Mantova Jazz 2017: in programma la nuova Sezione Young

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Mantova Jazz 2017

Mantova Jazz 2017 per celebrare un famoso centenario ha inserito all’interno del cartellone una nuova Sezione Young, dedicata a musicisti under italiani 35 e scelti tra coloro che nel panorama nazionale si distinguono sia per le abilità strumentali che per aver saputo creare progetti originali, con linguaggi e poetiche nuove.

Abbiamo chiesto a Federico Negri (nuova direzione artistica del MJF per la sezione Young) di spiegarci meglio l’idea della Sezione Young.

Mantova Jazz festeggia i 100 anni del primo disco jazz inserendo nel cartellone la nuova Sezione Young, con te direttore artistico, in un ideale ponte tra passato e futuro.
Giusto, anche se a dire la verità in questo progetto l’idea di “direttore artistico” non viene presa in considerazione. Siamo un gruppo di giovani che in maniera democratica si scambiano opinioni sull’attuale scena musicale, e condividono con il resto della direzione storica del festival le loro opinioni e possibili produzioni. Ragionamenti di insieme che sono la forza del gruppo e che danno corpo e anima al nostro festival.

La Sezione è stata realizzata con il contributo di SIAE Sillumina Bando 1 – Periferie Urbane “Mantova Jazz sezione YOUNG” e sede dei concerti, tutti gratuiti, saranno spazi alternativi. Per creare un ponte generazionale non solo artistico ma anche di pubblico?
Si, i concerti del Mantova Jazz Young avranno luogo in tre posti differenti: Arci Virgilio, Arci Tom e Creative Lab, situati nelle zone periferiche della città ed ognuno di questi vive grazie ad un pubblico di affezionati. Ovviamente, l’idea è di mischiare le carte e di dare agli appassionati di tutte le età la possibilità di ascoltare musica gratuitamente in contesti che fino a quel momento proponevano generi diversi dal jazz o anche solo attività extra-musicali.

Saranno 12 concerti di giovani artisti italiani più uno con un padrino internazionale! Quali sono stati i criteri di scelta sia degli italiani che del padrino?
Come detto prima, la scelta si basa democraticamente ed ognuno di noi mette sul tavolo le proprie idee. Mischiando i diversi gusti, le nostre esperienze e perché no, la musica che suoniamo abitudinariamente, abbiamo ottenuto ciò che poi è diventato il programma “effettivo” : 12 artisti  con storie, stili e sfumature diverse.
Con queste modalità, il risultato sarà sempre variegato, con diversi tipi di musica che passano da un estremo all’altro.

http://www.mantovajazz.it/

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