti italiani. A completamento, segnaliamo la rassegna al Cinema Massimo di film intorno a Boris Vian.
Produzione originale Narrazioni Jazz Prima assoluta.
Posti numerati € 5,00
Ore 21.00, auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, via Nizza 280
Storie di jazz
Enrico Rava, tromba; Geri Allen, pianoforte; Anna Bonaiuto, voce recitante
Testi scelti da Guido Michelone
A lungo desiderosi di fare musica insieme, Enrico Rava e Geri Allen hanno finalmente creato l’occasione per un incontro musicale del tutto nuovo. Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è immediatamente riconoscibile per la sua poetica, la sua sonorità lirica e struggente e la sua stupefacente freschezza d’ispirazione. Geri Allen si è messa in luce, a metà anni Ottanta, nel giro M-Basedi Steve Coleman; ha poi suonato in trio con Charlie Haden e Paul Motian, con Dave Holland, Ron Carter, Charles Lloyd e persino con Ornette Coleman che per lei fece un’eccezione all’idiosincrasia per il pianoforte. Il duo diventa un trio con la presenza di Anna Bonaiuto, tra le più celebrate e premiate attrici di teatro e cinema in Italia, sulla scena con Luca Ronconi e Toni Servillo, sullo schermo con Mario Martone e Paolo Sorrentino. La sua voce, duttile ed espressiva, dialogherà con i musicisti leggendo estratti da pagine della grande letteratura – in prosa e in versi – sul jazz. Esclusiva Narrazioni Jazz.
Posti numerati € 12,00/8,00
Sabato 20 maggio, ore 17.30 – Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello 215 Napoleon Maddox Twice the First Time
Schiavitù e libertà: la doppia storia di Millie-Christine Is What ?!
Napoleon Maddox, voce; Sorg, elettronica, effetti; Jean-Marc Blanc, sassofono contralto; Dave Kane, contrabbasso; Hamid Drake, batteria; dj Menas, giradischi Florian Ease Sabatier, video
In Twice the First Time Napoleon Maddox, artista di Cincinnati, compositore, rapper, beat boxer e produttore, mette in scena e racconta la storia vera delle sue prozie, le gemelle siamesi Millie- Christine McKoy. Nate in schiavitù nel 1851, hanno vissuto una vita straordinaria, viaggiando in mezzo mondo come fenomeni da baraccone. Loro però con aria di sfida amavano autodefinirsi “beautifully and wonderfully made”, rovesciando il loro sfruttamento circense in un’opportunità di emancipazione e libertà. Napoleon Maddox riflette oggi sul ruolo dell’artista afroamericano contemporaneo tra impegno, spettacolo e stereotipi. Con lui collabora Sorg, giovane beat boxer. Insieme lavoreranno con gli studenti del liceo musicale Cavour di Torino sui temi cruciali del concerto. Le loro riflessioni diventeranno parte integrante dello spettacolo. In collaborazione con liceo musicale Cavour di Torino. Prima italiana. Esclusiva Narrazioni Jazz.
Posti numerati € 5,00
Ore 21.00 – conservatorio Giuseppe Verdi, piazza Bodoni
Ultima fermata a Brooklyn
Giampaolo Casati, tromba; Emanuele Cisi, sassofono; Pino Russo, chitarra; Alessandro Cisarò, pianoforte; Furio Di Castri, contrabbasso; Enzo Zirilli, batteria
Il romanzo Last Exit to Brooklyn di Hubert Shelby jr., pubblicato nel 1964, fu un pugno nello stomaco all’imperante morale perbenista americana di quegli anni. Scritto con un linguaggio vicino allo “slang”, con profusione di turpiloquio e sintassi onomatopeica, è una spietata visione della società degli emarginati nella New York di fine anni ’50. Il jazz spicca come uno degli elementi cardine di questa inquietante e innovativa opera letteraria. Sul palco, per restituire il suono e l’immaginario di questo libro, alcuni dei docenti del Dipartimento di Jazz del Conservatorio, musicisti affermati sulla scena internazionale, affiancati al pianoforte da un valoroso studente, daranno corpo ai suoni e ai ritmi evocati dal libro. Alla fine del concerto, sotto il porticato di piazza Bodoni, un quartetto di studenti del Conservatorio (Vittorio Vicari, Simone Faedda, Dario Scopesi, Antonio Stizzoli) proseguirà il filo “narrativo-musicale” accompagnando il pubblico verso la Torino Jazz Night.
Produzione originale Narrazioni Jazz e conservatorio Giuseppe Verdi di Torino Prima assoluta. Nell’ambito di Torino Jazz Night / Oltre i confini della notte.
