Cagliari, dal 27 al 30 settembre il festival Fpj: da Bearzatti a The Quintet

Torna nello spazio dell'ex Manifattura Tabacchi a Cagliari, la rassegna curata da Fpj, cioè "Forma e posta nel jazz", da oltre venti anni caposaldo della musica suonata in Italia. In arrivo: Remo Anzovino, Francesco Bearzatti, Giovanni Guidi e gli emergenti Ivan Dalia e Claudio Filippini. Tra gli ospiti anche Mauro Ottolini, Roy Paci e Karima

248

Prima rassegna d’autunno, tutta o quasi dedicata al made in Italy, come da consolidata tradizione, quella di Forma e poesia nel jazz, allestita dalla omonima cooperativa (acronimo Fpj) per oltre due decenni in quel di Cagliari. Lo scorso anno in occasione del suo ventennale riscoprì gli spazi della ex Manifattura Tabacchi.collocati al centro della città. Spazi ampi, in grande parte restaurati, ma desolatamente vuoti da tempo per incapacità e mancanza di idee di chi amministra, utilizzati sporadicamente, senza una vera programmazione culturale. Così lo scorso anno il pubblico, in parte voglioso di riappropriarsi di quella location unica, accorse numeroso. Merito soprattutto, però, del buon programma della rassegna. Fpj diede in questo modo un po’ di colore e vivacità a una estate cittadina, quella del 2017, particolarmente asfittica e scialba, povera cioè di occasioni culturali. La cornice stavolta, ahimè, non è cambiata, anzi è esattamente identica a quella dello scorso anno, ma la ventunesima edizione di “Forma e poesia nel jazz”, anche stavolta allestita negli spazi al chiuso e all’aperto della ex Manifattura Tabacchi, dal 27 al 30 settembre, sembra essere un po’ meno ambiziosa di quella dello scorso anno.

Tra i concerti, una quindicina, offerti in una quattro giorni fitta di appuntamenti live (tre per sera) e incontri, manca ad esempio, l’attesa e il brivido per qualche progetto sperimentale, anche ardito. Anzi, la sensazione è di navigare in acque sicure grazie ad artisti collaudati che portano a casa il risultato, poche giovanissime stelle da scoprire e occhio attento al botteghino. Niente di scandaloso. Ci sono altre rassegne più blasonate di Fpj, in Sardegna e fuori, che da tempo pasticciano i cartelloni, in nome dello spettacolo, con le eterne sedicenti contaminazioni tra jazz e canzone d’autore, folk, rock e jazz e chi ne ha più ne metta… Il fatto è che poi alla resa dei conti molte di questi si rivelino spesso deludenti esperimenti programmati a tavolino. Vesti troppo corte, utili per coprire l’assenza di idee. Non è questione di fare le analisi del sangue a nessuno, ma forse, sul piano culturale un po’ di rigore non guasterebbe. Questo se si vuole che il jazz (come la cultura) non solo quello italiano, acquisti valore e si confronti con il resto del mondo, crescendo assieme – e non solo anagraficamente _ con il pubblico. Le aperture sono vitali e necessarie, vanno anzi perseguite, ma di pari passo con lo sforzo creativo di produzioni originali (magari ascoltando e seguendo le indicazioni dei jazzisti) e la formazione dei musicisti. Come quella dei creativi e degli appassionati.

Francesco Bearzatti torna anche questo anno al festival Fpj di Cagliari con due appuntamenti live

Così, giusto per onorare ad esempio un titolo ambizioso come quello scelto dagli organizzatori di Fpj per battezzare l’edizione di questo anno. “Energia primordiale”. Un titolo voluto pensando all’artista newyorchese Jean-Michel Basquiat che ci lasciò trenta anni fa e a cui è dedicata (assieme al ricordo di Roby Massa, promoter sardo scomparso di recente) questa “Forma e poesia nel jazz”. Anche perchè è “al suo istinto e visionarietà” che il festival cagliaritano “attinge idealmente, trovando ancora una volta nel jazz un’inesauribile fonte di ispirazione” dicono quelli di Fpj.Tra i protagonisti di questo anno ci sono Remo Anzovino, Giovanni Guidi, Flavio Boltro, Claudio Filippini, Ivan Dalia. Ritornano pure Francesco Bearzatti e Mauro Ottolini. Ospiti speciali: Karima e Roy Paci.

