Il «viaggio» del Maciek Pysz Trio

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Bari, teatro Forma, 26 settembre 2015

Maciek Pysz, chitarra acustica e classica

Yuri Goloubev, contrabbasso

Asaf Sirkis, batteria

Nel ginepraio di cartelloni omologati, la rassegna barese «Nel gioco del jazz», organizzata dall’omonima associazione presieduta da Donato Romito e con la direzione artistica di Roberto Ottaviano si ritaglia un personale riquadro che fa la differenza. I battenti della nuova stagione si erano aperti a giugno, con una prova magistrale del quartetto di Elina Duni, ospite lo stesso Ottaviano. Dopo la pausa estiva, la kermesse è tornata a brillare facendo conoscere al pubblico pugliese il trio del chitarrista polacco Maciek Pysz, con Yuri Goloubev al contrabbasso e Asaf Sirkis alla batteria.

La musica di Maciek Pysz risiede nel titolo del suo ultimo album: «A Journey». E’ didascalica, per dei paesaggi luminosi e caldi; è focosa e nerboruta quanto uno sferragliante treno; è carezzevole e sorridente, per far da sfondo a una commedia d’autore. Apre con  Fresh Look, così come nel disco, e da subito si capisce quale sarà il filo rosso: la chitarra acustica acuta e penetrante del leader che sfida le corde grosse e possenti del contrabbasso di Goloubev, con Sirkis a chiamare i tempi, lanciare coloriture pastello e rifinire la poesia che fuoriesce dalla chitarra di Pysz. Così anche in I Saw You Again, la cui gentile melodia spicca da subito, arabescata dalle sfumature sonore contemporanee di Maciek imbevute dai cromatismi che Goloubev è capace di tirar fuori dal contrabbasso, con tutte le dita: pollice compreso. Un balzo indietro nel giovane tempo con Those Days, tratta dal primo disco del compositore polacco, che declina un vocabolario forbito e chinato verso il dialetto flamenco con arpeggi caldi e seducenti. L’introduzione a Desert è giocata tra la chitarra e le percussioni di Sirkis, che accarezza tom, tamburi e piatti con le mani, che aprono a un brano articolato, dalle spezzature ritmiche armoniose. Segue Peacefully Waiting, che rientra nei lemmi sintattici della ballad, con tanto di spazzole gioiosamente condotte da Sirkis.

Il bis richiesto a gran voce è Insights, tratto dall’omonimo album, che chiosa un concerto elegante, raffinato e ricco di spunti per tutti. Il pubblico di Bari non intervenuto ha perso una buona occasione per ascoltare una delle vie del futuro del jazz.

Alceste Ayroldi