Dromos festival, dal 30 luglio al 15 agosto

La rassegna in dodici centri dell'Oristanese, divisa tra jazz e musica delle radici africane. In arrivo Gonzalo Rubalcaba, Dee Dee Bridgewater, Le', Murgia e Cinelu, Marialy Pacheco, Bokantè, Bobino, Fatoumata Diawara, Seun Kuti e Vinicio Capossela

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Dromos, il manifesto della rassegna musicale sarda

Musica senza barriere e passaporti a Dromos, il festival che da venti anni trasforma dodici centri dell’Oristanese, al centro della Sardegna occidentale, in altrettanti palcoscenici aperti al confronto tra generi diversi. Tanta musica delle radici, quelle africane e le “roots” del blues americano, e sempre un notevole e robusto inserimento di appuntamenti jazz. L’impatto con il cartellone ha così, quasi sempre, il dono della sorpresa e dell’evento. Concorrono in questo le differenti location prescelte. Dall’anfiteatro davanti al mare dentro l’antica città di Tharros, che ospita gli appuntamenti più speciali, al confortevole spazio del cortile della Cattedrale ad Oristano fino ai palchi allestiti in paesi di antica ospitalità. A fare sempre la differenza è l’attenzione e la curiosità del pubblico che mescola turisti e appassionati di musica. Un cartellone fatto apposta per girovagare all’interno di questa tranquilla provincia sarda, inseguendo gli appuntamenti allestiti dal 30 luglio al 15 agosto. Un calendario fitto di occasioni che ha avuto un’anteprima in pompa magna lo scorso 25 giugno a Tharros con il progetto “Two Islands”, protagonisti il trombettista Paolo Fresu, il violoncellista Giuseppe Sollima e l’Orchestra da Camera di Perugia.

Paolo Fresu, Giuseppe Sollima e l’Orchestra di Perugia hanno inaugurato il 25 giugno Dromos (foto B.Atzori)

E non c’è solo musica. Come ogni anno Dromos è dedicato a un tema. Stavolta è il Sessantotto. Per ricordare quel clima umano, sociale e politico di mezzo secolo fa è stato allestito un ciclo di filmati inediti e una mostra presso la Galleria “Contini” di Oristano, “68/Revolution, Memorie, Nostalgie, Oblii”, a cura di Ivo Serafino Fenu e Chiara Schirru che ha accolto opere di giovani artisti da tutta Italia, Berlino e New York.

A sollevare il sipario, mostrando sin da subito l’anima crossover e meticcia di Dromos sarà il 31 luglio alle Terme Romane di Fordongianus, un progetto nuovo di zecca messo a punto dal bassista Michael League, fondatore e anima degli Snarky Puppy. Si chiama Bokantè e vuole essere, musicalmente parlando un ponte lanciato dal delta del Mississippi ai deserti africani. Sugli scudi della formazione è la cantante creola, cresciuta in Guadalupa, Malika Tirolien. Nella band di otto elementi, oltre a League, in questo caso alle prese con una chitarra baritono, Bob Lanzetti e Bobby McQueen (entrambi Snarky Puppy), Roosevelt Collier, alla steel guitar, Andrè Ferrari e Keita Ogawa alle percussioni.

La formazione dei Bokante fondato da Michael League degli Snarky Puppy

Bellezza e talento vanno a braccetto per il primo appuntamento jazz di Dromos, il 1 agosto nel’esclusivo anfiteatro di Tharros. Di scena l’astro nascente del pianismo cubano, Marialy Pacheco, unica donna ad aver conquistato il Montreux Solo (2012) in quindici anni di attività del concorso. Pacheco si esibirà in trio nel concerto “En el Camino” in cui la pianista rivisiterà il repertorio tradizionale afrocubano.

Una immagine della pianista cubana Marialy Pacheco

Da questo momento in poi Dromos intreccia un divertente zig zag tra nuova musica afro e jazz concerts. Ma c’è spazio anche per un cantautore. Il grande Vinicio Capossela, artista adottato sin dai suoi esordi dalla Sardegna, che il 2 agosto nell’anfiteatro di Bauladu proporrà una puntata speciale del tour sulla “Cùpa”. Entreranno infatti in scaletta alcuni brani inediti, composti proprio in Sardegna tredici anni fa, un periodo in cui l’artista irpino soggiornò per diverso tempo proprio tra le spiagge e gli angoli più selvaggi di questa provincia. “Componidori ed altre canzoni della Cùpa” così si intitola dunque questo concerto che promette faville (“Componidori” è la maschera principe del carnevale equestre di Oristano a cui Capossela dedica una canzone).