Numerosi e interessanti gli eventi collaterali. Bis anche questa edizione per il musicologo Enrico Merlin che terrà le sue seguite lezioni sulla storia del jazz tutti i pomeriggi alle ore 18. Il 28 settembre ci sarà anche il pianista Nicola Stilo per raccontare la figura del trombettista Chet Baker. Altro remake, la mostra del collezionista e musicista Attilio Berni, dedicata al sassofono. Il 28 alle 11,30 incontro curato dall’Associazione Bambini Cerebrolesi col pianista Ivan Dalia per parlare di “Forme e percorsi di inclusione e non di discriminazione”. Non mancano le presentazioni di libri, dei progetti musicali (come “337” del contrabbassista Sebastiano Dessanay), eventi musicali nel metrò e persino escursioni mattutine tra siti archeologici e bellezze naturali. Anteprima il 22 settembre alle 18 con la Crazy Ramblers Hot Jazz Orchesta e la Big River Marching Band alle prese con una street parade nel centro città.

The Big Easy Trio con Karima, Mauro Ottolini e Roberto de Nittis protagonisti al festival di Cagliari

Si apre il 27 alle 19 con un trio guidato dalla pianista e cantante tedesca Olivia Trummer (con lei Matteo Bortone al contrabbasso e Nicola Angelucci, batteria) che non mancherà di stupire per la sua voce limpida come per il suo talento pianistico e di compositrice. Dal Friuli i successivi Licaones, in un repertorio tra funky e acid jazz. Nelle file della band il sax di Francesco Bearzatti e il trombone dell’effervescente Mauro Ottolini. Chiudono Oscar Marchioni all’organo e Paolo Mappa alla batteria. Ultima tappa il concerto della cantante pop Karima, rivelatasi ad “Amici” di Maria de Filippi nel 2006. L’artista sarà accompagnata da Roberto De Nittis alle tastiere e da Mauro Ottolini al trombone. In repertorio brani di Ray Charles e Bruno Mars.

Venerdì 28 alle 19 torna sul palco Francesco Bearzatti in compagnia del pianista Giovanni Guidi. A seguire un cantautore napoletano, Joe Barbieri, che presenterà il suo quinto album “Origami”. Lo accompagnano: Stefano Jorio al violoncello, Antonio Fresa, piano, Giacono Pedicini, basso e Sergio Di Natale, batteria. Alle 22 omaggio al grande Django Reinhardt con il chitarrista Gianfranco Malorgio dell’Hot Club di Roma e l’attore Giorgio Tirabassi nelle vesti di narratore e chitarrista, Renato Gattone, contrabbasso, Luca Velotti, clarinetto e Moreno Viglione chitarra.

Giorgio Tirabassi e l’Hot Club di Roma presenteranno al festival di Fpj un omaggio a Django Reinhard

Sabato 29, si apre alle 19 con il trio del pianista emergente Ivan Dalia (Alberto Sauri al basso e Javier Reyes alla batteria). Altro pianista emergente di valore e altro trio a seguire. Alle 20 è di scena il pianista Claudio Filippini con il repertorio di “Before the wing” in compagnia di Luca Bulgarelli al contrabbasso e Marcello di Leonardo alla batteria,La popstar della serata sarà il trombettista Roy Paci che mostrerà il suo “Inediti, B- Sides e altre amenità” con Vito Scavo al trombone, John Lui alle chitarre e cori, Roberto De Nittis al pianoforte, Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria.

Il trombettista Roy Paci star della terza e penultima serata del festival allestito da Fpj a Cagliari

Domenica, ultima giornata del festival. Apre (ore 19) la formazione sarda dei Musica Ex Machina: il pianista Guido Coraddu, il trombettista Francesco Bachis, il bassista Mauro Sanna e il batterista Simone Sedda. I Musica Ex Machina presentano il loro ultimo album “Burp”. Alle ore 20 il palco è tutto per il pianista Remo Anzovino. Chiude la serata e il festival The Quintet, una all star di tutto rispetto con Flavio Boltro alla tromba, Emanuele Cisi al sax, Eric Legnini, pianoforte, Massimiliano Rolff al basso e Adam Pache alla batteria.

Il trombettista Flavio Boltro è uno dei protagonisti di The Quintet di scena nell’ultima serata del festival Fpj