MURAKAMI HARUKI: RITRATTI IN JAZZ

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Nello studio uso soprattutto delle vecchie e grandi casse della Jbl di tipo Back Loaded Horn − sono piuttosto antiquate, lo ammetto − e a pensarci bene sono già venticinque anni che la musica jazz per me ha il loro timbro. Di conseguenza, bene o male che sia, ormai non riesco a immaginarla con un suono diverso: il mio corpo si è completamente assuefatto alla loro vibrazione. Mi rendo conto che al mondo ci sono tanti modi migliori di ascoltare il jazz, ma io preferisco farlo così, rannicchiato come una talpa in questa confortevole tana.

La mia visione del jazz è molto simile, molto vicina a questo particolare suono, cioè è la mia visione individuale, personale. Credo che non evolva quasi. E dato che la nostra memoria per lunghi periodi gira sempre intorno agli stessi punti focali, finiamo col perdere di vista il corso degli eventi.
Di conseguenza, se qualcuno di voi non fosse d’accordo con le mie osservazioni sui musicisti jazz presi in considerazione qui, non dia troppa importanza alle mie parole. Semplicemente mi sono divertito ad ascoltare dei brani musicali, e poi a scriverci qualcosa sopra. Se la cosa funziona e riesco a farvi sentire quella sorta di calore che provo nella mia tana, nulla potrebbe farmi piú piacere.

Murakami Haruki

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Il titolo della personale che ho tenuto nel ’92 era Jazz. Ho scelto venti musicisti jazz e li ho ritratti. Questi disegni hanno colpito Murakami Haruki, che ha deciso di scrivere un testo per ognuno di essi. Nel ’97 ho fatto un’altra mostra, Sing, dedicata ad altri musicisti jazz. I loro ritratti, insieme ai precedenti, sono stati riuniti in un unico volume.
La passione di Murakami Haruki per il jazz è ben più profonda della mia. Le opere che ho esposto nelle due mostre hanno preso ognuna la propria strada e si sono disperse per il mondo, ma grazie ai testi di Murakami, i musicisti raffigurati hanno potuto ritrovarsi tutti insieme nello stesso luogo. Ne sono molto felice.

Wada Makoto

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www.einaudi.it

Cinquantacinque dischi che compongono una personalissima enciclopedia della musica afroamericana, e una straordinaria guida all’ascolto. Per accompagnare la lettura, abbiamo preparato per voi la playlist con la colonna sonora del libro: circa cinque ore di capolavori che potete ascoltare direttamente da YouTube, oppure dal nostro board su Pinterest, dove ogni copertina vi riporterà a un singolo brano.