Ingresso gratuito
Ore 22.00 – Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello 215
Antonio Faraò Trio
Antonio Faraò, pianoforte; Martin Gjakonovski, contrabbasso; Gary Husband, batteria
Antonio Faraò è oggi un vanto italiano nel panorama jazzistico internazionale. Musicista completo e pianista virtuoso, mescola nel suo stile personalissimo le radici musicali afroamericane con una forte impronta di matrice europea. “Per me, mescolare le due culture è un elemento decisivo, una carta vincente” sostiene Faraò. Il risultato è un linguaggio jazzistico che prende spunto da McCoy Tyner e Herbie Hancock per approdare al lirismo e a melodie cantabili, senza dimenticare la sua formazione classica. La sua carriera lo ha portato a collaborare con i giganti del jazz, da Joe Lovano a Jack DeJohnette, e nel 2017 ha pubblicato il suo ultimo lavoro discografico, Eklektik, a fianco di ospiti prestigiosi come Marcus Miller e Bireli Lagrène. Approda a Narrazioni Jazz nella più classica delle formazioni jazz, il piano trio, opportunamente rivisitato in chiave moderna insieme a Martin Gjakonovski al contrabbasso e Gary Husband alla batteria. Nell’ambito di Torino Jazz Night / Oltre i confini della notte.
Ingresso gratuito
Domenica 21 maggio, ore 15.30 auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3
Short-Cuts in Jazz
Vitaliano Trevisan, autore e attore ; Malkuth Mirko Cisilino, tromba; Filippo Orefice, sassofono tenore; Filippo Vignato, trombone; Mattia Magatelli, contrabbasso; Alessandro Mansutti, batteria
Proiezione delle tavole di Squaz
Sul palco un attore e un quintetto di musicisti jazz. Siamo nel grattacielo di Torino, in un jazz club a New York oppure nella mente del narratore? La scrittura ritmica e affilata di Vitaliano Trevisan (autore di racconti, romanzi, testi per il teatro oltre che attore e regista teatrale) si intreccia con le musiche dei Malkuth, musicisti giovani eppure già affermati per la grande libertà di approccio alla composizione e all’improvvisazione. Completa questo incontro tra jazz, teatro e letteratura la proiezione delle illustrazioni di Pasquale Todisco in arte Squaz, fumettista che ha tra le sue collaborazioni Linus, Internazionale e Rolling Stone. Al termine dello spettacolo verrà dato in omaggio al pubblico il libro curato da Flavio Massarutto che contiene due racconti sul jazz di Vitaliano Trevisan corredati dai disegni di Squaz. Progetto di circolo culturale Controtempo.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, a partire da lunedì 15 maggio ore 10.00 su www.narrazionijazz.it
Ore 17.30 Piccolo Regio Giacomo Puccini, piazza Castello 215
Fabrizio Puglisi Guantanamo
Fabrizio Puglisi, pianoforte, synth Arp; Pasquale Mirra, vibrafono; Davide Lanzarini, contrabbasso; Danilo Mineo, percussioni; William Simone, batà, percussioni; Gaetano Alfonsi, batteria; Venus Rodriguez, voce
Guantanamo è un sestetto, cui si aggiunge la voce di Venus Rodriguez, che mette il ritmo al centro del discorso musicale. L’ispirazione nasce dal grande patrimonio della tradizione afro-cubana con un repertorio in parte originale ed in parte costituito da classici di Bud Powell, Ernesto Lecuona, Joe Zawinul e Lennie Tristano rivisitati in chiave afro-latina e con un tocco di acida psichedelia. I musicisti si muovono dal jazz contemporaneo al cubop impastando i generi con poliritmie africane, improvvisazione, rumba tradizionale e son cubano. Il risultato finale è un sound che fonde tradizione e modernità in un viaggio musicale con destinazione Guantanamo. Dirige la formazione il pianista Fabrizio Puglisi: uno dei più brillanti e creativi musicisti europei, dalla concezione musicale aperta e trascinante.
Posti numerati € 5,00
Ore 21.00 chiesa di San Filippo Neri, via Maria Vittoria 5
Altissima Luce Il Laudario di Cortona secondo Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura
Paolo Fresu, tromba, flicorno, effetti; Daniele di Bonaventura, bandoneon, effetti; Marco Bardoscia, contrabbasso; Michele Rabbia, percussioni, laptop; orchestra da Camera di Perugia; gruppo vocale Armoniosoincanto; Franco Radicchia, maestro del coro
Testimonianza unica di musica sacra praticata intorno al 1200 nei borghi di Toscana e Umbria, il Laudario di Cortona è il primo documento noto di volgare italiano posto in musica. È naturale che un repertorio così antico abbia stuzzicato la creatività di due musicisti da sempre alla ricerca di nuovi stimoli: Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura hanno così scelto di ampliare e destrutturare queste brevi melodie con un nuovo afflato jazzistico. L’Orchestra da Camera di Perugia e il Gruppo vocale Armoniosoincanto sostengono il quartetto mantenendo viva la connessione con la musica liturgica medievale. Paolo Fresu è oggi uno dei migliori esempi del jazz europeo contemporaneo. Artista onnivoro e insaziabile, compone la sua musica lasciandosi contaminare dalle sonorità più varie. Condivide la sua curiosità con Daniele di Bonaventura, compositore, arrangiatore e pianista-bandoneonista di estrazione classica che nella sua ricerca artistica non si è mai posto limiti. Produzione Umbria Jazz/Sagra Musicale Umbra.
Ingresso gratuito