IL JAZZ NASCOSTO NEL SUNOMI

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Non stiamo evocando ambienti d’Oriente ma un minuscolo club di Milano in zona Monza/Rovereto (via Popoli Uniti, 21), nel quale – se vien voglia di uscire un venerdì sera senza dover fare le ore piccole – è possibile ascoltare un concerto jazz dal vivo e, cosa non frequente altrove, incontrare i musicisti che cenano col pubblico prima o dopo il concerto; oppure, a fine performance, chiacchierare con loro e con gli astanti al tavolino, magari con una birra (amarissima, buona) o, nel frattempo, anche gustare uno dei semplici piatti della casa (cuscus vegetariano, taglieri, zuppe) ma anche prendere soltanto un caffè.

Tra i musicisti che si sono esibiti al Sunomi è giusto citare – senza far torto agli altri – Elliott Sharp, Claudio Fasoli, Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi, Riccardo Luppi. Di recente vi ha suonato Michele Franzini in trio con Giampiero Spina e Francesco D’Auria; venerdi 28 febbraio sarà la volta dello Smack Up Quartet di Tito Mangialajo Rantzer con Marco Fior, Francesco Bianchi e Massimo Pintori.

Altrimenti ci si può ritrovare nella serata degli incontri tematici di Claudio Sessa (Il suono del jazz, al mercoledi) o di Gianni Del Savio (Black Is Beautiful, al martedì). Oltre al jazz, nell’attività associativa del Sunomi trovano posto laboratori di arti varie, dal teatro del giovedì all’origami e all’origata.

È sufficiente scendere i gradini che l’atmosfera diventa subito amichevole: basta volerlo. 

Spazio Sunomi: Arte in Movimento

Via Popoli Uniti 21, Milano

www.sunomi.org

P Landriani