DON CHERRY E GATO BARBIERI, QUELLA STRANA (E VISIONARIA) COPPIA

520

[youtube width=”590″ height=”360″ video_id=”1tfXwV-oH20″]

Don Cherry è stato un musicista fondamentale per la musica afroamericana. Il suo nome viene associato spesso a quello di Ornette Coleman, e in particolare al rivoluzionario album “Something Else!!!!” del 1958 per la Contemporary, che cambiò il corso della storia del jazz di quella felicissima stagione.

Un titolo profetico per la carriera del trombettista che, nel corso degli anni, mantenne fede al proposito di sperimentare sempre qualcosa di diverso. Eclettico e versatile, oltre a lavorare con altri giganti come John Coltrane, Albert Ayler, Sun Ra e George Russell, si cimentò in una serie di collaborazioni trasversali e imprevedibili. Solo per citarne alcune, lo troviamo in “The Bells” di Lou Reed, album del 1979 dell’artista newyorkese, così come figura nella colonna sonora del film di Alejandro Jodorowsky La montagna sacra.

Sul numero di Musica Jazz di novembre, Giancarlo Spezia racconta la storia di “Togetherness”, emozionante album di Cherry inciso nel 1965 assieme al sassofonista Gato Barbieri. E ci ricorda la storia di quella sera in cui, al Blue Note di Parigi (che oggi non esiste più), avvenne il loro primo incontro. Dopo una jam session capitata un po’ per caso, in una notte di primavera, i due sembravano “nati per suonare assieme…”. 

R Crisafi

GATOBARBIERItogethernesscicala