Vinicio Capossela in una foto di Valerio Spada

Ad aprire la sezione africana sarà un chitarrista di culto come il tuareg Bombino, star del desert blues. Gouma Almoctar, in arte Bombino che _ il 3 agosto in piazza Martiri della libertà a Mogoro _ con la sua band lancia una musica ipnotica e avvolgente. Bombino presenterà il repertorio del suo ultimo album “Nomad” prodotto da Dan Auerbach, chitarrista dei Black Keys. Arriva dal Ghana settentrionale, il 5 agosto a Morgongiori, Guy One, un artista autodidatta dalla storia singolare. Autore di local music Guy suona esclusivamente la musica della sua etnia Frafra, un mix di suoni ancestrali e freschezza ritmica. Qualcosa di unico, tra passato e futuro, che ha fatto innamorare la star della musica contemporanea Peter Brotzmann.

L’alfiere del desert blues Bombino live a Mogoro

Il 6 agosto a Tharros imperdibile live della grande Fatoumata Diawara, una delle personalità di spicco della nuova scena africana. Cantante, compositrice, chitarrista e una figura di folgorante bellezza costruisce set trascinanti grazie ad una musica ricca di sonorità della Costa D’Avorio e del Mali (entrambi i Paesi appartengono alla sua storia familiare) e un sontuoso carisma. Portavoce di libertà, così si definisce il cantante e chitarrista camerunense Roland Tchakountè di scena con la sua band il 13 agosto a Nureci. L’autore di “Bred Bouh Shuga Blues” che canta in bamileke, la sua lingua natìa, coniuga testi africani e amore per il blues americano.

La cantante e compositrice africana Fatoumata Diawara

A chiudere questo stimolante omaggio alla nuova Africa, il 15 agosto alle 22 a Nureci, il live del musicista nigeriano Seun Kuti, il più piccolo figlio del grande Fela il compianto alfiere dell’afrobeat. Geniale musicista, fortemente innovatore e ostinato combattente per i diritti civili e il riscatto del popolo africano. Seun che, assieme al fratello Femi, ha raccolto l’eredità artistica del padre si esibisce assieme alla straordinaria orchestra assemblata dal padre, la Africa 70 ribattezzata Egypt 80.

Seun Kuti alla guida di Egypt 80 a Dromos festival

Tra jazz e Africa anche una piccola parentesi sudamericana. Il 4 agosto a Baratili è in pista il gruppo cubano del percussionista Pedro Paolo “Pablito” Martinez uno dei fondatori di Yerba Buena. In curriculum collaborazioni con Wynton Marsalis, Paul Simon e Bruce Springsteen. Altro percussionista e drummer di fama internazionale, Horacio “El Negro” Hernandez, alla guida della formazione Italuba, tra Italia e Cuba, il 9 agosto a Ula Tirso presenterà un consolidato repertorio tra musica afrocubana, rock e jazz. Restando in territorio jazz appuntamento con la regina Dee Dee Bridgewater che l’8 agosto a Oristano, in piazza Cattedrale presenterà “Memphis… Yes, I’m ready”, personale omaggio della blue lady a una delle città musicali per eccellenza dell’America: Memphis.

Dee Dee Bridgewater a Oristano presenterà il repertorio di “Memphis… Yes, I’m ready”

Sempre ad Oristano ma nello spazio dell’Hospitalis Sancti Antoni, il Mal Bigatto trio presenta “Archetipo” , tratto dall’omonimo debut album di questo mini ensemble jazz formato da Antonio Farris, contrabbasso ed elettronica, Giuseppe Joe Murgia, sassofoni e Alessandro Garau alla batteria. Serata caldissima quella del 10 agosto a Neoneli dove è atteso il set del trio guidato dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba.

Gonzalo Rubalcaba tra gli ospiti del calendario di Dromos Festival (foto Angelo Bardini)

Non si scherza neanche l’indomani, 11 agosto, dove nello scenario silvestre di Villaverde è di scena un inedito trio di stars: Gavino Murgia, ai sassofoni, l’inarrestabile chitarrista franco vietnamita Nguyèn Lè e il versatile Mino Cinelu, percussionista e voce dorata. Infine il festival nel festival “Mamma Blues” di Nureci dedicato alla musica del diavolo. Si apre il 13 con il camerunese Roland Tchkountè, il 14 spazio alla raffinata Kristin Asbjornsen che presenterà il suo ultimo album “Traces of you”. Ad aprire e chiudere ogni sera le formazioni di Bob Forte, Don Leone e South Sardinian Scum.

INFO: tel.: + 39 0783 310490

dromos@dromosfestival.it

Il trio formato da Nguyèn Lé, Gavino Murgia e Mino Cinelu si esibirà live a Villaverde